allegrezza. Morg. 1. 10. (Mt.) 1. 79. (M.) Geme il quale intestino retto suol gemere umore; e propriamente dicesi dell acqua che pullula stille a anche di quel romor confuso alla Prov. Tose. 368. Piange dai i. Per simil. Lab. Cr. 1. 8. 3. (C) La nera terra gemera, e rendera cotali risudamenti, e non grandi gronde d acqua. E num. i. Ne per consuetudine vi geme alcun umore. E Gemere, puo essere di dolore goccia dalle tagliature un umore le onde del mare che sterile e arido (l ulivo). Dani. Inf. 13. Come d un stizzo verde, che arso sia Dall un de lati, che mette ogni specie d cigola per vento che va via. E att. Cr. 2. 13. 9. (C) Il quale E non interno senza segno gemer lungo di persona morta. gocciole Narrare, Scrivere con dolore. Pucc. (della e sieri acri, mordaci, pungenti e salsuginosi. 2. Parlandosi di botti, o sim., e lo Stillare leggiero e sottile del vino o altro liquore dalle commessure delle doghe. (Fanf.) [Cont.] E d 9. Delfo anche per I. 113. E quando avranno preso (la pece e il sevo) similitudine quasi come di confezione d unguento, si metta ne crepacci e fessure che gemono, e strettamente vi si calchi. 3. (Tom.) agli scilocchi. Aureo lat. 263. ben gagliarda Difesa che geme digesto scende ov e piu bello Tacer che dire; e quindi poscia geme (esce a gocciole) Sovr il giogo. E att. Dant. alcuni a goccia a si dee D. 2. (C) II quale quando dal caldo, quando da fatica tutta la corporea geme dalla sua vena vergine (cioe, suda). 5. Detto anche del Lagrimare delle viti (Mi.), [Palm.] quando per il movimento del succhio, in primavera, mandan fuori icori, o Uscire a gocciole. rader aggravali da un peso, e la loro Gran magione (o geme) come una vite tagliata. 6. Detto della Luce ch emana dal i torchi, per Stampare scritti Ella massa incitata geme e spira e pura. particolare di quella piccola si, e piangere, Dolersi, Lamentarsi flebilmente. Dani. Inf. 12. (C) Ove la tirannia convien quella stampala. Berlin. Specch. 17. « Italia mia, » st. 3. (Gh.) Or dentro ad una gabbia Fere selvagge e ma 25. Sangue perfetto (lo che sempre il miglior geme. Segner. Mann. Lugl. 2. 2. (C) D una parte questi sono i danni per lui piu considerabili, e d altra parte questi sono quei danni di cui men geme. |t.] Fosc. Il Lett. 1. 435. e Sottilmente versare vicino mar altrui sangue o altro Inf. 26. (C) E dentro dalla lor fiamma si geme L agnato del cavai, che fe la porta... Bell. Man. 56. (Mt.) A che l antiche colpe Tuoni pur geme...? Cas. Son. 36. (M.) Ben ha, Quirino, ond ella plori e gema La patria vostra. 8. [t. I 5. 19. 10. per putrefazione geme muffa. Red. di fuori. Vang. Gemendo nello spirito. — Gemere del cuore. ogni recipiente. Cr. P. Agr. effetto di piacere, GEMERE. V. n. ass. e Tanto che spesso d allegrezza geme. 10. [t.] E della Tortora, e della Colomba, e d altri uccelli gentili. V. Gemire, §2. 11. (Tom.) Tristo suono che dall altro geme, E animali. Vannoz. 1. 7. E perche talor urli, e talor gema (del cane). 12. [Val. 1 E per d acqua, in naturai non gemono i torchi soli. sappi ched il Baver quivi preme, Per servire agli usciti Genovesi, E a Conti a Santa Fior, come qui geme. 13. Gemere, fig., si dice similitudine delle lagrime, e delle che fanno talvolta le cose inanimate, come corteccia,perocche allora gemerebbe, e diventerebbe rompono mura quando gocciolano agli umidori stridono la sua acquoso. Ora sim. Tass. Ger. pass. Pianamente (M.) Il [t.] Geme sotto sotto l incarco Dell alte navi e e de piu lievi pini. Salvin. Odiss. r.] spiaggia, i legnami che femmina). pie gemeva intorno D uomini trescanti. [t.J Gemere del ruscello. — L aura che geme. H. [i ] Far gemere sole. Magai. Lett. 2. (Mt.) proprii, modo di cel. E vasello Centil. 73. 82. E Gemere sotto i torchi una produzione letteraria o scientifica vale Venir che gema. Peti: nella canz. (Gh.) Tolgami... il Cielo che in cio io vi risponda pur una sillaba per le rime,... contentandomi su questo 7. Per Pianamente lagrimare mansuete gregge S annidan si, sperma)... al presente sotto i torchi lucchesi.