GLI. Pronome usato come terso tal cagione. lo. [Val.] Per tanto vale quanto A lui. Puo anche affiggersi al verbo. Bocc. Nov. 3 3. (C) Per alcuno accidente sopravvenutogli, bisognandogli una buona quantita di danari..., d. 3. e. 4. (Mt.) ricco Giudeo. E nov. 79. intrarotta la dolcezza della loro non dover poter essere che essi dovessero cosi lietamente vivere nella lor poverta. G. V. 6. 18. 5. (M.) 1 Dio. 9. E volonta della Reina, ma che 1 Soldano gli avea renduto. 2. Talora e quarto caso nel num. del piu, e masculino, e vale lo stesso che Quegli o Loro. Ora piu coni. Li. Bocc. Introd. 9. (C) Essendo gli stracci di un povero uomo, da tale infermita morto, fategli luogo, lasciateglinii appressare, ch avvenendosi ad essi due porci, e quegli, secondo il lor costume, prima molto col n. 10. [il.) Se io denti si gli resistettero. la dentro la tua anima terra. E nov. 17. 2. Trovarono chi, per vaghezza di cosi ampia credila, gli uccise. £81. 17. 12. 757. L asta gli tolse 7. (Mt.) Bocc. Nov. 45. gli venia piu sempre so) rispettan gli anni, E aveva presigli, che male aveva fatto. 3. Talora pero si trova posto per terza caso del genere masculino, nel num. del piu, come usa il volgo, ma e primieramente questi tuoi similmente e fuori della comune regola. 76. 4. (C) 1 Lombardi, venirgli convenia un gentiluomo di e sbarre nella ruga della terra, ritegnendo e combattendo coi fiamminghi, presigli, e scossiglisi alle gli invito. E g. 3. per queste due terre non si mossono, benche grave gli fosse cuore di dare limosina a 9. 62. 2. Altri sono, (M.) E pettinati credulo modo lor volontarie coprire, acciocche non gli manchi il parto per tutto l anno. E 9. 63. 5. [t.] D. 1. da dover esser caro ad Perche 1 veder d innanzi era lor (M.) E dopo molteparole lo buoni spirti, cheson stati attivi, Perche onore e fama gli succeda. — Bocc. Vi*. 3. (C) Lieti gli fo nel mondo, e crini, co liberta) Secondo che l affetto promette A quei che senton la sua face ardente. Liv. volgar. del buon sec. V. il. p. 310. (Vian.) E pero ch elli erano adirati, perche li consoli aveano loro 3. Gli entro nel capo, ira, la quale tanto gli abbellava, li consoli loro parlaro tantosto. F. Vili. I. 11. cap. 101. Col tiranno avea tenuto trattato che deturpano.) S. Altro idiotismo che, ed egli li alasse con dargli delle terre loro. Makiao. Ilitralt. frane. Conferiscano il benefizio a chi di loro gli pare, [r] Galil. Di«/. 302. = Bini. ani. Faz. che avuta avea nel petto, Gli anello, gli si fece sposare. alt. [/// . — bep. t Si distacco alcuna p. 400. Sentendosi vili e non intendo di piu comportargliene, quieta la coscienza. i. Talora si usa da alcuni per terzo caso del meno, nel genere femminino; il che altresi Quella gioja gli do, 8. Tobia torno a casa sua Si ricordo lei dovere avere una margine a guisa d una crocetta sopra l orecchia sinistra, stata d una nascenza che fatta gli avea poco davanti a questo accidente tagliare. (Cosi si legge nel testo del Mannelli, ed anche nelle migliori stampe.) M. V. 2. sedere insieme (queste benedette sirocchie), certamente siccome gli Frieri del combatteron casa gli Anziani. Modo forza di malie o fatture che gli erano state fatte. Gr. S. Gir. 16. Vedrai M. V. morti caddero mio senno, tanta fu la tale limosina, e dagli del pane, [t.] Galileo, Leti. Restando a V, S. 1. obbligassimo del favore, la per Gliela e Gliele. Vit. le gli uncini prestoili Con che ricever la grazia e meritoro (meritorio alla regolalo. G. V. ch Amor gli e aperto (l anima vi coopera). — Altri puo intendere Gli per Vi, Ivi; ma sarebbe forzalo e inelegante. = Filic. Rim. p. 663. (Mi.) Cosi la mia, benche selvaggia e oscura, Musa (il perche non dicendo a quel romito, ch 14. (C) e fulli restituito e fe gli giura. [T-l Prov. Tose. 50. Chi bella donna vuol parti. Tes. Br. (Ut.) Allo gli convien dolere. (Gli artifizi costano e i Pisani fossono suoi accomandati, segnalam. nel ling. 104. recisa risposta... se gli divelle terzo caso plur. femm. Vii. S. M. Madd. 25. (M.) Pongonsi a 24. Che cio non era e domandarono a Lazzero, se lo maestro verra stasera ad albergare con loro; e Lazzero gli rispose. fi. 14. t Dopo le voci Cavale. Med. cuor. 208. (M.) Al quale, pregando Dio che comodo. Pucc. Cenili. 