CANE. S. m. (Zool.) Quadrupede sono voracissimi. ass. Corso. Cane di mediocre poeti che morde, non abbaja invano. morte naturale, non Bocc. Introd. 26. (C) E i cani medesimi, fedelissimi agli uomini, fuori dalle proprie case cacciati. Dant. Inf. metteva a monte un giulio. pioggia come cani. E Inf. 17. (Mt.) Non altrimenti fan di state i cani Or col ceffo, or col pie, quando son morsi 0 da pulci, o da mosche o da tafani. [t.1 Nel plur., scorciato. Ar. Far. Due can ne gatta. [M.F.] Ogni eane Cane alano ; piu grosso e (Ar. Mes.) Strumento che adoperano [Val.] Cane alano. Detto Che l adusto Cefeo, che ad uomo. Mory. 15. 82. Morto l iperb. di dispr. Non ne E nov. 68. barbone. Cane col pelo lungo e ricciuto, di razza grossa e assai intelligente. Forlig. Cap. 6. Non pagar cuoco, tavola e pigioni, Ne mai spogliarsi, ne vestirsi mai Appunto Dicesi di cibo, di carne i. avessono preso un can per [Val.] Morg. li. medesimo ordine. Tue. Uav. 1. dietro, come da lato Avrebbono ben 7. Vidi... Un can Torna a vederci denti.) Prov. A tal che 22. (Gh.) E mena incatenato il petto e 24. Sotto i Gemelli il di se, come un bestie grosse. — Dare i 78. Il corso ha gran possanza, a cani. Prov. che vale: la ritien. S. [Cors.] Cane da caccia, dicesi quello che serve per la caccia. San. Ben. Ori. 6. 61. E carica cosi quelli da caccia, come quelli di mare. fi. Cane da corsa. Segugio. 7. [Val.] Cane da fermo, o Can bracco. Cane da caccia avvezzalo a puntare gli animali, per dar tempo al cacciatore di colpirli. Crudel. Rim. 57. Can da fermo e levrieri, E cavalli e lacche Tutti conduce il buon signor con sono della sua propria natura, a. 4. f. Componim. drammalic. Che se la (Gh.) Quasi cani da fermo, un pie per aria Fermando, e uno la tigna, egli e scolare, rispetto, aver di quel a Cecch. Prov. 71. (M.) Lo Fag. Rim. 6. 176. E fedelaccio al pari d un can bracco. 8. [t.] Cane da penna, per la caccia degli uccelli. (Lo stesso che Da fermo.) 9. mi dette ad intendere, non da seguilo, o da lepre. 10. [Val.] Cane levriero. Cane di complessione secca, con muso 1. Perche della sua schiatta cosi ap~ pellaio perche ottimo a raggiugnere le lepri al corso. Crudel. Rim. 57. (V. il § : e so adoperassero solamente la mano. avanti a un can levriero. 11. in chiesa vale Essere disgraziatissimo; cane che correndo aggiugne la preda. Frane. Sacch. Non. pagliajo. Vale Cane di niuna pezzo..., e non parve gottoso, ancora : Essere, o Diventar da giugnere. 12. Cane da 166. ) Cr. alla l altre fisse. 70. Cane da contadino, da guardia, da damine. T.j Cani di guardia. G.M.] Cane per ogni tiro 6. Urlar pecore. Col. Pecuarius canis. T.J Cani pecorai. G.M.l Cane siero de lor a due nasi (che ha come un solco nel mezzo del naso, ilqualpare glie lo G6." (Zool.) Nome d un prefetto disse : o svergognato 85. 0 pur l esortazione sente dov e passala la lepre, da itsegno abbajando) ii. [t.] Mettere i cani tiran via.Far la girata del Lai. minor Can si volge Del mastino. Cane grossissimo e feroce. Ricciard. Forlig. 22. 79. Era piu Affe di cane. Specie di mastino. Dicesi anche Cane [Val.] Ar. Fur. 17. 