Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



ALTRO. S. m. Altra cosa. D. modo a volta, ecc. Colui l altro ch io t ho dimostrato..., Cosa non fu dalli tu occlii scorta Notabile. Petr. Canz. 8. 6. Glie mi conforte ad altro (M.) Tra gli speciali e Bocc. Nov. 1.1. Io sono sottintesa: Non c e altro qui, ed avendo, tra l altro, a fare con Borgognoni, uomini pieni d inganni. [M.F.] Piucom. Tra l altre (sottint. Cose, Difficolta).[t.] D. 3. 21. // secondo scrisse a Pontremoli al vecchio, veramente probo. Giorn. Ardi. St. 1858. 212. Di soldati che fra Girolamo m abbi raccomandati che si soldassino, cavarlo di possessione in quel se non d uno da Ferrara, del quale non si fece poi altro. = Firenz. equivale al Numquid amplius? de ne altra, o vero Ecco l es. In mano d vi era alcuno che se la mangiasse; ne avendo ritrovato per le punture, Ch erano fu altro (cioe: per quella sera non avvenne altra cosa). [Val.] Cellin. Vit. 2. 159. fuggire i quali e appunto il dico : non mi ricordare, modo che vi era furono che videro e altro e meno di Tutt Cam.j Cecch. Assiuoli, il. Rin. Essendomi dodici. 11. Altro che, Sentite quest altra! Di cosa Pred. 6. p. 64. (Gh.) nella altra, e sim. Formole del tien egli (Dio) a fianchi. Quanti sono fulmini nelle nuvole, e quante fiere ne boschi, quanti veleni nell erbe..., tutte son armi con le quali egli puo fiaccare la nostra alterezza. [t.] A modo di Neutr..Malattie, Seccature, e altro. [t.] Ho altro per il capo ! (Ben altra cosa). 2. [t.] ch esser solca negli anni altro Tose. 256. Altro e far di quello. 9. appunto questo. [t.] Passav. Specch. Penit. 0. Non e altro, bella, Sentite concetti, Che novita che trapassare la legge di diversita, ma quasi contrarieta. 52. suoi comandamenti. 3. [e] modo abbrevialo, quasi dicesse All chiarissima e per ritirarmi del parlare. E 1. 122. 131. e buona cosa 19. (M.) Fatto v avete che richiede certi incomodi e sacrifizi, per Quando a me venisse bene da taluni cercata la liberta. 4. [t.] 305. Isab. E io gli o Tratt. iron., che dice grande differenza. C e gente che si piglierebbe l impegno di farla finita col cristianesimo, e di altri ha sette croste. Ivi: per baloccare la povera gente. Non c e altro che se n ha da tutto giu il cristianesimo. 5. [t.] Non c e altro, sollint. divario, o sim. Anche il vizio ha i suoi all idolatre, Se non citelli Stiav. 5. 2. (M.) Una e altro che nessuno gliene sa grado, ne egli genti vi trassero smemorate credendo che che. La liberta E 1. e piu di cosi; e gente che per Dio dimanda, modo Non e altro che e anche greco. Plat. compisca; Tutt altro e ellissi (M.) Anselmo che non e Non e altro (M.) Niuna cosa e mia Sansov. Conc. Polii. Il altro che d assilli. 13. senza averne esperienza, non e altro se non un uomo ben cieco, che voglia guidare un altro che vegga ben lume. 7. Altro contrapp. ad Altro, [t.] sim. Piu enfatico di Non non si sentono al vivo 112. Altro e Oh questa e l altra! ivi: Altro e tendere, altro e pigliare. non piacevole. [t.] [t.] Ad altro, Tose. 71. Uno ordisce la altro e fare. Passiamo ad altro; quando si va da nno ad altro soggetto o e vale: E nojosa, il primo la stranezza ellitticamente, per Tenere diversa opinione. Dani. Convit. iv. 6. Altri filosofi entrato, saria ben fatto, e altro che costoro ; Tutfaltra cosa. Menz. Op. t. e principe uno filosofo, che fu chiamato Epicuro. 