IL. Pronome di maschio nel quarto caso del numero del + Si trova significare il quarto caso masnade del conte a piede scrivere non ve 1 noi Il che come voi il faciavate, voi il vi sapete. E nov. 36. 11. Assai volte in vano il chiamo. E nov. 27. nel tempo avvenire. Che desiava fanno (le elemosine), vedessero a cui le fanno, o il conoscessero, piuttosto o a se il guarderiano forse, a taluni porrebbe strano il getteriano. 2. Non e gia che II Da quel volto piu bel guai, E non vedea persona tragger ogni parte (lo consento, lo credo a Si prepone alle particelle Mi, Ti, 65. 4. Donna, dacche Dio modo meno usit. oggidi, [t.] D. 3. 24. Non altri il ti giura (altri non te lo giura). —-¦ Bocc. Nov. 41. 4. (C) S avvenne, siccome la sua fortuna il vi guido, in un pratello. E nov. 66. 10. Come cenato ebbero, fattoi montare a cavallo, aYvtMYLfc (ue lo), e non diletto. 67. fatto bene, si 24.). 7. Egano : io il Giovanni. Pass. 56. Chi sara 40. Ne essere a conveniva a chiarezza ripigliare col ne 1£ (M.) I sentia d il mi puoi. Nov. ant. Si, Ci, Ne, Vi : avveniva, costui in grandissima grazia l ci togliamo, [t.] D. 2. 12. Necessita 1 v induce fife meni). E nov. E 1. 25. Che io che I trassono a casa Messer ti che il facesse. 3. me stesso). i. Posposto al Si e notabile nella Vii. fosse il suo, si il quale (vestimento) egli... mi credea fare (e non (M.) Il gitto addosso (cioe, il si, ecc.). 8. [t.] Levata la vocale per la elisione, (di lei), 12. 33. Servo D. 3. 2i. Che la mia fantasia.noi mi ridice. .1/a meglio scrivere no 1. Senoiiche o dinanzi ad altrettanti porci neutrale. 97. 22. Quello che diss io ? : e pure toglierebbesi l equivoco di velo. D. I. 30. E nov. 99. 9. Alla Me tuttavia, e no l credendo che S. Gir. 12. mi credeva di farlo). E 26. altri vivi. 1 0. t il vuol sia invidii, tolga a me medesimo il bene). 6. Si pospone comunem. alle particelle Me, Te, Se, Ce, Ne, Ve, componendo le parole Mei, Tel, Sei, Cel, Nel, Ve!. Bocc. Nov. 15. 15. (C) Questa ebbro (cosi ha il testo una povera femmina. E nov. 22. 4. Il che, quando te lo dichiareranno (D. 2. sei riputava. E nov. 82. 4. Avvenne che... sei fece venire. E nov. Bocc. Nov. 20. 16. (6) vorremo fare a te, tu tei vedrai 20. Se coloro che le scusarmi, e scusava sua donna... nel mando a Pavia. Pass. ne negare di tutti i ora cortese di cio, che Proverbii di Salomone, [t.] Cosi facevano dicerolti (D. 1. 3.) per te lo dicero o diro ; e con eli. ancora piu forte dichiarerai 68.20. (C) E se voi 13. La donna rispose ad [t.] Suffisso al verbo e contratto. D. 1. 29. E udii (lo udii) nominar Ceri Del Bello. (Ovvero: Udii 1.) E 2. e non piu tosto corra Per Quello. M. V. 1. 53. (M.) Le del genere, che possiamo chiamar ed a cavallo, che il di avieno la guardia, temendo di questa novita, vidi, appena il mi consento diro. E nov. 77. il peccatore quantunque grande, che fugga da Dio, 3. Guardai ! fiso. 8. al benigno e misericordioso Signore e dolcissimo Padre 9. meno ; e puo ancora talora usato in senso di Gli, A lui. Bocc. Nov. ti pi. per ci ha il badando piu all idea che egli e ancora mezzo mattina mei fe sapere del Mannelli, e l ediz. del Salv.). [t.1 Talora vale Cio. Dant. Inf. valga A lui, ma 11 por mente porrete ben mente nel viso, alla forma gramm., ponesi col quarto caso, come Avvertire il e al, e Provvedere e Io stesso no l quant Trovasi negli antichi usato per El. Guitt. Lett. 5. 21. (M.) Guitton, vero devotissimo fedel vostro, di quanto il vale, e puo, umilmente se medesimo raccomanda Da quel volto il piu seg. a Quel lo s incorpora ad altra parola. e lei forzoso (cioe, sia forzoso quant egli vuole). 11. Lett. m invidi (non me succede un II, che Non e qui gallicismo, perche, dell art. Ar. Son. tilt. 23. a voi. E [t.] Nel bel di tutti i volti. ha piu del pron. che me chiami... chiaramente cel dimostra pronome, e cosi rincalzare. E a dire, io non desidero, 18. E ch egli ci volti, non avrebbe quel senso efficace che intendcsi qui.