73. da presa. [Camp.] Med. Pass. G. C Erano grande moltitudine, e solenni, Prendere grossi marroni. Uso. non come uomini, ma come cani di presa arrabbiati, [t.] Prov. Tose. 367. Lo tenne come un cane d<> presa 16. penso esser giunto al luogo pur d Uomo feroce in alti, o in parole, che non la perdona maledizioni..., lo chiama un cane, Come quel can mastino, lupi. — Cani chiama gli di fidar l assai. Frane. Sacch. Plutarco.17. [t.] Fig. Cane grosso. Dicesi f am. di pers. polente, e anche esservi ue can, ne gatta, quasi prov. I cani grossi l erba a cani. Prov. (I potenti non si danno contro.) 18. [t.] Can Cerbero. Foni. Uomo vigilante con severita soverchia, e, piu spesso, per duramente servire all altrui durezze. 19. t Nel fem. Cane per Cagna, in sic/nif. vulgarmente tenaglia o cane, che Vit. S. M. Madd. 21. (Mi.) Tose. 66. Ai cani e l avarizia. che cane ! 20. Trasl. Petr. Canz. 4. 8. Ed ancor de mici can fuggo lo stormo. 21. o, per Poes. Fior. Comm. 1.2.1 nuovi dalla Cristiana. Petr. M. V. 7. 3. E busse). Prov. vivo che vale in man de cani. di presa, o piu com. La sacra stanza Dove in tov o anche per propria volonta. superbi e miseri Cristiani, Con biasmo lor, lasciano in man de , cani. 22. merita da te riguardo.) Tenere piu a modo di Agg. per Crudele o simile. Vit. SS. o anche troppo grossolano, per i cani. 42. tu sai bene che io non potrei soffrire di vederti rie di molta specie. (Fanf.) che essere morto perle mani de cani Giudei. Gap. 9. (C) Che io tornero a far penitenza de gli Ungheri), Giambull. 23. o bastone. M. M. Tu Dio di trarre dalle mani do cani Saracini. [t.1 Chiamandoli cani (gl Italiani miei peccati in quella terra come passere e colombi. Maini. Sat. Lib. Sat. Nelli. 8. Per che 1 Maestro accorto lo sospinse , Dicendo: Via costa il vero, che cane che Nov. 1. 13. (C) Questi Lombardi cani... non pateriuo. Del per ingiuria. [Val.] Lingua di cane. Segno e con chiuder poco ; per Firenze o per pigliare, Can peccatore. Maniera d insulto. E fra l altre l ultima che il caccio, fu che era stato preso un loro cane, che avea imbolato. [Camp.] Dant. Purg. 14. Nota altro modo proverb. Varch. ngrossa Tanto piu trova di can farsi quel rabbioso morditore, e mormoratore Aretini, e Lupi i e miserabile cane, e peggio 21. [M.F.j Azione, Vita da cani. Azionacela; Vitaccia. Fag. Rim. Le gambe a cani. da cane. 25. [Val.] Critico, Maldicente, Mormoratore. Bemb. Lett. lib. 3. arrabbii come no cane. Altra cane, che e dispregio il Capro infido, [Val.] t Cane col quale i Ferro Buon. 27. Ajutati da questo, can malfusso: E detto questo, si sentiva il busso. 27. Cane si dice talora all uomo per villania. Bocc. Nov. 266. vento. (C) [Val.] abito Dio onnipotente, Ora io , alani. 3. [Val.] Cane 20. umanita e Cane affamato non cura bastone.altro Vit. S. Marg. E al che busca. [G.M.J Cane che cane, e senza senno. Morg. 1. 31. Non puo piu comportarsi can mastino. E 1. 34. Non puoi da me fuggir, can rinegato. [Val.] Beni. Ori. 15. 38. Ammazzami piuttosto di tua mano, Che via mi porti questo can villano. [Val.] Bere. Varch. 2. 34. Diciamo cani la dir piu aperto, religioni diversa Segner. Crist. Instr. 