10. Caland. 3. 5. Non dice o 8. volli cercar tela, e l altro la tesse. (Che la tela ordisce un, l altro la tesse. Berni.) E 71. Uno leva la lepre e un altro la piglia. E ivi. Uno semina e un altro raccoglie. It.1 Diventare un altro (Non esser piu quello). [t. Prov. Tose. 337. Non pianse mai uno che non ridesse l altro. E ivi: Non e mai mal per nno che non sia ben per un altro. E 71. Uno custode) tutto, E cuojo d altri si fanno noci. (Altri ha il merito, altri il premio.) [M.F.j Prov. Una mano lava l altra, e tutt e due lavano il viso sieno confusi tutti coloro ch Con altri numeri. Ha avuto cinque franchi; e ne vuole altri riuscita a mercanzia vantaggiata, non talora per Cosa diversa da cio che. S. Bernard. Cosa altrimenti superiore a quella egli non si scandaleggi se ti vedra mangiare altro che non mangi egli. Alam. Cultiv. 3. 96. fa le veci di Alcun Si vien cangiando oggi si direbbe Col visto. La volubil natura), che si face Altro Nel definire.o dichiarare cosa dicesi: addietro. e del proprio muore. (I per Boba ripetuto, riferiscesi a piu. [t.] Acciocch di cui si fa paragone. Pule. Luig. Morg. 6. 12. (Gh.) Venne la cena, e fuvvi altro che ghiande,... Poi che cenato fu, Ile Colpo, e sim., All altra d idee o di modi. 44. Avea (Morgante nel dosso migliai di zampilli, Che gcltan sangue giu persona, per quella sera non state d voler favellare di grandi cose a cosa ch questa voce Altro, uno par e altro Dio d oro e d argento: E che i vergoni, le ragnuole, e e piu gravi che uno, e voi l altro e bestiale, io morissi. Dep. Decam. 127. Occor. negazione. 11. E : 2. 32. Subito postomelo per e di questi fu primo 3. p. 312. (Gh.) Le mando alcune poche ottave del poema, ma con patto che non fosse altro. [Val.] Cellin. Vit. che si leggano agli amici, me ne contento; ma che girino a spasso, e dell Quello e quest tornino altr altro che vergini. E ass. Altr altro. Come a dire ben altro. Cecch. la virtu ma poi resto con le efficacia: Eh c e : non c stiava eh, Filippo? e per che farne? FU.... si parla, o tutti. Prov. fece altro, Non ne fu : altr altro. Una giovane bella... si toglie peraltro. 13. E per Cosa di piu importanza. Boce. Nov. 80. 8. (C) Temendo non fosse altro, Ambrogio, e questa? e sim. era se n ando la. Dep. Decam. che a trar guai, [t.] proprii significati di abbia o ; non c che sia, Cosa che porti pregio, straordinaria e altri. E ogn allro e altro; Differenza che sia presa nel Novellino. Nov. Ant. 94. 5. Le a Acciocche se altro avvenisse che vadano nelle altrui mani Altr altro e Altro altro, a viso, a braccia, senza appoggiarlo o altro, feci quanto premesso avevo. 16. Indi quel modo frequentissimo appresso di noi: Se Dio facesse altro di me, interrogativo Op. 3. 267. (Gh.) quanta: Se ragion manco adorno. Tace. Par. (M.) Fuggendo di farci cattivo le genti e l arme, io morissi, direni piu volentieri: pugno, che all altra l me. 17. star sempre sensi dell Alias ora in ora che; modo la cui ragione [t.] Ne volete delle altre? di e Alius quis : onde, siccome da Aliquis unus venne Alcuno, e siccome l it. Altro redo tutti i in guai. 20. [t.] Alter lai., cosi avviene che Altro tenga le veci (/ Alcuno. Bocc. Nov. del Porco. se stesso. [t.] Ma talvolta non vi piacesse, voi non v abbiate a rammaricar di me. 18. Altro che fischio vuol la che rimane. D. 2. 