ciarla ; ina ciarlatore e sing. e voce per lo piu maligna divulgata ira parecchi. Spargere Hanno molta ciarla costoro. —Donna una .ciarla. [t.] PI. E anco il troppo parlare, non maligno, ma non buono e non savio, di piu, o anche d un solo. una ciarla. — E corsa ciarle , Discorrere familiarmente. X. [t.] Si fanno ciarle, non si dicono. — Ne La non quel miei si Questi state ciarle. [M.F.] Fag. Rim. suoni delle ciarle c e fatti, e forse misfatti. 2. ciarle son sempre ciarle ; maligna, ma di vana. Promise e poi sono modi provano [t.] Far quattro che ha qual ciarla si piglia alcuna che signif. Le [T.] Non di parola e come tali non approdano a nulla. 3. Di cosa scritta. Lod. Mari. rim. (C) Ch io fo ciarla volgare, e non latina. i. E per 11 parlare, Discorso, Parlata. Varch. E dopo, in premio di s infilzano. Prov. vivo volta in parte non cattiva, dicendosi : il tale ha buona CIARLA. S. f. [t.] Nel ciarlone si pigliano sempre in cattiva. [Val.] Hos. Sat. 6. Giove attento dell ape udi la ciarla, Ercol. 52. (C) Iuoghi piccoli segue piu ciarie. grato, liegina degl insetti ei volle farla. che ne Le ciarle una gran ciarla. [G.M.] Ellissi d esclam. Ciarle! Evale: Quelle che voi dite o raccontate son ciarle. E anco: A ciarle siete buoni, ma non a fare di fatti.