FIDENZ1A 0. [T.l Agg. Da Fidenzio, Camillo Scrofa cavaliere, che stampo le sue rime col nome di Fidenlio Gloltochrysio Ludimagislro. Le son rime gremite di latinismi per canzonare i pedanti. Questo sulla fine del cinquecento ; ma appartiene pur troppo alla davvero lettere della nazione. per cui Vicenza tua ben optime merito. E : Poiche prose il Bocc, e certi verseggiatori dell ottocento anche » hanno, [t.] d esornar la mia testudine. ehi, Fidentio, Ehi Fidentio misello 1 Dur. Duranti, in lode del Barbetta pedante ; 11 fidenziano plettro al collo apposito... E tu, stile pien di celsitudine, dipresso lo Fidenzio..., Con ; e ha di va chiarissima, Degnati Esso Scrofa scriveva : Ehi Ani. Gaidani: Archiludi-magistro si/falle caricature mitologici moderni pedanteggiavano cosi fino e attentissimo Del gran Frinagio udi l aita eccellentia. Un altro : Drizzate tosto, messer Biasio, un ara, Datemi il plettro, portate igne e thure. — ATon (fi suono ma di sensi, i poeti in certe sue Fidentio stupido a jeri. = E la voce Fidenziano, che e in Uden. Nis. Proginn. 3. 152. (Mi.), nel quattrocento taluni storia delle scrivevano Fidenziano a un [T.J Stile, Versi fidenziani. Sost. del verseggiatore ; e del gen.: Cade nel fidenziano. E avv. Scrivono fidenziano.