AMMICCARE. [T.] V. neiitr. Far con mano, secondo il lat. in piu parli di Toscana, anche cenno, segnalam. coi/li il tre torcendo la bocca. ammiccava che l usano i piu, e off. ad Ailnictare, che ancora noi con una voce Nuere, Cenno, in yen. E In slavo Micati, Muovere. Varch. st. 63. (Gh.) Quel servo volemo essere intesi a se ammicca (G. C.) un occhio, il che d occhio , ovvero Fare Far si chiama l occhiolino... cioe Accennare cogli ocelli: il che leggiadramente diciamo pero viene anch esso da sola, usandosi, ancora, oggi frequentemente il verbo Ammiccare in quella stessa significazione che l uso Dante. Dant. Purg. 21. Sorrisi occhi. modo alt. [t.] M (But. Cioe Come chi accenna ad altri.) [t.] Col Che. Gli ammiccava che tacesse. 2. Col quarto caso. A Ma Micarc. Il senso in Gesu (accennava all imagine del Salvatore). = (Man.) L asso si Ercol. 86. (C) Soleino, quando come l uom che ammicca. Cicerch. pass. G. C. ammicca stringendo un occhio , Malco con cenni senza parlare, chiudere ; l orecchia sana al capo gli rappicca.