t CITERNA. S. f. Cisterna. Pallad. (fi) Pongansi in di fondo e per tutto Or. 12. 9. 1. Del mese molto grande, perciocche rimbombava ella sia ben fatta salda, e i condotti. Alain. Colt. 4. 92. E se mancasse ancor, d ampie citerne Sopplisca al fallo, ove e in senso equivoco. Frane. settembre si fanno acconciamente citerna. 1 tetto, fior.] Red. Lett. 1. 189. Non mi vaglio mai di altra acqua, che dell acqua di citerna, o dell acqua di 4. [Cors.| t Bere l esperienza sia purissima e limpidissima. Contentarsi della propria mof/lie. Prov. pioggia rition la corte citerna e un vaso alquanto maggiore acqua, che non e una da conserva, non dissimile pero da questa, e bisogna che citerna ottimamente lavata e I. 51. del tetto per pozzi e clic tenga benissimo. Doc. ve votiara l aqua Farano e detti maestri condotti, la Arte San. M. netta. nella le citerne, i andare nella citerna, e metteranovi e canelli Dunt. Pur;/. 31. (C) Che Fonte, Fontana. di loro. 2. t Per pallido si fece sotto l ombra Si di Parnaso, e bevve in sua citerna. But. Bevve in sua citerna, cioe ha tanto beulo della fonte delle Muse. ,". t Trasl. per tutto aecoglia Arch. Alb. Sardi. Nov. 208. (G) Il gridare di Mauro era di 288. 51. La o qualche fontana, la quale per acqua della propria citerna, in senso allegorico, vale [Goni.] t C. Quanta Saloni. 5. Bei iiarl. l acqua della tua citerna.