APPRESO. [T.| Part. pass, 1 Per Rappreso. Bemh. Asol. apprende a corpo. Bern. Ori. 63. 13. (C) Saltava l animale infuriato, Ma Grifon ben ad incontrare. 9. [Camp.] t Com. Ces. in. Con queste {falci) le corde, che all arbore le antenne sosteneano, apprese e ritirate, (cacciate poi le navi a forza di e ritenere l appreso. 6. altro senso di Preso. [Cont.] G. G. N. Sci. vi. {piu com. Appresisi). Salvin. Disc. tutta dalla velocita appresa nello scendere. 2. Di piante. V. Ves. in Apprendersi. timore. Segner. Pred. 35. 3. T7. 11. 36. Ut. (C) Di fuochi appresi in Firenze E manifesto la salita derivar come quella che sente di per disgrazia a una mesturadi carbone, [t.] E Annoi. Fier. 401. 11 vicinato accorra a spegnere il fuoco appreso. 4. Ovid. Mai/, p. 34. Trapr. [Camp.] Com. Ces. Lib. VI. La roba appresa sia gloria? 8. E nel trasl. Capti traduce in Appresi. [Camp.] Com. Ces. 6. 1 Appreso d amore. Ovid. Pist. 32. (C) [Val.] t T. Liv. Dee. 1. 306. E 2. 10i. Di queste cose furo gli animi della plebe si appresi, si infiammati, che... 8. Della maggiore di quello che va Come apprende, Cosi nel bene appreso muove il piede. E Bui. A modo di Sost. Apprendere remi, le rompevano (comprehensi). In Che ha appreso, nel senso ajf. a Insegnare. Tesorett. Br. 18. 177. (C) Bene appreso di guerra. Dant. Inf. 18. fiin. a"Aq. {Man.) 7. Concepito nell imaginazione. Segner. Mann. Aprii. 28. 2. (C) In se stessa non era gloria reale; era gloria appresa. E chi puo dir che la gloria appresa appresso a se nasconda. Imaginato con 3. Di fuoco. G. (C) Diede a divedere cio che possa anco il male appreso. [Cam.] Salvili. Disc. 1. 138. Dice, l umana fortezza essere manchevole ed imperfetta, 2. 297. {Man.) Appresosi fuoco codardia, divenendo l uomo ardito dalla paura d un male da lui appreso mente. Dant. Par. 5. (C) appreso a lui si tiene. a"Apprendere. Di corpo che s L. 2. ». 159. Gh.) Latte appreso. Ricord. Malesp. (C) bangue. Tav.] Nel senso di Prendere. e fig. [Camp.] Volg. Bib. salm. 118. Lo loro cuore e appreso come latte. {Coagulatum.) [t.] Car. Eneid. Volg. 556. Da mortai gelo il corpo appreso {un morente).