Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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FINITO

finito
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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



FINITO. [T.J Part. pass, di Finire neut. e alt. E come Agg. Come agg. contrapporsi a Infinito, come agg. e part. a Indefinito. Cominciamo dal primo. {Rosm.) Finito e cio Credi al finito Ben, che una cosa maggiore. Intr. Virt. 15. (C) Che agguaglio puo esser dalla cosa finita a i mod., gli ani. sovente [Camp.] Boa. ri. di cui si puo pensare al fuggire ha gambe di levriere (bonis fugacibus). [t.] Finita natura dell uomo. Dii tempo. [Camp.] Mac. Vit. S. Cat. i. 7. : e discorso. 19. Piu propriam. di conlr. a Indefinito. [Gen.] Gal. Sist. 3. Ne voi ue anni finiti, e va per il mondo sia finito e figurato,- o pure infinito e inde- amaro, l perche tutta la Terminato puo intendersi il primo es. del § 12. 3. [t.] Quindi il senso mater. di Quantita finita; quella che si pensa ; giacche e l indeterminatezza riguardando il principio e la fine d essa quantita come i naturali suoi [t.] Facciamola finita, Per farla presenta principio e seguilo senza fine, e pero mancante del secondo limite rispetto alla prima. [Gen.] Agnes. Inst. anal. 356. A quantita infinita l aggiungere o levare quantita finita e lo slesso Differenziale Pena finita; del Purgatorio. Per opposiz. a che aggiungere o levare nulla. 2. finita, Firenze, Palazzo non finito, soggiorno anal. 522.1 differenziali delle equazioni finite che con le accennate regole del differenziare si trovano. E 1016. Si ridurranno sempre al primo ordine le equazioni finita, s e detto nel e l altra delle variabili finite x y in esse manchi. 4. Altri sensi del conlr. a Indefinito, patire sottint. Quand egli il si trova in condizione di la cui Di tempo, [t.] Finita ord. ha senso buono. Dell Di cosa a che indicanola persona, il numero e il tempo. [t.J Varr. loc. Dial. 1. Parmi che Quid; finito, Ego, Tu, llle. — bella maniera. — Ma d infinito Quis. — Lo spirilo analitico di cui si fan belli quella che non ha fine? l avevano senza 41. (Gh.) Scappava fuora una gramm. (e polrebbesi anche nel log. e nel filos. in gen.) distingueva / Infinitum e l Vl infinitum, / Effinitum e del terzo, purche l 2. (C) Ne pero truovo il determinato ; giacche Finitimi gli parve troppo generico : e i due Ut segnano il passaggio dalla indeterminatezza assoluta la determinazione hanno gradi: e tempo, quando comincia a piovere, questuare u querelare. 9. Cic. ha il comparai. Infinitior aver principio, seguito e fine, e alle prime determinazioni, o dulie se / infinito non ha gradi, li ha il finito, in quanto partecipa dell essere piu o meno. Onde polrebbesi dire anco noi: Piu finito. a. Come part. piu e dell operare e del ne speranza. In questo secondo dove andrebbe finito. 6. quantita fa mai finita. (Quasi fig.) era, la stagione, la finita, [t.] Hor. di guerra. agg. Ambr. Furi. a. 2. se. 7. (Gh.) lo la persi, son quattro altri ha mai provato se cinque quant e da settembre in qua. finita per me. // femm. d azione, d atlo, di stalo. Coli. Ab. [t.] Gli e bell e 33. questa sua vicenda, apparecchiasi di tornare e fis. [Gen.| Gal. M. gli studii. — Finito un a Interrotto o Sospeso. [r.] stanco. (C) Chi tema generico guerra settimana. In questo senso come dice: maggior d un finito. Altri cosi. — Tutto Dal preambolo del discorso no cosa finita. t In altro senso che tiene del § li. Bern. Ori. 3. 7. 42. (C) Cosi anche chi in odio aveva tolto, Odiava a guerra fluita e mortale. In senso anal. a questo §, di cosa Senso o Costrutto finito, contr. [t.[ Prov. immite polizia, ora chiamata Questura, neul., per Morire, e pass., la nuova non pare. 8. Effetti dell azione.^.] Lavoro finito. Quadro. In Indeterminata, Variabile. [Gen.] Agnes. Inst. dell antica non Febbraro corto e non ancora spiegate. E 101. politica e quaestus o questus, per Essere ucciso, [t.] Finito [M.F.] Fag. Rim. u. 315. purganti, (C) Finito questo (quando fatta e finita vale Sono la buja campagna Tremo. 10. questo... maestro riuscissero soverchiamente finite, del dire, col Di e Ciaf. [t.J Finito di stampare (sottint. Ch egli ebbe; o Quando fu). — Finito di [t.] Cic. dice Questione infinita ebbe o ebbero).= Fr. Jac. Tod. 301. (Gh.) Poi. finita di nettare (la casa). Della facessi un po finita finito di stampare, di leggere. Red. Op. 1. menarne o dolore d esito finale torbida, sbalordita, e, per cosi dire, abbozzata e non ben finita di farsi, con l ali Anche masc. E fatto e Non mi risolvo a credere che li alberi, i frutici e l erbe possano produrre animaletti di tal natura, che Lett. 1. (C) Ben non e mezzi di legno, e per ancora in tutto il corpo non ancora non era finito; e, In senso aff. a Compito, Perfetto nel gen. suo. Guilt. sovente si trovino mezzi vivi finito (perfetto). Ma Bene finito fa equivoco col § 1. L uso coni, e Lavorante, Artista finito. (Man.) [t.] Galantuomo finito. — Quasi iron. Birbante, Imbecille finito. (Man.) 12. D opera, quando ha fine: E compimento e la compitezza, e le cure poste per ottenerla (V. anco § 2.) |t.] del pregio puo cadere in difetto. [Fanf.] Dini Mascher. Bufol. infermata, e finita,... fu seppellita, del cavallo era di velluto poco. [t.] In altro senso: di passamani d oro. : piu che vedere in quella Celi. Vit. 3. 14. Con... animali e festoni diligentemente finiti. [t.] Quadro finito in ogni sua parte. Canto, Esecuzione finita. — Baldin. Op. 10. 279. (Gh.) Che l opere di E del fare e secche, stentale, senza verita, e senza e Virg. ebbe finilo di o opera d arte, mercatante, finita la E finito. artista stesso, sull anal. di Accurato, e sim., che hanno forma di part. pass, e non sono. [T.j Memor. Bell. l Ut effinitum, con una piu espressam. come agg. [Camp.] pennello, vero nelle tinte dire, [t.] Farla finita dice Stile finito. Per me l e bell e l opera troppo finita, vedercisi la cura soverchia. 15. il modo avv. [t.] Boj. cosa, [t.] Finito in prigione, in galera, in cattedra. 14. Da Finire, erba vecchia e finita e generale e al comune. Cosi a colpi di lancia. Nei seg. il Mazzola nel maneggio del pop. Egli e finito. Di va a vedere Deifobo, che finiti d animarsi. 11. quand egli venne, davanti a lui, si spasima. = Buon. Tane. vicino a morte. (C) — tu finito? Se tu morto affatto? [Val.| Pkcc. Centil. 47. 83. L imperadrice, (Gh.) Diede pe l capo [t.] Finito in pace (morto). — D. Purg. 3. (C) spacciato, ovvero, Non ci ho Del dire. D. Inf. 3. morte nella grazia di Dio). 15. i Quindi Dell esito di pers. e 3. 6. 20. Che dietro a Daniforte invelenita Lo vuol seguire a sua vita finita. Onde l altro modo avv. Alla finita. V. Finita S. f.,% 2. 16. Per estens. di pers., a modo d agg Finito, di chi e disperato di salute, 5. 2. (C) Se O di chi ha perduto il vigore. [Ner.] C. G. Giud. xv. 84. Paris chi e rifinito, voce piu propriam. denotando ancor del discorso. |t.] estrema angoscia di qualsia gen. [T.J Gli e un uomo finito; Una casa, Un governo finito. Rim. buri. 120. Addio mondo, ora si noi siam Gambone (lo guadagno a e pari. Fior. Cartagine finita, vinta e distrutta. 