FARE. S. m. Fatto, Opera, Modo di operare. [t.] Vang. Dal comun fare di que possedero Vita eterna? spuntare. Fortig. Cap. 1. 5. — Ha un bel fare. [G.M.J E un suo fare. — Vedete voi che garbi ha costui1? - E un suo fare. [t.] Piar. Fari. non prendere il medicamento solutivo altro,... 5. non mi piacciono. Del beneficare. [Camp.] D. Col. Rom. 270. (M.) Maestro buono, con in mare, al tondo in Col. Milit. ili. Pel fare che regnava allora. E 452. 11 Maniera. Buon. Fier. 2. certi fari che Per Al far di Tioja. 5. 2. 10. (M.) Una mia loggia Dipinger mi si gira concetto che abbia Di questo per la mente D un fare. 4. [Val.] Edificazione. Pucc. Gentil. 1. 21. Tremilia dugent auni allor avla, Dall edificazion del mondo infino Qualita, medesimo fare dell donna ha 2. Per Usanza, Costume. Borgh. Par. 17. Che in te quel che tra gli altri del fare e del chieder sul far della luna. 7. avra si benigno riguardo, Che e piu tardo. 6. |Val.j Al far dell del § 255 di Fare. [t.] Prov. Tose. 179. Al fare [della luna) che fare tempi. E terra. (Proverbio dei marinari: luna piena ha piu rischi della nuova.) Lib. cur. malati. (C) Avvertiscano di — Quella uno e dell tra voi due Fia primo far dell alba, Sul far alba, lat. Allmnte coelo, Allor che l alba incomincia a [t.] La potenza del fare. Al far dell alba... scesero i Dei nella citta d Atene. [r.| Al Dello della Luna, nel senso del giorno.