lingua, potra dirsi Dizione, [t.] di dire, in una fa bene le veci. [Camp.] gramm. e veli. Gr. As^s. // e nelle quali si risolvono Leti. 68. Abbia a memoria [t.1 Saturo in Diom. La proposiziqne e un composto di dizioni clie da intero .] Quinlil. Tropo e dizione ma la locuzione figurata. | l quali si compongono, favellare delle parti della orazione, le quali si comprendono alcuna cosa : e insomma devemo sapere che Dizione e, secondo igrammatici, una voce articolata, cioe che si puo dizione dubitevole . sotto questa parola Dizione, dizioni si chiamano tutte quelle face. 110. [Man.) Dovendo noi... cui parti tra loro hanno dicente per via di dizione meno scolastici e piu varii. In qualunque parte del detto autori. Ma Dizione e altresi d esso fosse alcuna parola o clausola o capitolo o scrivere, la quale significa tutte [che lascidubbio). Pros. fior. i. i. 99. (Gh.) Arete letta questa dizione (esser lece per esser lecito) in questo significato. Cus. 2. IH. Slat. Cnlim. 185. le dizioni e le figure che si leggono negli ov e propria, in altro. Varch. Frani. Grani, parli, delle il com. e Locuzione ; la materia della DIZIONE. [T.] anche qui Dicitura. — senso. = Men bene il la locuzione, d ordinario, e composta e e da intendersi sing. piu filos. ling. della gramm., sarebbe Velemento piu semvlice. 2. A(f. a Dicitura. Salvin. Casaub. 183. (Gh.) E la poesia un discorso illustre..., le Modo di dire ha usi abitudine edisposizione... dichiarante lamenie del le orazioni E Lez. Dant. breve, acconcia. — A questo modo, non com., e Dicitura ne o piu voci, nel senso t Quello che il lai. Brevitatem dictionis, VAnt. Vola. Dibb. Marx. 2. 2. dice Brevita delle dizioni ; ma e forse err. di lei.; di piu voci. Dizione, nel Piu o d alcuno capitolo Piu Ma in quanto la Dicitura concerne la parte gramm. e trasportata dal senso statuto com. S. f. Modo Dizione propria, corretta, pura.