AVIDITA. [T.] S. f. Desiderio impaziente e non presto saziabile. Bui. (C) Il grande ventre bene e men com. emen arpie) significano l avidita. Fior. S. Frane. 140. Questo conversare, quella del bere e aviditade. CoH A. [t.] Avidita a cibi, Plin. (E in altri sensi altresi.) Piar, [t.] Umettano il ventre di sughi amari contro le avidita dell altre besliuoie, Plin. (Anco nel Irasl.) 2. Per estens. [Cam.] me accrebbe l avidita del acerba Passione, mostro il Signore come la chiama Plinio, insaziabile (agli Plin. Reprimerla. — Portato, Sospinto [t.] Aviditas foeminarum, Plin. 5. Non del sentimento e {delle prop. [i. Satum. di quello, [t.] Avidita di sguardi, e sirn. [A.Con.] Guardare cosa con tanta avidita, che pare uno la mangi con gli occhi, o (che e piu) la divori. 4. D altro che di cose Cic. [Cam.] Salvin. Disc. 2. Magai. Leti, scient. 192. Portati infermo il mangia con grande del cibo mi tolse, corp. 367. Avidita grande,... nella... sua Acciocche i giovani... che odono avidita puo celarsi e ingojare avidita immensa di gloria occupa di favole, poco alla divina natura condecenti, [t.] Avidita inesausta uomo. [t.] Un non s del lucro, [t.] Avidita, infingardia, dell altro. 6. e l ale late del bisogno, ma della significazione Disc. 2. da avidita veemente. (Piu forte gli Arabi da un avidita, di patire per l di leggere, Cic; d imparare, empiessero l orecchie me, Cic. Giov. affatto i nimici. Fir. Disc. Incitato dalla troppa avidita sua di spegnere Geli. Vii. Alf. 116. (Man.) anim. 11. (C) Seminare tanto scaudolo, che ne tanta avidita i racconti, tesori.) senso piu espressam. mor. Di Assai. Dice segnatam. l avidita Tac. 5. In un Plaut. (L ingordigia e piu manifesta, / con nascesse avidita della rovina l 7. Modi com. a parecchi de sensi not. [t.] Avidita dell animo. — Eccitare l avidita, odori.) Degli sfoghi del senso, [t.] La vecchiaja a 60. il secondo.) — L avidita che lo infiamma, Cic.