abisso, dove tutti i fiumi 5. 27. (C) E per Bapa3pov, Fossa profonda ; Voragine, [t.] Nel lat. la seconda in abruptum uno vaso di giunchi. 5. ma in D. Imo barathri... gnrgite vastos Sorbet per cagione delnumero.=Buon. Fier. i. oscurissimo e cavernoso. Dal gr. baratri cupi tu sprofondi, tiocc. Com. Dani. 2. 97. (M.) La ritonda forma dello nferno, la quale, come 1 popol che detto, e fatta come baratro, [t.] Vallisn. Op. 3. 11. Platone... asseri che dentro la terra, fra le altre cose, c e una smisurala caverna piena d acque, che continuamente si muovono intorno il centro della suddetta, perche non sanno dove fermarsi. La chiama con Omero baratro, con altri tartaro e BARATRO. S. m. Luogo profondo, corrono, e donde tutti si partono. [t.J Nell Attica, Baratro era una voragine da cui gettavansi i malfattori: ma di li venne ad avere senso gener. 2. Per antonomasia, Inferno. Danti. Inf. 11. (C) Assai b«n distingue Questo baratro, e piu volte di sopra e 1 possiede. Lab. 335. Acciocche nostro Baratro per similitudine d ove niun puo poi rilevarsi. [Val.] Com. Ani. Dani. Elrur. 2. Ai. Chiamalo l autore in quel baratro non cadessi, uno baratro, cio e d fluctus. = Car. solito breve; [t.] Anche nelle acque. Virg. (1. 11.) e da allungarla e com.; nell it. per En. lib. 3. (M.) Una vorago D un gran baratro e questa, che tre volte I vasti flutti rigirando assorbo. 4. [t.] Fig. non com. Baratro della morte, del vizio.