1. 26. com e, vuol fare lo povera vedova si abbatte in costui, gli manda addosso mille (Non offendere le affezioni di un turco, un traditore. 28. pers. ass., dice difetti stima ed era dannoso. OS. o il senione, Modi ribaldo, schericato, li. vedi che io t abbaja, un cane che si ! 29. [Val.] o per ispiare. E appresso. Morg. 14. 4.9. Non timidi.) [t.] Prov. Tose. 208. degna Volerne via portar, can peccatore? 30. [t.J Di [Val.] Cane ci vogliono Chi fa il tiranno ad altrui e un cane. Chi pelo. Prov. che vale : la sua autorita in modo molesto, fa il cane; fa il cane addosso ad altri. L avaro con le sue durezze si dir bisogna, quand uno e cane. Volgami, all amato, per dirgli crudele, la donna dice: Ah cane.!, ancora piu trivialmente. 51. Cane del danaro, per Avaro. Cron. Morell. 225. C) E che Pers. noi. 73. Accenna in in cani. 37. Essere a [A.Con.] Cane delle mazzate; quello a cui toccano piuttosto direte : Tu sei e bersaglio Monigl. La vedova 1.1. Ricca Ne tempi d amico dell uomo che il sempre il cane delle mazzate. 55 Morell. 290. Aveano molti cani, di molleggio e di derisione che si fa altrui, ansandogli dietro, tenendo quanto piu si puo la lingua fuori Malm. 7. 87. [t.] Prov. cani che ansano. Monti, Stit. non sicno cani del danajo, tre versi tre modi amichi di dorisione, cioe il grande, ne gli vadi (vada) dell asino, e la lingua anelante ilei enne. 34. [T.] Cane alla catena. Di Chi e trattato male in famiglia obbligato a non si muovere da un posto. 35. [t.| Di cantante che strazi gli dovere chicchessia soffrire di mala di verseggiale e di prosatore. Ognun che strapazzi l arte sua, dicesi un cane, sebbene d animo non sia cane. 56. [Val.] Convertilo in cane. appunto come i can barboni. che, quantunque stata al fuoco a cuocersi, e estremamente dura, a similitudine della carne di cane che e dura. Buonarr. Ajon. 2. 16. I piccioli, che colui ci ebbe ordinati, Vennonci si, ma convertiti ma can che morder vuole Rade si dice delle cagne che sono in fregola. (C) 58. [Val.] Botte da cani. Colpi da cieco, disperali, maledetti. 59. [M.F.| Cose da eani. Cosucce. Fag. Rim. cani e Suoc. d Orione, quantunque un cani dicendo a chi giuoca. [G.M.] Musica da cani. (Cattiva, o malamente eseguila.) [t.] che col suo morso mette Ragionamento da cani. [Val.] Cose da cani. Di pessima qualita, Pessime. Vii. SS. PP. 3. 255. La sera mangiano pane ila cani. -50. [Val.] Dir cose da cani; Errori ne stavano addosso a Cristo, 41. |M.F.] Cose che il ciel ne scampi i cani. Si dice nelVuso per significare cose strane, brulle, cattive, da non desiderarsi nemmeno a cani. Fagiuoli, Commed. Facevan hravurie che il Non ha cane che ironia, essendo sempre nimici Spropositi, e sirn., da can barboni, e piu forte che da cani. Giusti, Poesie. Dice spropositi Da can barboni. ¦45. [M.F.I Roba da come i cani so questa 44. anche Chi e slato castigato, da cani. Sparlarne molto. 48. [M.F.] Persona, Roba andata a cani, Guasta, Passata, Malila. Giusi., l oes. Qualche patrizia [T.] Prov. Tose. 326. A rabbia sia tra can, "edrein lo spasso de cani. Ironicam. vale Aver disgrazie, molestie, tribolazioni. Cecch. Incant. a. 4. *. 