comic. Egli ha un certo Dani. Purg. 22. (C) E le Romane antiche per lor Comm. Quel carteggio avuto seco e la madre si vede ber, che mai non m avria sazio. Bocc. Nov. 52. 6. Messer Ceri, al quale,..., o forse il saporito bere futuro. 4. [Camp.] Godere del sete avea generata. Car. Long. Sof. rag. i. (M.) Facesse un convito a tutti i Bevanda. mostaccio che non mi quando la cena fosse all di Piccolo pasto, Pastetta senz e dell intelletto. Dant. Purg. [?.] Lasc. Cap. Dopo 1 dormir, dopo 1 villa. 8. Nel num. 0 della Cloe. 21. Cosi gli gran risloro dal bere universali. (t.| Prov. Tose. 19. A chi piace il bere, parla sempre ili vino. (Val.] tosto, in signif. ultimo bere, il dormire, e in lagrime fare insieme, non richieggono il bere in prima. IT.l Provvedersi gente lieta Facciam gran pasti, T.J II bere l ha rovinato. T.J Cibo che fa buon bere (da voglia di bere con gusto). [t.J Mettere mangiare e il bere. gran Plur. non coni. Beliin. Bucch. Cical. I mangiari pozzi e de campanili [M.F.] Di cosa, mangiando la quale ci si beva poi su volentieri, si dice che la da buon bere. Pros. fior. L uno e l fig. per Satisfare al desiderio popone) danno un buon bere, e quando s ha del buon vino in particolare. Oggidi direbbesi piu comunem.: Ci si beve bene. [M.F.J Bevcrci male e il suo opposto. Sul caviale ci si il che a Cisti vedeva [M.F.] Non dar buon bere una cosa, cioe. Non dare buon indizio, buon augurio. Frase dell uso familiare. Red.Lelt. [M.F.] Di persona tirchia al collo de e i beri. 2. vi stan sempre attaccati i canapi, i quali intorno al collo degli uomini non danno mai buon bere. Fag. bere Coutente l uron d non mi di buon bere. E altrove: Questo scappare della ragazza, e non rispondere all interrogatore, non mi da e ragionamenti che bere a Stiav. a. 3. s. 2. di balla. Zannon. Scherz. BERE. S. m. Beveraggio, primi cittadini di Metellino, e..., ili punto buon bere.Dar cattivo bere vale il medesimo. [M.F., Fag. Rim. Veder non vi lasciaste, secchia. Fag. Rim. Non vuol campo di poter dir fiato. Mi dette questo un si 141. Quei recasse davanti a mostaccio afflitto e tristo. [M.F.] Talvolta in senso affermativo. Il diffondersi che lamio certe verita nel tosto, o, all usanza di per beve male. 3. fare,, bere, per ne son poi cert altre ; e altro (il porco e il dell animo ciascuno gl iudizii simili altre cose... Ce Sentire lussuria e di troppi mangiali si gode Tanto del ber, quant e grande la sete, Non saprei dir quanto mi fece prode. o. [Camp.l Perdere il bere, per Perdere la sete, la voglia di bere. Guid. Giud. xv. 46. E avra perduto il mangiare e che la non darebbe un noi abbiamo da e sospiri ne stara sovente. 6. t. 5. pag. 69. Intorno si dice : il bere punto buon bere, acqua. E ed io scontento Non ebbi darvi un bere a secchia. [Val.] E G. 189. Per me schiamazza pure e canta e gracchia, Ch io per darti non sono un bere a secchia. 7. Un bere tosto Celibi. Vii. 2. cattivo bere, Che restai nel apparecchio e -speditamente. Inusit. Cecch. 33. Lo dolce che e in Teat. coni. fior. 1. 3(3. (Gh.) Che diavolo credi tu ? che io abbia ordinato uno convito? E basta far cosi un ber tosto popolo mi darebbe buon bere chi ha chiare onde. Ani. Alani, son. l bere, del piu. [Camp.] Volg. Ribb. Dio era pieno di disse di ilaccab. n. 6. Il tempio ; e pero che e beri, e di uomini, li quali stavano con femmine peccatrici (comessationibus plenum). = Amet. 48. (C) Gange, dante le prime vie al Sole,..., dava a suoi soavissimi beri colle le donne in mangiare e 10. Qui fra la il il bere alle bestie. [t.J beri e gran sonni.