5. (C) Tu te M. Belfradello. I). 3. li. eterno, Per una lagrimetta che da altri dette nel male qualcosa sempre di dell altro di una cosa, cioe 1. Sopra gli omeri avea sol due grandi ali Di color mille, e tutto l altro ignudo. Stor. S. Eug. 374. altro e da voi sacrifizi, : (Bisogna fare a giovarsi). [t.] adorano gl idoli ; e l altro che udisti. Cron. Strin. 125. E miei nemmeno gli altri. [t.] Prov. bene. Ben altro vuole d palco di sopra ebbero una cucinuzza: tutto l altro (il resto del palagio) abitavano i figliuoli del ne tutte avean di fiamma viva, Le facce porti di costui l (Gh.) E l ali d oro, non altro. Per questa non ha a non essere piu piu brutto (d altra persona 14. p. 3. Certo, siccome bisogno. 27. J. None altro, [r.] Modo cosa sia. E d uomo, che di poter porre questo modo Tutt dolori altrui promettere, altro e a persona, [t.] D. 3. 22. Che quantunque la Chiesa guarda (tutte le ricchezze di cui la Chiesa e fa le voci, e anche valere Non piu di Non di parente, un modo 21. Un Fr. Guitt. Lelt. piu laida, alla quale donare quel de poveri sia cosa piu sozza). = Ar. Fur: 43. xXyiv 6. Non vede altro da cui Possa saper di e che membra e fazione nel 57. fT.l il Se direm d altri, altri dira di noi. [t.] Prov. Tose. 247. Chi non rispetta se, non rispetta fratelli ebbero in questo palagio Tose. 63. Chi disse star con altri (estrani) disse [t.] Talvolta E d non voglio, perche non mi altro, per dire Molti di coloro ai cui Per fare Modo fam. di sopraggiungere cosa e bigio, taglia quest altro, e bigio. E son tutti a ne d altro e altro che. Modo quasi Cose. 140. (Gh.) Ar. Far. 9. 68. Ove piu spesse Vide annunzio, per non dire, Se abbasso l asta, Ed uno in quella e poscia un altro messe, E un altro e un altro. 22. Accompagnalo con Alcuno, chiegga perdonanza a Uguccione. 2 sim. 25, [t.J Nel seg. es. sta meglio la forma del pi. Non so a chi altri ricorrere (perche lo stesso Chi, se non grammaticalm., loi/knm. ha senso pi.). [T.| D altri, invece di Altrui. Parlando, usasi dalla moglie per vedere se altri, invece che In mano Tutt altro che. Lo stesso i luoghi cade tutto ne orate cento? |t.| piu schietto. Zelante piu per i difetti degli altri che per i proprii. Fam. direbbesi Anziche per i difettialtrui. Cosi Per bocca d altri e piu naturale che Per bocca altrui. Amm. Ant. 411. che ; al preced. [t.] o d altro, la quale o perdere. [t.] Prov. Tose. togliere si puo 90. Del della una altro ha le le correggie larghe. {Della roba d altri si spende senza risparmio.) E 91. Del altra; oppure Oh lo quest fede 12. Altro che, fallita,... 19. Bif erilo mantenere. E dai piu. Ma ce chi agonizza di male non suo.) E 92. Si balla bene sulle sale degli fuor del suo pensiere... E degli metter su intanto altra fede Il pane degli altri e troppo salato. E 249. Chi non ha del suo, patisce carestia di quel d altri. 24. Col non altro. Forma con cui si disapprova la supplica, che tal (che altro, o piu com. All 54. [t.] Numerazione denota piuttosto la si puote ma torno col non altro la supplica. 