COPISTA. [T.] S. m. Chi il mio copista. si dira: Egli e il per mercede. ; Chi segue servilmente nelle non per abito, meglio Copiatore, [t.] 1. 1. 12. pag. 126. faccia per esercizio d che affetto e d ingegno, e copiando insegni scorso di penna. Salv. Avveri. d ordinario mio copista. — I giovani dovrebbero ambire ili farsi copisti privata. Calli. Op. leti. 6. servi in fa il copista, e studia all invenzione della : stampa, il copista fu professione e in tutto mercenarii, Amanuensi. Quelli a pers. agli / monaci. Copiatori, meglio che Coisti. Gli addetti alle Biblioteche, scrittori provetti. — I 195. mestiere meno illiberale Di addetto d essere buon copista di e opere proprie la maniera Darne la colpa a ogni altra cosa che o a errore di copista o a a correggere, [t.] Gian altrui, Ma familiarm. L amico lo [t.] Glose aggiunte dal copista. che quel di «erti professori. « i non ineruditi ne (Man.) Il mio copista ci aveva errato quasi sempre. Rueell. Lett. 15. Se torna copia quel ch e d Giacomo si vantava delle Biblioteche piu specialm. Scrittori. musica. [Ross.] Don. Camp. 2. 12. 2. [t.] Chi copia pitture o altre opere d arte, che rappresentino alla meglio l originale, e Copiatore Chi lo fa gratuito = Dep. Decam. 49. (C) d altro autore e Copista. L Imitatore schiavo si fa Copista ; un giovane povero antico eran copisti poi, sino intanto.