DIALETTO. [T.J S. m. Particolare linguaggio parlato da uomini d una o piu provincie, che, per la differenza pronunzia, l idioma sta tra o costrutti o desinenze o pronunzie, si scosta dall uso delle altre provincie che parlano la lingua stessa. [t.J Nel greco distinguonsi i dialetti Attico, Dorico, Jonico, Eolico, Comune. = Infar. Sec. 25i. (C) Per altre lingue intesero quei dialetti... die distinguevano la lingua greca con alcune diversita, [t.] Ogni lingua medesima nazione. [t.] Dialetto scritto. de dialetti piu belli e piu ricchi di certe lingue ; c e delle lingue men diverse tra se Annoi. Dilir. 111. (C) Questo dialetti della fu gia dialetto; c e — Parlare in dialetto, non nella lingua scritta o comune. Parlare il dialetto, secondo le in differenze maggiori che di tale o tal dialetto. Red. di quel che siano certi sonetto di Pucciandone e scritto secondo la pronunzia o dialetto pisano. E appresso. [T.] Ma le differenze di pronunzia di per se sole non fanno dialetto. Puo un dialetto, poi, avere de sotto-dialetti ; e anche questi consistere forme o la pronunzia di mera d alcuni vocaboli o modi il dialetto e la lingua. [t.] Svet. Dialetto molesto. Noi si direbbe Uggioso.—Aspro, Dolce; Ricco, Colto.