e in Cel. Aurei. Vallo lat. Appositio, che e in Cic. APPOSIZIONE. S. f. Aff. al di Accostare o di Applicare una cosa ad un altra. Tratt. Segr, cos.donn. (C) Come potrai vedere per apposizione del rimedio. 2. [t.] Promuovono (le acque termali di ma la volontade e la esternamente cosa da non poter corpi circonvicini. Cocch. agn. 4. ; si perche col pensiero loro crescimento all ugiunzione oggetto una qualita anco accidentale. In questo senso usa Arist. npoff^Eut;; e con questo nome chiama l apporre p. e. ad un corpo la bianchezza del colore. 5. i Fig. Apposizione di cuore, per Affezione. Albert, ii. 96. (M.) Che non ne caccio fuori la necessitade Domeneddio, o l utilitade, si perche si puo apporre corpi che debbono il o appresso: Non dimise la necessitade o l utilitade, ma la troppa volontade e troppa apposizione di cuore. 4. [Camp.] voce del verbo Essere, ad fu usato Apporre per Opporre. Comm. Boez. 1. E questo procede per l apposizione (della Luna) allo Sole ; si facesse per alterazione; i pure una Figura grammaticale. Salv. 8. Apposizione dei dicesi sprolungasi dallo Sole, tanto piu Avveri. 2. 2. 10. (C) Ed e piuttosto quella maniera che i latini rettorici chiamano apposizione, la qual mostra che il relativo, e qualche t Per Opposizione, e come appellativo nome posta davanti, s immagini dall uditore. [Val.] Reg. ed Osserv. Ling.losc. 273. Quella che da grammatici dicesi Apposizione elementi che quanto piu la ellissi del verbo sostantivo. [t.] Democrito, per apposizione. pare... 5. propriamente chiamare aggiunta all oggetto Fisici,parlando de troppa apposizione di cuore. E nel fatto apponesi all o unione dei (Fis.) Apposizione si dice dai (il/.) Se formati si sieno della data di una lettera. per la continua apposizione e seguaci di Anassagora e Apposizione dall orma. E 136. (Gh.) una Luna coesione di simili Pisa) la distribuzione del digerito alimento ; onde nasce la congrua apposizione e la pienezza e sugosita dei corpi freschi e ben nutriti. E ivi 200. 7. E detto degli elementi. [Cors.] Pluf. Adr. Op. mor. i. 28. Gli antichi tennero che la mistione degli non essere altro che Apposizione e meno di Aggiunta, materie somministrate del nome. 6. (Gram.) Apposizione, sigilli, delle condizioni di un contratto, dentro alla vescica, e quivi V. Apporre, § 18.