ESARCA. [TJ S. m. Chi dal 528 al 752 teneva, per l imp. ai Costantinopoli, in II. il governo civ. e milit., e d ordin. risiedeva in principe nostro, Foca, imp. perpetuo, Esarco, [t.] Iscr. del 608. All ottimo, clementissimo Ravenna. V. l orig. in trionfatore sempre augusto, Smeraldo, patrizio e esarco d Italia., devoto alla clemenza Non fu tetrarca, ma serbollo il coni, e Esarca. = Magai. Leti. At. 631. (C) L usurpazioni di due esarchi, sopra le poche terre rimaste all imperio in Italia. 2. t Per estens. Menz. Sat. 2. (C) Or di quest arti a mantener l impero Servissi il gran Tonante; e non fu esarca, di lui. In questo senso intero.