DIGRADAZIONE. S. f. Da Digradare. Digradamento, Stendimento. Gradatio, aureo lat. Bui, (C) Per la digradazione istrumento... che gia in Bologna 2. (Pitt.) o la buccia di Vignola luce, e la Successione dei toni formali dal chiaroscuro, dalla piu gran luce all ombra la piu forte. [Mil.] In quanto ai colori, significa la Successione delle tinte, senso b. lat. Pallav. Stor. via piu languide e smorte, sia a cagion di una luce che spandendosi s indebolisce o di ombre che si gettano sur un corpo uniformemente colorito, sia per la successione naturale di colore delle tinte di un corpo che s indebolisce di per se mano a mano che si estende, chiaramente detta digradazione della figura modo, che dalle regole del certe fruita. Quella Diminuzione degli oggetti che l occhio ci rappresenta gradatamente minori nett allontanarsi. Baldin. Dee. (31.) Vaghissimi colli con ville e verdura, da quali con digradazione stupenda sorgono di mano in mano piu altre montagne, che lontanissime appariscono. [Cont.] Cr. B. Proteo Laureiti pittore e prospettivo, ove scogli fatta come scala. gli fu mostrato da M. Tomaso mil. n. 15. Mirabile degli come sarebbe il Cono. 2. 220. (M.) E e che l occhio vegga il quadro digradato in quello stesso guance [Mil.] La digradazione, inquanto alla viene fatto. 3. Privazione del grado. In questo che si van facendo via rosso delle predetta si dimostra, nondimeno per negar cio non bisognava digradazion di concilio. (Parlasi del degradare il Pontefice.)