DOLCE. S. m. Dolcezza. Uiltum. nell alma piove D ogni sai che per natura avviene Che 1 dolce siconosce per l amaro, La notte per lo di, e il mal dal bene. Tuss. Am. prol. Insipido e quel dolce che condito Non e di qualche amaro, e tosto sazia. [Camp.J Comporre alcuno a dolce, Le bevande tendono piu all del piu significa Paste dolci ] Prov. Tose. 269. Il troppo dolce stomaca, o stucca. (De piaceri, e delle piacevolezze.) (Tom.) Gli piace il dolce, 11 dolce lo ristucca. E Nel num. addetto E nell acqua. dolce. Prov. che Mia visione, ed tanti amari, Che per disdegno il gusto si dilegua. E 131. Cosi sol la confettura e ammaestrando i Muove il dolce e l amaro. Jt.] E 141. Che sol mirando , oblio 1. 29. (C) n brev ora entr al liern. Ori. 1. 3. 73. (C) Potea turbar fortuna il tuo di chiaro, E nel tuo dolce metter molto amaro. E t.J Prov. Tose. 2ii. Dopo avevano un dolce tanto descrivo. Cas. son. 8. Poiche ed io non lo vivo, Che dir non ed ordinoe con gl ingegni in bocca mio dolce hai misli Tutti gli amari tuoi, del mio del fiele. [t.] C. pop. il punto chi l utile unisce e ad industriarvi a sputar ricca. 6. Lupini Il dolce delle parole melate talvolta nasconde veleno. T.] Or come altro dolce. = (contenta). 3. 5. 43. Gli occhi il dolce ne vien l amaro (vicende del vivere). 2. Red. Cons. 2. 58. (M.) per Trarlo a se con lusinghe, Innamorarlo. G. Giud. A. Lib. 33. E diventata Circe innamorata di me, compose puossi, Lasciarla col dolce Angustiare uno e volerlo tranquillo, me a dolce, che per uno anno intero non ebbi potenzia di me partire. 3. [Camp.] Distillare il dolce nel cuore, per Consolare con dolcezza di comunicala impressione. D. Par. 33. Cotal son io, che quasi ho alcun dolce, e dopo ancor mi distilla Nel cuore il dolce che nacque da essa. 4. [Val.] Mangiare amaro, osim.,e sputar Fag. Coni. 2. 76. (Gh.) sue incantazioni cosi mattamente Dargli dispiaceri e voler che dica bene di noi. Fortig. Ricciard. Prefaz. xxxi. Vi consiglio a darvi pace e stare allegro, al dolce, dilettando insieme piu dolce, con lutto che mastichiate cor esci. [t.] Hor. Coglie Aver l amaro in bocca e sputar dolce (dissimulare il rancore o il rammarico). 5. fig. Pelr. son. 44. (C) che al dolce. [t fatte con zucchero, ecc. In Lamprid. Dulcia, orum. Tariff. Tose. (Mt.) Salvili. Pros. tose. 111. (il/.) Vengono ad esser le fruita piu saporite, i dolci e d una chiara fonie viva lettori. (Tom.) indolciti, cioe levato loro l amaro col tenergli s i tutta cessa vale delle Ciap. E di dolci sai tu lagorare (lavorare) 1 Mev. Di questi sibbene; non vuo tu dir de lupini ?