ARSICCIO. Agg. sinc. visi negri, arsicci e arsicciate. Pule. Morg. 4. 53. 2. E consolano scritto sopra 1 sasso: Qui e seppellito Pompeo. Dant. Purg. 9. Era il secondo, tinto piu che perso, D una petrina ruvidae arsiccia. [t.J Chiabr. Iiim. 2. 312. (Piantero) la vite su gli arsicci monti. 2. Per Calore collo spesso agitar d Inf. 14. (. ") Or mi vien dietro, e guarda che non metti Ancor li piedi nella rena arsiccia. 3. Per Caldo, Fervente. [Val.] Forlig. Ricciard. 8. 13. Divelle e trincia Gli alberi, e miete alla stagione arsiccia Le nostre biade. = Salviti. sanno come uscir da quell impiccio ; E gia fuma Accinto. E con uno stizzo 27. Mentre il cupido amante arsiccio Collo, Arsiccialo dal fuoco. nostri camcrlinghi tredici candele..., ovvero arsiccio Tcnea ver la finestra labbra dall arsiccia sete Vengonsi ad arsicciare. 3. E per arsicci e bruni Dal sol, 7. arsiccio fu l alma dell a core fig. Salvili. Nicand. L odore che mandano le cose [Val.] Abbronzato dal sole. Ner. Sammin. 10. 36. Di dugento villani Fortemente innamorato. [Sav.] Corsin. Torr. fe Duce Zermateo Bracali. Gozz. Nov. 1. 93. Vedendo que1 di Arsicciato. Petr. Uom. ili. la salvia arsiccia, Qual piagato tutti strologhi. 7. [Val.] Arrosolato, Arrostito. Fag. Rim. 3.114. Trafitto il tordo fra dal sole... credono che sieno amator venga in paese, E per servo abbia un rocchio di Parlando di 6. 82. AUlilli i Paladini quasi increspata per arsura. Menz. Sat. 5. Or salciccia. 8. [Val.] Dello arsiccia A farmi il dotto, ch io l ho per alle faccende Di battitura nell sappia far salciccia. 9. venga pur con quella barba piu nuova, ma che sia slata olire volte accesa, ed in parte consunta. Cap. Impr. 8. (C) S accendino pe Dant. ali. 4. E torchietti arsicci o nuovi. (Piu com. Arsi.) 10. Saper d arsiccio, dicesi dell asciutte i lumi alzati. 6. cotti (C) E Oppiati. Cac. (Gli.) Disse liinaldo : se c e 1 pane e 1 vino, Ch aspetliam noi, Dodon? qui sa d arsiccio. [Val.] Forlig. Ricciard. candele vale Non della barba, Non Nicand. {Mt.) Quando si bravo, Che degli zeri arsiccia state, il palazzo, e sa d arsiccio. Gozz. Nov. 1. 130. Dice la donna, qui sa d arsiccio... ed eccoli da mezza manica verso alla spalla, che ardeva com esca.