FIACCO. Ayg. Debole, Stracco. Aureo ia(.Flaccus, Flaccidus. Filoc. 3. 53. (C) I suoi membri erano per magrezza assottigliati, ed egli debile e fiacco. Ar. Fur. eia 4 ewu .o 30. 8. Non gusta il ronzin mai fieno ne biada, ne e sciolti correre il lor riman fiacco. [Ferrazz.] E 16. 132. Da lunga fame attenuate e fiacche veggono da poter quasi liberi 145. Bue fiacco stampa piu forte il pie in terra. (/ vecchi diamanti) sono cosi deboli saldi nelle risoluzioni.) 2. Trasl. Tac. Dav. Perd. quel chi fiacco, e pochi oratori non (d animali). [t.] Prov. Tose. diviene (Bibl. /Enc. It. 11. 14.) debole e fiacca — Educazione fiacca che incitnillisce. lat. ha : debilitatur ac frangitur eloquenza.) Car. Lett. 1. 107. Per l ultima vostra mi poca virtu, poca efficacia. Sagg. del vostro ritorno a Roma voi non avete avuto da me... se non parole, e fiacche. [t.] Prov. Tose. 18. le tavole (de son piu fiacco cauti e piu e di chi dissipa il proprio lavoro*(Jo perde invano, ne dissipa il fruito). — Fiacco procedere. (Mt.) Come conoscero io d — Fiacco discorso , stile , verso , parola. Quest ultimo segnatam. esprime prive di virtu. 4. Detto ha scrivete, che in questa pratica nat. esp. 231. (C) Ma Chi e molle e nel suo lavorare, e fratello fiacche in attrarre, che talora pajono affatto svogliatezza, debolezza, vilta. S. Che di pronunzia. Fir. Disc. Lett. l eloquenza. (// ne campo, Tanto che in pochi di avere a dire occhi con eloq. 423. (M.) Se gli con quel chi rozzo ?