CUCCHIAJO. S. m. Strumento concavo d argento, o d altra materia, col quale si piglia il cibo. In Celso Cochlear, in Plin. Cochlearium. Cr. 3. 16. 4. (C) Alla sete ancora vale con acqua temperato (l orzo), ovvero a mangiarlo grosso con cucchiajo, ovvero si di rame o di ferro, 5. 36. 1. Del suo legno (del bosso) si fa ottimi pettini, e cucchiai, e manichi di coltellini, e scacchi. 2. Per Cucchiaiata, cioe tanto di roba quanto ne cape in un di dentro prima impiastrati di Piglia 5. Prov. Imboccare, o $im., di cinnamomo, o un cucchiajo di treggea. un garofano, o un poco col cucchiajo voto. Dicesi di coloro che vogliono parere d insegnare, e non insegnano. Varch. Ercol. 56. (C) Imboccare col cucchiajo voto, si dice, per un colai motto e proverbio, di coloro che vogliono parer 46. Ucciso avea Palamiae fornajo, Pataff. 10. Col cucchiajo voto 9. 17. (C) Ma siami Capr. Bot. 72. Sanno che non possono imboccar piu gli uomini co cucchiai voti. testimonio, Che col cucchiajo la col cucchiajo, prov. Essere dappoco. Tasson. Secch. 7. d insegnare, e non insegnano. Che mangiava vivanda La pazienza che si dove termina l intestino retto, (Mt.) Ed e la torta mostra che 1 pascesse. Col cucchiajo della rabbia. Bern. Ori. 2. col cucchiajo. 5. piglia, sai, tutto il mondo ¦4. [Val.] Mangiar la torta mangio della rabbia. 6. [t.] Di chi non si regge piu ritto per istanchezza o altro. E si raccatta col cucchiajo ; Bisogna raccattarlo col cucchiajo. (Quasi disfatto.) 7. In gergo. lied. (Mt.) Quella parte E fig. Cecch. Comm. che in buona lingua jonadatlica si chiama cucchiajo. 8. (Ar.Mcs.) [Cont.] Mestola usata nelle arti. Spet. nat. xn. 56. 11 cucchiajo da gettare la cera. Florio, Melali. Agr. con l oro, e con con un cucchiaio, a poco a poco versi il piombo mescolato 335. De Io stesso catino l argento in certi catinetti o liquido che si bea. E larghi tre palmi, e alti tre dita, ma cucchiajo. Cron. Morell. 282. (C) loto.