32. 90. carne), Dio gii rispose:... Bocc. g. 3. n. 7. Questo fatto , loro e le lor donne a dover desinare la seguente mattina con Aldobradino guance..., 3. 12. 1 Fiorenlini N. 6. (Mi.) Al re di Francia, per una nascenza Ubert. fam. puo tornare comodo. gli era rimasa uita fistola. Vit. SS. Pad. 2, 118. tolto. E 3. 6. Dei imperadore, raccomandandoglisi a lui, si parere, la pelle del viso mperadore gli fue manifestato avvenuto per corrotta intenzione o tempio il dovevano uccidere. 7. Decam. 73. [Cam] Giusti, Prov. lulvolla in Li, e la parola frapposta. Fir. Asili. 183. che gli (montoni) lasciano a di dire poco miei vezzi verginali e colle mie collane te gli tutti adornero. Ar. Fur. 5. 19. Anzi qiunt io pregava piu per t E filile per Gliele. Prego gli ambasciadori, che d impetrargli), Ella, biasuiaudol sempre e dispregiando, Pad. 2. 146. (M.) Mando inimicando. 8. t Trovasi Gli la ringrazio, e reverente gli bacio S. Frane. 135. (Ut.) Si puose nel l oltraggio de Pisani. Cr. chiunque gli la dimandasse per l amore di Saracini ripresero Jerusalemme, e quasi lui, E 3. [M.) Essa allora levatasi Con (C) Pecor. q. 10. nel e dieglile. ve gli fanno. F(7oc. /. alle particelle Mi, Ti, Ci, Vi. Bocc. ma mitigandolo se gli dicesse 7. Lane. Eneid. a sedere in sul letto davanti ad una tavoletta , dove Nostro Signore e effigiato, postogli in alle questa terra, che ha Cas. Ti E volendomegli a pie in riverenza avendo, ne nostri bisogni gli ci raccomandiamo, sicurissimi d essere uditi. Passar, gli venne a memoria un Egli diceva, gitlali nella via pubblica, e egli e l amico mio. Bocc. g. S. che y. 2. u. 7. avessi letizia che io senti , io gli ti presterei. ti. Talora si pospone alle particelle Me, Te, Se, Ce, Ne, Ve. Bocc. g. 3. h. 3. (M.) lo per me birboni, il nastro non gli anzi ne gli ho io bene sofferte troppe. Lab. [Mt.) Ed avendomi lo spirito detto me esser libero, e potere di me fare a in povera..., e pero dagli questi denari, sallo Iddio che grifo, e poi co Lui gittare, esso ed il sonno ad un ora si dipartirono. Bocc. g. 7. n. 1. (M.) Tu se dirittamente famiglio 20. E indietro e Toscani che io te gli averei ma puo Egano : io ne gli parlero. E g. 8. ». 10. Se io avessi saputo dove mandargli, abbi per certo facendo serragli preposizioni. Non coni.; mandati. Nov. ani. 96. Uno mercatante, che recava berrette, se gli bagnarono. Bocc. Leti. Pr. SS. Apost. (Mt.) Le forze della buona fortuna sono tante e tali, che non solamente nelle fatiche sostengono i mortali, ma ad esse volontariamente sottentrare 10. Si antepone d impetrar mercede (cioe, studiava l adirata risponsione del padre non portassero dal suo figliuolo, g. 2. n. gli studiava che nella sua presenza venisse. 12. [Val.] Si unisce anco mano un n. 1. (Mi.) nome tornare gliele togliesse (lo stimolo della Incontragli venuto a caso del num. delmeno, e Degli. Pucc. Cenili. 88. 95. [Val.] tutto 1 paese per usitalissimo da Toscani. Alle volte e posto soverchio. accentate de verbi si cambio volta dal suo verbo con Lsi raddoppio. Stor. Tob. p. da dosso. Vii. SS. Se piu d un l idolatra ogni sua cosa. Ar. Fur. 13. 42. L arbor medesimo mani. D. 3. 29. Che pel mento Orlando ivi attaccolli.