28. [t.] Quasi esci, per disapprovare o richiedere meglio. [t.] Prov. Tose. 159. Per II resto, Quel pecora {chiede buon pascolo, erba fresca). 2fi. [t.J Non far altro che brontolare, e Prov. se non, modo sim. parie e l altro tanto bianco, ora che. [t.] Altro, eli. Per altro. E assol. Non altro. Non scrivo, Non dico, Non fa voi (di voi) non rimaso Altro, di cosa che sia l ultima delta o fatta. Non lievito. Serv. Oh oh, messerno altro. Puo l forma di attenuare. Il cosi. [t.] Altro, eli. Bibie. [t.] E di pers. Prov. altro? —¦ Che di nuovo lo preghera. — Altro? — Che volendo servirti, verra a dirtelo subito. 28. Altro, ass. e a modo d che tanto e a dire Se Lat. Cecch. Ass. 5. 8. (il/.) M. Ambrogio Che nulla neve a quel geloso, ha a levar via il Giannella,... Gior. Altro? Giu. Che Qualcuno, [t.] Mmw altro, e [t.] chi la enfatico. Briccone, che non e un bel traffico, e all o, per enfasi, Ogni tutt altro, invece di Tutt altro, Ogni altra cosa. Lor. Med. Selv. d Am. st. 29. (Gh.) Ne posson le celesti pure menti Altro mirar, ch 168. Il pane cosi pare totale; modo di 67. 11 popolo per tristo ogni tutt altro intende che mesto e malinconico. 51. [t.] Ben credettono non ne saria altro. altro; e sebbene il senso della particella indichi cosa buona, dicesi del contrario altresi non solo per eufemismo , ma perche la mente considera anco o fatte i faro una piccola cameruzza, e nel ordinario un costrutto che lo eartv &ux S.XXO ti 136. che sta da se, o come risposta, o come esclamazione, e dice non solo Dio, e disubbidire a altrui. Ma non in lutti che Ogn altra cosa che. Car. Daf. rag. 3. p. 96. (Gh.) d altri l Dunque non se ne fa seco i lacciuoli, la pania, (Mt.) Udimmo che dissono (dissero) tutt altro che faceva mesliero. E rag. i.p. 170. 55. |A. Con.] All cos i vuole Cetch. Prov. altra; nel senso di Ci manco poco, ed e Modo fam. per indicare cosa altro momento o Punto o Caradoro In questo 1. 14. (C) Tra tutto tento dispiacevole o del burlesco. Ce Ogni altro, altro vi riesciva, ben altro, Egli e con mani vuote. — E gli tiro un tal se Dio facesse altro di uccide. 62. (M.) Ond Emilio ne di cose 1 mi toglie; Ma che vogliasi tacciare di tediosa, falsa o come che sia inconveniente. Disse questo e quell altro ; Questo e quest altro. Chi ad altro pensa Chiamar precisione per l [Camp.| Credere altro, dir comincio loro. E 7. 55. [M.F.J Non fare altro altro governo. Petr. cap. intanto provarsi a buttar di altrimenti. Fag. Comm. uomo guarisce, d uccellatore, porto altro (non si fa piu questa giostra). 5fi. [t.] Eccone un altra, o sim.; di cosa E 130. Altro e dire, altro. = Segner. singolare, o che tale si voglia far credere. e Altro che una spada pi. [t.] Prov. Tose. 172. pane, il Taglia quello, E per Differenza. D. 1. del di fare altro! 50. n e un altra. 58. Oh questa e l mal E per dar maggior corse subito in camera per etimol. di Aliquis, che acciajo discorso fam. equivalenti a Oh questa e peccare, come dice santo cosi al bujo levatasi, altra! di questa non bisogna un ou autre, obien d une autre. Fag. Com. 1. 72. (Gh.) Non vo monache, non vo monache. correre, altro e arrivare. E E . 73. Che dote! oh quest e l com Frane. En voici d Non farla piu, Non farla Non e altro dice Non Non c termine arriva. altro, avro a parlare? Ans. Certo: