FODERO. S. m. Zattera. Voc. d ignota origine.(Gh.) [G.M.] Fa pensare al lat. Fodio, che vale Scavare, Trapassare. Marziale disse : Fodere ense jugulum,Passar la gola colla spada. E col ne i fiumi le zattere, passano le acque dei fiumi. Bellin. Bis. anal. 2. 75. ediz. fior. (Gli.) La parola fodero ella e un nome che significa piu travi di legnami congiunti insieme. Adr. Sallust. Jug. R. (C) Fece foderi di legname abbondevolmente, e tutte cose che in isvariate guerre, Zab. Cast. Ponti, 3. Tutto ad uomo fa bisognante. G. di un palmo, si chiama gabella de foderi di legnami vien per Arno fiorini 50 d oro. Stor. Narb. In luogo di navilii con molti foderi, che sono travate legate insieme per condurle peraqua. G. B. in Vasai: Vii. 2. 28. (Gli.) Una nave rozza a guisa di fodero. Vellor. Frane. Viag. Alem. p. 51. Messer Arrigo... fece venire ad Ignen sopra Trento un fodero di legname che qua (nel Veneto) chiamano zatta, su la quale s usa andar giu per l Adige. [Coni.] Il legname stesso che vien giu per i fiumi in zattera. in acqua od in terra, il legname , che e piu stretto V. 11. 91. 4. La marmaglia; se e tondo rondone, o rondoncello, e si o fodri, che e segato fodero. [Cont.] E per conlraz. Fodro. Pant. Arm. nav. 38. Altri usorono fodero si fendono o stanghetta ; e se latinamente si chiamano rates: questi erano composti di travi congiunti insieme, e sono stati i primi navili che abbiano solcato il mare. 2. [Ner.] Far come i foderi di Val d Arno; Partirsi e non ritornare addietro.