FOLLARE. V. a. (Ar. Mes.) ricevuto, a forza di calciarle per condensare il pelo. (Fanf.) li Greci, con gran potere onis. Algar. 8. 29. (Gh.) Tessere il panno, follarlo, cimarlo, garzarlo, per avventura la sincera lezione.) uva. (Fanf.) Vii. S. Frane, ms. Aldini, p. 26. (Gh.) Maravigliosa cosa e che la vigna fu al tutto guasta e colta l uva, si, che appena gli (le) rimase (rimasero) alcuni ramicioli, e miseli nel tino e follolli. (Lo stampato, invece di ramicioli, ha racimoli: e questa e tignerlo. 2. (Agr.) Pigiare l buttar fuori feltro col bastone a piede pelli, costringendole a ». Term. dei Conc. [Garg.] burro che hanno Premere il l olio o Follare le nudo, arrotolate. 4. |Camp.] i Fig., per Incalzare, Premere, Accalcare gli uni sugli altri, ecc. Fr. Fouler. Guid. Giud. A. 20. Ma lo re Diomedes, che vedea bene Polidama cosi aspramente follare ed abbattere V. nei Diz. lai. Fullo, corse contro di lui.