CURCUMA. S. f. (Bot.) [D.Pont.] Genere di piante della famiglia galanga, il m<5o, l acoro, monoginia del sistema sessuale di Linneo, le cui radici, e nardo montano. = Ricett. Fior. e della C. rotunda, L., probabilmente due varieta d una e una per dimostrare la presenza degli officine sotto i nomi di Terra merita curcuma degli Arabi sola specie, e di Zafferano delle Indie. Ila si tingono listelle di carta, zenzero, ed e raccomandata nella medicina come eccitante, aperitiva ed antiscorbutica. Voce lat. di senso incerto. [Cont.] CU. Tipocosm. 195. Si veggono per i campi e per le vigne, e chiamatisi erbe di coltura, le quali sono... la curcuma, la lassana, i biedoni, e bianchi, e rossi. = Serap. 117. (C) Curcuma, idest celidonia, sonne di lei due radici d erbe (straniere) troveremo la minore. Ricett. Fior. 33. Un altra sorta di cipero recita Dioscoride nascere nell India, simile al gengiovo, e tigner giallo come 1 (Chim.) [Sei.] Colore giallo di oggi, e ragionevolmente, essere la curcuma de tintori. [Cont.] Radice che tinge in giallo, usata da Chimici radice nota nelle conosciuta nelle alcali che l arrossano. Cit. Tipocosm. 201. Parlando de le .spezie, cioe la maggiore e la delle Amomanee e della Monandria la curcuma; lo spigo nardo, il segnatam. quelle della Curcuma longa 3i. (C) La ,I di Cipero d India, somministrano la droga spezierie. 2. zafferano, il quale si crede cui si fa soluzione acquosa e un ! (/rato odore di da valersi ad esplorare se un liquido o se un vapore contengano soslanze di nazione alcalina, perche gli alcali lo fanno volgere al rosso.