CESTO. S. m. (Bot.) Pianta di frutici} e d erba, e propriamente dicesi di quelle piante, che sopra Ovid. Pist. Per troppa fame insieme. [Ut.) [G.M.] Gr. KiuTo?, Cistus. E pero si pronunzia iat. Frutice, colla E stretta. ~ Bocc. ora il cesto ed or in quella parte del giardino, dove Pasquino e la Simona andati se n erano, un Morg. 19. 78. Quest altro salvia. Dani. Inf. 13. Raccoglietele al pie del tristo cesto. una radice moltiplicano molti figliuoli Di poca eta. Ant. Pucc. fanno. [t.] Cesto di cavolo. cesti. [Cont.] Bandi Fior, xxxvm. 13. Le cesto (rondi, e da Fag. Iti ni. ti. 229. sono sette, o otto per cesto nelle valli di Monte Nero [Lambr.] Far pianta o buon Varch. Star. 11. 430. (C) Dn cesto di quattro crazie. M. Aldobr. Impercio (vendevasi) tre o lattuga disse Galieno: io mangiava ciascuna sera cesti di lattuga Sotto ad un cesto di 26. 1. Le cipolle maligne cesto. (7/ grano e Gettare quali gran leccete che sono su comune : gran pesto fa cesto, Accestire, il Barbicare del grano dopo eh e sfrontato, pestato nella fronda barbica meglio Prov. Tose. 187. Quando marzo va secco, il gran fa cesto e il lin capecchio. Prov. Gran pesto fa buon si piantano come i porri...,le piu talli. [t.] e mette nuovi talli. Anche fig. Certe umiliazioni e prove rinnahano e veramente somigliasse un bel cesto. che il pane e buon nutrimento, e ingrassa le membra. (Fanf.) Dep. Decani. 77. (C) Onde e il proverbio fogliati lungo le marine, si diradino. jM.F.] Fag. Commed. Mi voleva piu usavano i nostri vecchi pronunziare cola proverbii in rima. 2. (lesto di lattuga, fig. [Val.] Per Niente. ceppi selvatichi, dove ne Il viver stima un cesto di lattuga. 5. Bel cesto si dice, per ischerno e per ironia, d uomo che si tenga bello. Pros. fior. par. 3. v. 1. p. 98. (Gh.) A ragione usarono i Greci il famoso ! quasi che fecondano l awencntezza e il garbo d alcuno, dicendo che aveva piu attrattiva del cesto della lattuga. E avesse ritrovata una serpe all : Oh che bel cesto proverbio, quando volevano significare l anima.) Significa ancora cesto ; deretana. 7. Trasl. te, bel cesto! [Sav.] Corsin. Torr. 9. f>9. Ecco in mal ora Quel cesto bel, quell importuna dama.