17. Piu propriam. in questo senso, di cose, [t.] E affare finito puo voler dire Non ci si pensi, Non se ne parli piu; e puo : Non c e riparo piu a Cominciare, [t.] Cominciano la col femm., per eli. E finita, ha uso piu fam., e senso men buono di E finito. Di spettacolo, d accademia, di fini), e fu bella e quand e terminato: Modi finiti del verbo, Quelli cui non ci sia riparo: E finita. — E finita, eli. fam. di disperazione,^ vera o affettata; Non ci e piu rimedio. Anche: E 7. cosa che sia molesta a riditeli. — Non per ispacciata, con senso di disperazione, di diffidenza o di biasimo. — Di qualunque siasi Second allri gramm. Finito Hic, e il finito. Il primo modo anche troncare il discorso : E o al di cosa finita di fare. cadere. finita. — Prendere partilo a detto fra me : E finita. — Il discorso e finito ; ma Ftim. 3. 316. Sicche con a guerra e finito suona sovente disperazione vanto. Vurr. nel senso mosca... tristo. |t.] Di cosa della quale non ci sia da ciarloni. (Fanf.) Sarebbe bene che a mezzo d un opera, finita. — V ho detto in breve quel ch io intendevo: e finita. [t.] Non e art. 2. 5. Abilissimo fu v., ch e un continuare la serie, segnatam. di cose avvenimento, da la cosa piu e finito por(a meglio il senso gen.18. [t.] Per enf. fam. e nel senso di Finita noi. nel §preced., e in gen. cominciare o al principio, puo terminato. In senso di finito. — Altro modo enf. e fam. Bell e finito, un lavoro, un atto, o serie d alti, qualsiasi. Fam. di morto o di disperato, Isaac, 49. affare. Petr. Canz. finito. = finita, [t.] Libro con coteste 35. 1565. 30. Sopra il le due forme insieme, [t.] A quel finiti. — Quindi e agg. proprii funzione, a chi ci va distingue / infinito in quanto spiriti eletti (alle anime Oli la partita va saldata. — Saldatela: io non n ho Ora com ora. (Fanf.) Ora me ne vo, Fon», collo molto argento ed oro Puo essere e lo stile rilievo, e lontane dalla alto dire), Oh ben finiti, oh gia nel che la ricerca Benv. tal cosa della quale cosi Equazione o Forinola Del fem., altro modo fam., propriam., in quanto Finire opponesi locali, finito senza stento. [t.] finire in modo deliberato di Part. D moleste, o noi o ad altri. = Malm. 6. 15. (Man.) Alfin ei si riscalda come un fuoco; Si che non la farebbe mai finita. [Val.] Fag. la non Se ne risolvera voi la posson far finita. = Malm. 10. 38. (Man.) Gli e me (meglio) troncargli qui il ragionamento... Pero gli — A modo avv. andra Ell e hell e finita. e la fo finita, [t.] Anche modo di brusca minaccia. So io come farla finita con cotesti dubitare, o della qual vogliasi da ora in la tu la cosa stessa E fem. Beni. Ori. 55. seccature. —- Il Con ha due sensi: riguarda o la cosa molesta o la pers. limiti; infinita quella che ci finita; anco di concludere una enumerazione, del compendiare il mollo in turchino una coperta, finita intorno Io facevo la cosa finita vale Credevo, Giudicavo che finita fosse, o che fosse disperala. [G.M.] Questo determinazioni speciali e individue al non la venga meno. (C) Il l 20. Sost. segnatam. come contr. a Infinito, [t.] Scienza dei finiti. Nel senso matem. alla casa sua. [t.J Finiti Pronome infinito, senza persona, Quis, non solamente non si possa dire, uri infinito esser maggiore a un altro infinito, ma ue anco ch ei sia Or via, falla finita. finita finita. modo di troncare bruscamente. alla forma o svolgimento matematico, e in quanto alla entita numerica, e, nel primo senso soltanto ; s accorda col Galileo.