o denti di ferro, prima serve a cardarci panni. (Fanf.) Sinanteree e della Singenesia eguale di Linneo. Le specie di questo genere, dette ancora Cardi salvatici, Cardaccioni, non hanno che fare col Carciofo e col Cardo simili cose mi parea trovare. ne abbiano l aspetto, Cam. 284. (C) (In senso I piu frequenti e piu infesti ai sili coltivati sono il Cardo capocchio (Carduus nutans, L.), il Cardo dei campi (C., pycnocephalus, L.), il Cardo pieno e quello dove e ), il Cardo tavolaccio (Carduus ferox), ecc. = Carduus , aureo lat., poi dello anche Cardus. Lab. invidia e pessimi rancori Si e cardi e propriamente dello o sul cavalletto altri, in cardi Pred. 27. Portavano stecchi ovvero cardi in quelle fimbrie, e faceansi pungere i piedi. [Cont.] Cant. e le forme piu (erba pungente), cardo o Cardare. Prov. che l altra spezie de ovvie. equivoco.) 6. [M.F.] il cardo, e maggiore, e minore, il ne adoperare detti cardi forestieri, cardo di santa maria, la carlina, e lo scardazzo, e sue spezie. 2. E per Cardane. Questo si ricorica, tos. cap. 178. p. 284. si mangia, e il suo fiore e buono a rappigliare il latte per farne cacio, e chiamasi Presame, o Presura. Pallad. Marz. 11. (C) Del mese di marzo si semina il cardo : desidera terra letaminata e soffice. nat. il. 176. Ma per E tagliollo per mezzo come un nastro, 0 come un citriolo, o come che conciano li panni da 199. I cardi de col microscopio si trova terminala verno le foglie, lana, e venga piu sottile. nera, e rossa. 5. Ceti e una specie ([U.Pont.] Dipsacus fullonum, L. — V. Dissaco.=) che fa una pannocchia spinosa, che di piante della famiglia delle Bern. Rim. 1. 42. (C) lo non dico de cardi da cardare. Cani. Cam. 284-. Molti vanno a Ferrara o a Benevento Ter aver cardi duri ; Ma questi fatti qui per ognun cento Son piu forti e sicuri: Colgonsi piu maturi; Pero fanno al cardar che questo cardo gli era [M.F.] Cardo parea piu rubizzo e piu gagliardo... Come se fosse la notte col cardo Renduto il pelo alla sua giovanezza. [Cont. ] Spet. Nat. IV. 74. Quest erba fa nella cima una pannocchia spinosa, di cui si servono i Pannaiuoli, e i Cappellai, non solamente per abbellire i loro lavorii; ma (Ar. Mes.) [Cont.] Conciare piu impenetrabili all aria, con coloro che conciano a cardo l aiuto del cardo starebbesi coricato, ed ascoso. Spet. Nat. xi. 161. Teste di cardo, ciascuna foglia delle quali veduta quali si mangiano 1 da un uncino assai aguzzo. pelo a panni. Varch. Barba ispida come un cardo. 4. Per Guscio spinoso delle caslar/ne, cioe Riccio. Paul. Mod. dir. e divenuto tenero e bianco (Gh.) In alcuni luoglii delle montagne del Pistojese ho udito dire : Si lamenta di tre per cardo ; cioe, Si lagna che i suoi castagni abbiano per ogni cardo tre castagne , quando per altro non ne mattone e la suzzacchera, massimamente Agric. 2. 124. I romagnuoli (specie di castagni) fanno le castagne piccole di color nericcio, e queste piu particolarmente degli mediante una funicina. Cardo maschio penzoli a gruppi a modo di grappolo d uva. [Camp.] Per Mallo spinoso. Mil. M. Poi. Egli e grande e grosso ; sue foglie sono dall una parte verdi, e dall altra bianche ; e fa cardi come di castagni, ma non v ha dentro nulla. 5. (Ar. Mes.) specie di letto , sicche a uncini, col quale si Ducale si lecito lavorare, [Val.] Fortig. Ricciard. 23. 31. meglio mondarle (le filacciche) e perfezionarle, si pettinano, con farle passare per certi cardi, CARDO. S. m. (Bot.)[D.Pont.) Genere piu grossi, e poi piu minuti. Bandi Fior. xxvn. 3. 7. A nessuno del detto slato l altro che tengono in cardo benedetto, e 1 ma debbino usare e lavorare con li cardi si fanno in Firenze, sotto o che ha servito altre oro per paio di cardi forestieri. = Cit. Tipocosm. 189. La fiammola la Savina ; il tardone, Nell arte del Cardatore havvi il Cardo femmina , e il Cardo maschio. Cardo femmina e quello che sta fisso Carduncello, ancorche Fr. Ciord. Salv. che fanno e carda la lana. [Cont.] Spet. mano lavorando. 7. (Ar. Mes.) [Cont.] Canio vivo, Cardo morto. Spet. nat. xi. 164. Cardo vivo, o che si adopera per la prima volta.... Cardo morto, pena di scudi dua d Morg. 27. 248. (M.) E dei prati (Cnicus oleraceus, L. stala messa della cimatura di panno ben unta, formando una Strumento con punte di ferro non restino scoperte che le sole punte dei denti; e cio, perche cardando non si affondi troppo la falda della la bietola, e bianca, e 9. Avere il pettine e il carilo. V. Pettine. 10. ancora per cardarli, e renderli a cardo i panni vale Dar col cardo il pelo ai paniti, i quali percio diconsi anche Panni da cardo. Stai. Sen. Lan. I. 223. Ricevere promissione da cavar fuoraquel minutopcluzzo, clic senza di rendere e panni a coloro da cui essi torranno a conciare. E 230. Coloro un cardo. [Cont.| Cit. Tipocosm. cardo, rendano cheti) a colui Dare il la pulsatilla: cui quelli torranno a conciare. 11. o vero a coloro da l una e vale Dir male aspramente di alcuno, lolla la melaf. dal graffiar che fa il cardo, che solleva il T. Prov. Tose. 363. hrcol. 55. (C) Cosi darli il cardo, il possono aver di piu. Lastr. quando se gli nuoce. Cant. Cam. 284. Or se l 26. (C) Ortiche, e triboli, dan cardi arrabbiati. Tac. Dav. Stor. 2. 325. Altri dicevano piu forte prova. volte. 8. dato per compiacer Muciano.