BEFANA. [T.] S. f. Da Epifania (per il solito i bambini trovano, son la tolta la e, come in Pistola da Epistola), fecesi Befania, tolto Vaccento (come da Anastasia, 30. (C) E bendi ell 28. Rim. 2. 5. (C) La notte porla per befana alla finestra. [t.] Vigilia di... Lumen. Aless. Med. Il di di befana. — C.anz. (Fanf.) Il di delle befane. [t.] Per la befana, Per befana, al giorno d Epifania o in quel torno. 2. [t.] Fantoccio di cenci che portano la notte di Epifania attorno, che avranno dalle mamme e Epifania pongono per ischerzo i fanciulli la befana ch e di Bern. Rim. 103. Il di di befania Vo di befana (che piu gradili, e fare insieme 70. Come i fanciulli, che non hanno piu paura delle befane di cenci. Varch. Ercol. 245. Un uomo... di stoppa e di Gli uomini brutti e le 3. Quindi per Donna o Uomo bruito. Malm. 8. Anastasia), la veggia. E 4. abhia un ceffo di befana, Pomposa e ricca vuol che ognun Befania; e quindi Befana. Fir. Quest orrida befana. [t. J Prov. Tose. 219. San Geminiano... cenci, quali sono le befane. donne befane. — Pare una befana, La befana. Cecch. Coni. 2. 94. Donne che pajono befane. [Val.] D uomo. Pule. Morg. 22. 4. Per Bestia imaginaria da far paura a fanciulli. [Tav.] Ser Poi. Lett. al Bocc. Non abbiam paura che ci manuchi (mangi) o morda e le donne alle finestre. la dal monte, [t.] L Orco e la Befana. 5. Favoleggiano ai bambini che la notte di Epifania la in origine sara stalabella, e befana, d un giuoco usato dagli altri parenti: confusa memoria delle offerte de Magi. Per rendere ai bambini i quale Befana porli loro i 4. che non ne chieggan befana, [t.] Questo per befana. li portasse una persona fantastica, la regalucci precede Averla. [M.F.] Fag. Rim. 2. canz. parla di befane belle, e poi colrinvecchiare delle fantasie imbrutti. Di qui fon anco le maschere carnovalesche. I regali slessi che mutarsi della p in b, di piu, fu imaginato che — Far la befana. —» VEpifania), Capr. Bott. regalucci una 329. [t.] Che mi dara per befana? 6. Re di e che nel giorno di nelle brigale. [Val.] Car. Lett. fam. i. 27. [t.] Forse dal Re del convito e dai Magi detti volgarm. Re, e ass. i Tre re. V. Befania, § 4.