DEPRECARE. |T.J V. a. Pregare che un male non ci e dalla sing. dell indie, e del e dato in quel d Oo. Saepe precormorlem: mortein quoque deprecor idem. Nell it. non ben suonerebbe il grandezza del peccato, senso pr. sogg. pres. Io depreco, Ch egli deprechi, e sim.; ne l imperai.; ma si Deprechiamo, Deprecava, Deprecai, Deprechero, Deprecassi. Voce non com. neppur nella ling. scritta ; ma dice breve e preciso due cose: Deprecando, chiedesi pieta lai. Nelseg. ha in parte in forma di preghiera, sema recare, almeno espressam., ragioni, e mollo meno ostentare diritti e fona. ["[.] Lio. Deprecare l ira altrui. Cic. La pena. Justin. Guerra. Cic. Sventura. Asin. a Cic. il sempl. Pregare e pure ch io voglia fuggire per la liberta, o deprecarlo. Cattili. Deprecare che cosa non segua. Ass. [t.] Cic. — Virg. Merui; nec deprecor. [t.] Deprecare co fatti. Enn. Ad essi, colla mia afflizione apparecciiiare liberta, colla mia miseria la servitu deprecare. 2. t Deprecare per Ne v e pericolo alcuno o grazia a giustizia; ma il senso del § 1, S. Gio. Gris. Commosso dall [Camp.] Om. in parte quello di Scongiurare. acerbita accada, o che cessi. Il subito li punirebbe con ultimi supplicii. Pertanto il pregavano, deprecavano ed attestavano.