o spiacevolezza nel colorito o di Brutto. Ne corpi viventi, Bruttezza e sproporzione di parti, o tortezza nelle forme, BRUTTEZZA. [T.] S. f. Astr. 14. (C) Gli fusse venuto Corteg. 4. (C) Plur. assol. [t.] Mostrare le sue bruttezze. decoro. [Val.] Car. Lett. Fam. che piacciono. (Delle pers. stesse.) Petr. Vit. Imp. Pont. nella espressione del sentimento. Castigl. a noia l antichita degli edificii vecchi, e la bruttezza delle vie torte. 2. In senso piu off. a Bruttura, porco, qualora Gittavangli addosso Senso Alf. 22. (Man.) Al Papa loto convolto (voltolalo), aggiugne (giunge) alla bruttezza di loro. Le cose stesse che bruttano. Piu com. Brutture. [Camp.] terra ed altre bruttezze. 3. luto (loto), Serm. sacr. 46. e piu nel piu ampio mor. Ovid. Epist. Rem. Fior. 5. 12. (Man.) Non t aggrevi (aggravi) Il primo amor: che la seconda fiamma, Per sua bruttezza, e di vergogna degna. Azione brutta. [Val.] Br. Latin. Tesorett. 15. 34. Non com. In senso Non il me» com. Lab. Geli. Vit. del mor. Giov. 114. (C) dispiacque... la bruttezza e la crudelta del caso. 4. t Macchia al nome o al [t.] C e delle bruttezze 1. 221. Lo posso fare senza mia bruttezza, e senza carico de miei signori.