CENSURA. [T.] S. f. Dignita e Ufizio di censore. Aureo Sciogliere dalle ..7. In Liv. Essendo consoli... fu il principio della censura. [Val.] E di lui: Dopo la sua Fior. Disc. 1. 5. vollero (t plebei) la censura, il piglio maggior pena di quella gradi dell imperio della citta. .•= Ross. Svet. Vit. 2. 210. (Mara.) Amministro il magistrato della censura, [t.] censura o indica solamente il gastiga chi polizia. — Leggi, Norme di riprensioni alla spicciolata, o riprende il non buono, Segr. censura, Cic. 2. Della censura di scritti, drammi, stampe da divulgare. JT.) Istituirla, Abolirla. — Allargarne gli arbitrii, Restringerli. — In arte bella, e di scientifica, Ministro di censura e di l uffizio. [i.J Nella censura, censura. [t.] Censura politica, militare.— Innanzi morali hanno nel loro seno per due o tre censure. — Censura teatrale , de giornali, delle opere d arte. 5. Lo stesso Uffizio, quasi personificato, [t.] Presentare alla Censura. = La Censura permette, rigetta, proibisce. 4. Il Luogo dell uffizio, [t.] Vo, Sono stato, alla Censura. comprende d ordinario quanto concerne Deucalione lo scritto doveva passare una censura speciale, per prevenire gli abusi, o a tempo ripararli, e sottomettono chi lo merita a un voto di censura. G. In senso eccles., Giudizio dell autorita competente, il quale disapprova, piu omeno, uomo o atto, libro o dottrina censura. Del Tempo che durava e anco la parte d Censura ecclesiastica. Se.gnatam. Scomunica o Interdetto, o Sospensione da ministero, di Durante la... Sotto la... nelle censure ecclesiastiche. [Val.] Belc. Prat. Spir. 224. = Gm cc. Stor. 18. 81. (C soglio prendere allora quando da censure incorse i Colonnesi. [t.] lat. Nella storia rom. [t.] senso mor. o immor. Riprensione Fare una, o piu censure, proposizione o d azione che offende, o si crede o si vuole che offenda, una verita o una legge. Riguarda dunque il male e il falso ; uomini, atti, parole, altri che io mi 314. (C) E questa quasi censura colse nel vivo Sarioleno. [t.] Veli. De vivi, siccome l ammirazione eccedente, cosi la censura e difficile. 8. Di cose intelL, ma riguardate, o che la polvere nell altrui vita un assidua 3. (Man.) La vostra*censura sopra la canzone del Caro... In senso buono, [t.] Geli. di cose mater. [t.] Far e degli scritti d alcuno. = Red. Lett. 1. 137. (C) Delle giuste censure io non me ne pretore, e tutti gli scritti. Tac. Dav. Stor. 4. Assolvesse il Pontefice dalle miei servitori veggo scamatare i miei vestiti per cavarne dovrebbersi riguardare, nell aspetto mor. n e colpevole, [t.] Tertull. censura de quali la mia Musa e superba. [t.] Anche d opera musicale o degli usi not. [t.] La era il si puo far la censura. Siccome censori ha VAccademia della Crusca, puo averne una di scienze filosofiche e naturali. 9. Per estens. anche Fare la censura dell ingegno la censura degli abbigliamenti d una signora, del sarto, del cuoco. 10. Idee e Modi com. a parecchi d altra Austria un medesimo Esercitare la o proposizione, e buono e il non buono, piu o 1. 375. [Cors.] o lo gastiga : ma sempre, o quasi sempre, e palese. Gioven. Censura risparmia i corvi, e batte le colombe. [Cors.] Bart. Vit. Caraf. 2. 10. Ciascuna sua operazione piu breve metteva a censura, e cercava in essa queste due cose. (T.J Censura moderata, passionata. — Meritare censura. — Non la soffrire. [t.] Far [t.] Il fatto, il tacito Alcuni corpi o l uomo tutto o una serie di suoi atti, o un opera importante di lui : e nel bene e nel male. Far censura concerne piu il male, dalle tignuole. [t.| Oh. Della un opera, o un sol atto dell uomo o una qualita. piu o meno ponderata di d avvertenze o uffizio, dignita ecclesiastica, [t.] Cadere Dee. meno temperate o veementi. ii. la censura 5. [t.] esempio altrui, puo essere una censura de nostri atti o detti. — Dati. Scorge e per assicurargli Car. Apol. censura de suoi difetti.