che Me l obbligai, che obbligazione. Non com. M. V. carta. Livorno come di cosa nostra, di questa si feciono le notajo delle Riformagioui. Zibald. Andr. Di tutte queste cose fecero carta ser Jacopo, e ser Michele. 2. Per Obbligarsi. Frane. Sacch. Op. div. (C) Quegli ch e in prigione, non puo far carta ne d incominciare il giuoco. (C) vaglia. Lab. 193. E ioti Varch. Suoc. 5. 3. (C) significa Essere il principale a noi credo. Cron. Morell. infin carte falsissime Are facea maneggiar alcun negozio ; e che vi avea raesser Gabbriello e messer Bucicaldo, e di Pisa, e 1 contado, piene a nostro senno, e davaoi la cittadella. E appresso: Promise darci l uso di [Cont.] Stat. Fior. Calim. fecer ma non la tenuta; e ser Pietro di ser Grifo, carte piene, quanto si seppe vedere po savii nostri e suoi. ». Fare la 3. 73. (C) Carta ne i. false. » . Far non volesse fare la delta carta, possa lo signore del fondaco o bottega quello allogare ad altrui. 4. Far carte false per alcuno, dicesi quando uno per isvisceratezza d affezione farebbe per un altro qualsivoglia cosa, per grande e pericolosa ch ella si fosse. dovessi far carta di cio Gismondo farebbe carte false per lui. Lasc. Gelos. 2. I. Dite pure; io farei per voi, non che altro, carte 79. Se l detto mercatante carte falsissimc vale lo stesso, ma ha maggior forza ed cautela, ne che 7. (C) E cosi tanto feci, FAUE CARTA. Distendere scrittura d 329. Ci vende questo ci fatto per me. 6. Far le cavie. Mescolar le carte da giuocare avanti a sua espressione. Ambr. Cof. 2. 1. Far le carte, /?