EKUTTARE. V. a., e N. ass. Mandai- fuori, di nuovo eruttar dall ampie Mandar fuori rutti. (Fanf.) Aureo lai. Lib. cur. malalt. (C) Quando lo o sim. Sannaz. dall altro che per divino fiamme. 2. Fig. [Core.] S. Agost. C. D. 17. 16. Erutto il cuor mio buona parola. 3. Ver lo piu nel Irasl. di vulcano, celebrato, erutta e vome perpetue 12. (M.) Ti farei vedere il superbo Encelado, disteso sotto la gran Trinacria, eruttar fuoco fiamme e schiuma e fume... [Camp.] Sol. Epit. Etna, monte in essa (Sicilia) che serve all uman uso, la canna fiamme. Sol. Epit. E dice che sono soli quattro monti pros. grande ventositade, usa cennamo. [Cam.] Borgh. Selv. Tert. 99. Molto diverso apparisce quello (fuoco) famoso e ventricolo erutta per Arcad. che eruttano fuoco e roventi creste folgori ardenti. E l. 3. o erutta dalla terra per le cime dei monti. = Murchet. Lucrez. I. 1. p. 35. (Gh.) E e vale il piu spesso fauci, Contr il nemico ciel Sollevavano i monti, in fulmini, p. 175. E il cieco Tartaro Che fumo erutta e spaventosi incendii. Mont. Paliti;/, v. 239. Dal bollente Seno dell onde le giudizio o scocca dal cielo e liquefatti Scogli eruttando e per le rotture del Mongibello. [t.] Un verseggiatore di fantasia bislacca erutta le cose sue quasi lava.