anche vite selvatica, e vite tradii, di piu popoli, Ente fra la Ninfa e la Dea, Genio buono e maligno. Fatua agli ant. It. non solo la moglie di Fanno,ma tutte le ninfe , dice venerata come fatidica, procreo l da fari, perche fatidica. Apul. Le Parche dette fate. Palazzo, Bacchetta, Novelle delle fate. v., che vaie Distribuire, Dividere, Lacerare. Oti. Le Parche, Dominas fati. lo scudo a.. Tristano... Fir. Fatis victricibus... Le tre Parche (C) Tav. Hit. Avendo la una moneta, ove son fati.) Capell. Fatue, Fantue e timone. Iscr. Fatis Q. Fabius Nissus ex voto. (Qui forse ai del desiderio, quasi per operazione Fane, numerate tra i longevi e i fatidici^ (juali tenevansi le sibille. Fada, Indovine delle Gallie e della Germania. Elf o Elve chiamami tali Genii son una ne facevan pennacchi. E 3. egli abitano, e dove la loro regina sottrasse e tenne sett anui Tommaso d Ercildoun, il cantore. Fairy ; l apparenza di lontana Genii maschi e femmine. In bianda, idioma celi., Fadh, Indovino, Mago. Provenz. Fada; pi. neut. che e in Cant. 1. 9. (C) Queste, che or fate, e dagli antichi foro Gia dette ninfe, e Dee. Guid. G. Costei fu Iddea, o figliuola di Dea, ovvero una di quelle che la gente 2. Qualita e ufizi loro. Ar. Fur. 43. 98. (C) Delle fate io in Iscozia, e Elfland e per anco avuta. = anco saper eh imporle, Nascemmo a un punto che d ogn altro male Siamo capaci, fate, Stuzzicaorecchi, Sternuterella delle pecore, 13. Malm. 7. 53. Ei nacque d un folletto e d una fata. |B.l E in Iscozia, verdura, e paese 19. Saggia. E 10. 68. Gentile. E 7. 20. Amorosa. E 15. 72. Benigna. E 6. 51. Altiera. (Non ha mai la malignita della strega. ) = E 4. 54. false che Donato ; e cosi detta fata; Pare una di Diocl. Dial. beli. donn. 334. Le fate mi guastanti solitaria, come fingevansi le Fate. E ai Gr. in Anche fig. — V. Rousseau. Le Muse, caste e dotte Spartum austriacum, bella specie di con le sue creazioni e illusioni, assomiglio ad una fata. 5. Siccome Fatua moglie di Fauno, accrescono la disperazione. E una infinita generazione de fatui stati ritirate. 5. Fata morgana Parlare a fato (V.) dicevasi Parlare a caso, senza sapere perche o come o che; questo anche A fata. Varch. Ercol. 1. 83, forse dal Frane. Fee. Ar. Fur. Cina. DA. 9. [M.F.] Ugol. Mari, Ch. Cai. xvi. 93. Ma, oltreche di tal tributo a ritirata e per la via. argomento ne sufficiente testimonianza s il fatale Stato per farti Pataf. 3. 31. (Gh.) Anche sue reste utili per igrometri § ult. i. [G.M.] Fata, nell uso, Donna fata si parla, ne buon [t.] Regno, fata donato ancora Fate alle donne che Rim. Siam fate : onde pero si dice In una medaglia fata. Fag. e degl infatuati ; cosi quello che i fr. Mirage in Inghilterra e 10. 65. Prudente. E 8. ameno e V. Fato, : In Gorizia dalle illusioni dell occhio e tre donne con cornucopia e di fata ; simbolo di speranze tre e a Torino le donne [t.] G. G. la voc. sotto. ti. Targ. Tozz. Ist. bot. 2. 55. E Viagg. 4. 329. (Gh.) Lino delle fate, Stipa delle fuorche della morte. E 15. Pennine paradise, Stipa pennata o fate. — Altri La fantasia, gramigna. Le A fato. irriguo in luogo deserto, fatta Fati. Iscr. e Moipat, dal ; ed il paese ch 317. Pianta delle fate. Nome volgare della Brionia divica, che anche Vite bianca, Vite selvatica e Zucca selvatica. E 3. 335. Erba delle fate detta FATA. [T.] S. f. Nelle nera, o Tamaro; Tamus eommunis.