DIFFUSIONE. S. f. Atto e Azione del diffondere e del diffondersi, e medesima, l intima composizione, e [Gher.] Diffusione del secondo la natura di essa quel rimandare, rinviare, che fa la superficie di un corpo, da tulli i suoi punti materiali, in tutte le direzioni, una parte o d imagini turpi. [t.J incidenti su di essa, della superficie riflettente, e non , della luce, e Effetto. E in Sen. (Fis.) per si fatta diffusione de per lo illustramento di tutte mai la composizione del calore irregolare, per. distinguerla dalla regolare (conforme alla legge fondamentale della catottrica, quando ha luogo, la quale e efficace in una sola direzione, per ciascun punto non senza modificarne variamente, calore modifica propria: delta talvolta Riverberazione, Riflessione e della luce incidenti, che da lui (Dio) si tutte le parti del corpo. 2. Fig. Fr. Giord. Pred. (C) Par larga diffusione della grazia divina in tutte le parti del mondo. imperf. Prov. scemino i rai sparsi del (il.) Raggi sono [t.] Diffusione della vita per diffondono irraggiassero calor proprio, o luce le cose insieme; ne come se li detti punti lumi suoi sua inestinguibil facella piu a lui si scema di quel che D. 9. T. 4. 65. sole a lui la sua luce. 5. [t.] Del divulgarsi. Punito per diffusione di false notizie, di libri del calore e della luce Diffusione della lingua. 4. t Per Dissipazione. Coli. Ab. Isaac. 56. (M.) Allora raffrena l anima sua dalla diffusione, la quale accieea lo intendimento.