non aver che fare, dicendo piu a carico altrui e Giura, spergiura, ciarla, Fa parer Parlare. Non dai fatti di Carlo Magno raccontati per le piazze con lunghe dicerie, ne da Circulari,t irclari; ma sunno i quali favellano, non per Lab. 239. (C) La quale mai di ciarlare non rista, mai non molla, mai non fina, dalle diille. Varch. Ercol. t. 1. pag. 92. (Aft.) Questi verbi comincianti tutti dalla V. n. ass. Parlare senza la Cicala al la rapina Cornacchiare, si dicono di coloro, [t.] Far molti discorsi, aver che favellare, ma per CIARLARE. lettera C, Cicalare, Ciarlare, Cinguettare, sapere che dirsi, e in somma cose o inutili o vane, cioe senza sugo, in un dispaccio elettrico. 3. Meni. 316. (Man.) Ma giacche ho ciarlato tanto, veda anco quest altra fantasia, e mi onori del suo giudizio. [t.] Prov. Tose. 230. Chi assai ciarla, spesso falla. 2. imit. come Ciaramellare, Ciambolare, Cianciare.^ per lo assai, Parlar vanamente e leggiermente, con malignita. La chiacchiera e spesso piu nojosa, ma men rea. = Ambr. Cof. i. i. (C) Con e Notizia sparsa a scapito Or in quant a lui, a mio beneplacito, Ciarlare e berteggiar. Buon. Fier. i. Intr. [t.] Marita Cingottare, Ciangolare, Ciaramellare, Chiacchierare e cortesia. [T.] Si puo anche Ciarlare in poche parole. Onde Ciarla la qua! mi e lecito, d alcuno ; e puo stare tutta o sostanza alcuna. Bellin. Leti. E in signif. att. Fiiostr. (M.) Costei, che tanto della gente parla, Senza saper che sia quel ch ella ciarla.