CAMERATA. S. m. e f. [t.] Uomo che convive co» altri nello slesso collegio o quartiere. Segnalata, d allievi e di soldati, ma per eslens. Camerati come da Poeta, Poeti. amici, anco non conviventi sempre. [t.] Allegro camerata, locai, che viene dal riguardarsi tulli quelli che sono nella medesima camera come una pers. e da far camerata con la camerata, Filic. Vi. Era in Pisa E ass. [Camp.] ed e sempre stato di poi suo intimo e cordiale amico. Maini. 12. 9. (Gh.) Ola, che nuove? Ed un risponde e dice : 0 3. (Gh.?Tornando di se tu vai Qui punto innanzi, tu le sentirai. 2. [Val.] Teaere in camerata uno. Ella potrebbe un di recere Bim. 6. 87. Poiche durando troppo Monsignore A tenere rappresentare tutti. [M.F.] quanti fossero i soldati, co coni. Fag. il cuore. 3. Fare camerata eoa alenilo. Conversare con esso. (Fanf.) ¦ [Val.] Pomp. Vii. Plut. 5. 49. Lo interrogo prima, Buonavent. Vit. Essergli compagno. Non quali faceva ei camerata. 4. camerata del senatore Da Filicaja, (Mar.) Camerata li una cosa. Fare camerata vuol dire Vivere insieme. li. Plur. Camerate. Ippol. Ner. Pres. Sani. 12. <18. (Vian.) Ceccone e le sue brave camerate. Noni. Calore. Angh. 2. 91. Bell in. Buccher. Questi lor re gli menan camerate, [t.] Magai. Leti. Le sue a» lidie camerate (i compagni servitori). Ma Vaso fa anche d altri compagni e 6. E fig. Magai iMt. scient. 1. p camerata, Cattive, dolorose ; e fresco di colassu ciascuno in tal guisa in niente divina. 7. Fig. |Val.| Fare camerata. Di;. mar. mil. Detto di chi ne ha dovizia. Salvia. Cotw. . 199. Compagno sempre e camerata .Plat, della penuria.