BECO. [T.t S. m. Scorcio volgare del far della Beca. li. buri. Corsiti. Torracch. 20. 9. [t.] Diventalo appellativo, sul n. pr. di Domenico. [Val.] UO. E nell uso tose. volg. diventa nome coni, di chi recita o sia mascherato da contadino. Dati in Menag. (Gh.) [Val.J Fag. Pros. 27. noi diciatti... comunemente da Beco. da villani, che Mascherati )t.] Beco sudicio chiamavasi in Firenze Domenico Somigli, poeta popolare estemporaneo. E tuttora lo rammentano cosi. [t.1 Per dispr. Villano. Ma e facezia contadinesca piu volgare del nome.