t FORTUME. V. n. ass. Patir fortuna, nel signif. del cessa, [t.] Bellot. liurip. Odiss. lat. Tralt. Equit. {C) Il governatore della nave dell anime le mena e le conduce, che elle non 89. Quando a fortunar sue sinistra. 2. di mare. fortunando e dissimulando, 12. 18. 8. (C) Cosi Aiw. Cic. n. Oss. Quasi la cilta alla signoria del popolo. 3. t Alt. Per Prosperare, Felicitare, Benedire. Bemb. Lett. (M.) Della quale fortunarvi cotesto onoratissimo ufficio. [Lat. con voi tra me medesimo, ho anco voluto con questi pochi versi, pregando Ciel ratta scendea. ¦4. [Camp.] bastandomi essermene rallegrato Deos (ortunare. Cic. Dii te fortunent.) Chiabr. Son. 33. Lo scettro e i regni fortunar non § 2 di Fortuueggiare. Aureo Pindem. Fortunare il tuo ritorno. jVal.J Crudel. Bim. fortunino a destra ne a belle quel vinto che in questa Cielo a elezione non t Per Tribolare con fortuna t Trasl. GT. V. si riformo dica, non solamente imprese Si sovente dal il parte suole ventare, ora ci fortuno, ma tutti li maestri venti misono lor possa nelle glandi onde marine.