DIPARTENZA. S. f. Da Dipartire. Il dipartire, La partita. [Camp.] Guid. G. E con parole minaccevoli comando la dipartenza 4I. (Mi.) Rimembra ancor la 4. ad Antenore. = Ner. Sani. cruda dipartenza, E prende quella lo vi ho trovato dai conoscenti di fuori che dipartenza vale per ire a viaggio che (C) Sonate le trombe, si fe dipartenza. [Val.] Forlig. Ricciard. 6. 85. Fan per Parigi la lor dipartenza. 2. [Camp.] Per metaf. usato. Mor. S. Greg. Per la dipartenza di Dio, lo che l uomo riveqga coloro vuoto. 3. Quell atto, e Quelle parole che s usano nel dipartirsi. Galat. 35. in uso di dire nelle dipartenze : signore, io vi la tua contrada ara (C) Nondimeno Ha fatto testamento e fa 78. (C) Il Re, servitore... fatta con lei la alcuno vale Fare quegli atti e Dirgli quelle parole che si usano nel dipartirsi : che anche dicesi Dire addio, Salutare, Licenziarsi scambievolmente. Maini. o: io son vostro Quindi Fare la dipartenza con dipartenza, Al si crede Che Filli andasse. torna. Sasseti. Lelt. 230. (Man.) se bacio la mano; 6. la dipartenza con esso meco per rivederci in non sia gitabreve. Fannosi le 279. Se egli aveva a fare la dipartenza con la moglie, con i figliuoli, e darne conto a^li amici... Fag. Coni. (Mi.) via, dove salon del consiglio quel ragazzetto a far la dipartenza, come voi sapete. [t.] E plur. Fare le sue dipartenze, le dipartenze; Accomiatarsi piuttosto con se ne Onde Far dalla famiglia (questo direbbesi Addio o Distacco, serondo i casi), Dipartirsi. M. V. 11. 54. quell altro mondo. E lett. dipartenze, anche non sull atto del partirsi, ma giorni prima ; e dopo fatte, incontra abitaculo delle menti loro rimanere da chi s era accomiatato.