CAGIONARE. [T.J V. a. Produrre con efficacia di cagione. Nel senso di causa. Dant. Par. 19. (C) Nullo creato bene (C) La decozion dell umido nostro, o bene o male volonta di Dio). But. ivi: cagione d un male. Di , siccome prima cagione d ogni cosa. [t.] Lapin. Lez. dispiaceri, danni ad altrui. 4. dall animo essa, radiando, Lui cagiona (la disposto. [t.] t D. 3. 11. Li tuoi pensieri, onde cagioni, apprendo [di dove deduci cagione ani. G. 247. (C) D. ; ma sarebbe di proprieta filosofica I due es. Dio e. Cr. 2. 25. a cosa la Cioe produce cagiona l errore. — Causare qui non cadrebbe; ne l uomo e mai propriam. causa, ma cagione. 2. il dire: Negli atti dell Cagione essere distinto da Causa. Piu chiaro il seg., cheportail Si; locuz. non prop. a Causare, perche l ente non causa se stesso ; ma Dio , causa del tutto, crude..., che cagionano loro i 5. a se la tira, Ma si cagiona dal caldo. o. Quindi Cagionare sovente di male; dove Causare sarebbe mal proprio, perche causa dice realta ; male e negaz. [t.] Targ. Viag. 10. 334. Acque preced. dimostrano, intelletto, la volonta, gozzi. [t.] Varch. St. Fir. cagionandosi t Per Accagionare, Apporre l ambizione de Papi, ma l avarizia de Papi,... hanno tutti i nostri mali cagionato e cagionano. — Cagionare 2. 3. 43. Tutto x. Non i Papi, ma a pers., che sempre ci ha parte, quello bene creato pers. Am. a pensare). Non chiaro qui Gio. Celi. Di cosa. Dav. Lett. 14. (Man.)