DISSERRARE. V. a. e N. ass. Aprire, Schiudere. Raro anco nel ling. scritto. Deserare, troni., Ger. 18. 31. (M.) La Apul., certo in Mass. di Tot. — V. anco Diserrare, pie se 1 Dant. Inf. 27. (C) Lo ciel poss io serrare e disserrare, Come tu sai. E Purg. 9. L altra vuol troppa D arte e d ingegno avanti che disserri. porta del piacere, fig. Fare Manifestare ebbouo appunto dove vollono, e Stecchi disserra la cateratta,... 2. ecc. 3. Disserrare Far intendere la natura delle cose. D. Par. 2. Dove chiave di senso non disserra. E vuol dire: Dove i sensi non bastano a far intendere, concepire, Fig. [Camp.] Per le porte, o la porla, o le porte buona voglia. Dant. Par. 11. Allargare, Facilitare, ecc. Vit. Pilt. 3. a sua posta disserra. 7. disserrato largamente le porte alla professione della pittura. 4. Disserrare ad alcuno la Frane. dispiega,11. Trasl. accettare di ad alenila eosa, anima dal corpo. Anguill. Metam. com alla I. 2. st. I8± E detto di poverta, che lutti abboniscono e fuggono.) 3. i Disserrare Per Sospingersi, Scagliarsi. Ar. Fur. Incominciar a parlare. 17. Disserrarsi conlr alruno per lodarsi la lingua disserra, Derisione spesse volte acquista. Disserrar bocca vale il medesimo. [Val.] Pucc. C.enlil. 76. 54. Questo al popol lntrod. Viri. 74. (Man.) Non a parlar bocca disserra. 6. t In che si disserra Nell Elsa, qua, e qual era schiera di nemici si forte o tanto stretta o serrata che non la rompessero e disserrassero. Morg. (// popolo si era rinchiuso {Mi.) Aveva quest ultimo gia t Per Trar fuori di luogo serrato. Ricord. col. .