DEVIARE.. V. n. ass. e fusse ad sotterranea, accio non si venisse Macr. — Segner. deviare. Red. Vip. 1. 42. Nella prosperita guardali di non far come i fiumi, che quando abbondano, scorrono tosto gonfi dal loro letto, e cominciano a deviare. [Cont.] G. G. Fort. xi. 176. Questa declinazione Fu ella cosi lungi da angolo ottuso per E in deviando a destra e a sinistra. E Lett. vi. 365. Se la flessione ABC pass. Traviare, Uscir della via. venir l acqua men deviata dal precedente corso lungo la si manterra sempre nella strada agevolmente si svolgera secondando la B C. 2. E natura dell altre femmine non 4. (C) Filostrato, io non intendo deviare da miei argomento. [t.] E assol. La dal nostro proposito deviare. Lab. 300. Veggendo lei dalla general pigliare un altra via o Mann. Apr. 24. 1. (Man.) dalle regole, dal retto sentiero, si era 56. 2 Sanza scienza che Deviare dalla consuetudine, dall uso comune. [G.M.] Deviare dalle leggi, Per tornar cola di dove dall passati. Enov. deviato il mio scrivere. [t.] non va dritta al deviare. [t.1 Anco in senso pratica cattivi compagni ha cominciato a vero, devia. JG.M.] Da che intell. a chi direzione. (Man.) i. Deviare il 3. Deviare si usa anche in signif. att., e vale Far fig. Bocc. prendere alcun diletto, che troncandole digressioni: Non deviate. discorso vale Volgerlo ad altro proposito. Segner. Puneg. 355. (Man.) ripa A B, assai piu g. 4. f. va in tosto le voci in bocca, interruppe il discorso, e lo devio.