4. in Teal. com. fior. 1. 61. (Gh.) Or, maestro, voi intendete: io ho avuto lo spasso de cani, tocco delle mazzate, ilo a pericolo di rompere il collo, e lasciatovi per ristoro il mantello e le pianelle. 47. [M.F.j Avere un cane alla coda, melaforic. vale Avere presso di te persona che se bada, la lepre se ne in bu Lettere. Fra pochi di il papa avra un cane alla coda, che pensera ad altro che a far guerra a Ferrara. 48. Modo funi. Ha i caria in corpo, chi si sente dolori tempesta le ricolte assaglia. 09. Io, a molte Daino che si lamentano o di dolori o di altre malattie, ho spesso udito dire che elle hanno i cani in corpo. 4!l. Durare una fatica da cani vale Durare una fatica grandissima. [M.F.] Corte, del quale fa menzione fatica da cani. Uso. [t.] Anco, due spezie differenti di pesci, [G.M.] Dare avere un cane, Non esserci Sbeffeggiarlo. Gli davano il cane, perche, vecchio 9. Ogni volta che questa zerbino. (Quasi aizzargli il [t.] Stare a cane con [M.F.] Esser de cani. Baldovini, tilt, p. 34. col. 1. vecchia Con quelli ocelli marrani corso abbajar alla luna. Brace. de cani. E frase dell uso, che vale, come qui, Esser malmenato come un per esagerazione che E rara Fa grossa, e di cibo schifoso, una scossa, e via (di chi scuote da se il dolore, i pensieri). 55. Fare cane in chiesa. Pi chi a chi piu fugge. Ambr. Furi. 3. 3. (Man.) Bajante e Ferrante, o come me ne vada?... Ercol. -152. (C) Fate vostro va via; bembe, a cani si fa qui. 54. [Val.] Fare spiritare i cani. Muovere spavento, orrore. Barelt. Scritt. Min. 9. Da far ispiritar i esercitano la chirurgia, piu facilmente eimiterii. 55. Fare stomacare i cani, dicesi di Cosa sommamente schifosa. Maini. 4. 38. (M.) Un rospo fece come un pan di miglio, Che lupo, zanne di cane. (A come e cani, da PP. 3. 62. (M.) scampi aranno questi cani e sconoscente. mangierebbero i cani. 50. cane dietro.) 51. uno. L sure di tutto il rigore. [¦j.M.| E assol. Slare a cane, Star li a cane. Slare assiduo al lavoro, accanito. Sta li a cane ore e ore ne sapessa dir parola. Malm. e il 57. Stentar come mi cane. Pulire ed aver carestia delle cose necessarie al vivere. (Mi.) Trattare da cane, come trattansi cane vale Tenerlo a stecchetto, con can per l aja. Buon. saltato, molestato , un armati di piu filari di XIJVX. 62. Che i 60. [M.F.] Di cosa rarissima si dice cane. 52. questi, Quegli nel tramontar) fra (palli. Zannoni, Scherz. Comic. Ilari coni e can gialli (parla di malrimonii, come le mosche bianche). 61. [M.F.] fiero assai d un can giuramento in bocca del popolo. Platon. paura della fredda, vale in e sim. Minucc. Noi. Malm. 40. Avrei destato qualche maniera bassa di giurare. Fag. Rim. 2. 143. (Gh.) Giuramento non v e che sia piu fiero, Per torre ogni ombra quand uno asserisce, Ch io arrabbii come un can, se non e vero. 63. |M.F.] Cane. Abitazione destinala gia a Cuor. Post. Fid. 2. 1. per la razza de E quando e fanno le loro orazioni, tutti e cristiani franchi che si prenda cura o dire il cane ; e serragli il canatliere che e sopra cio ; e Prov. Can che abbaja, poco che noi siamo cani. E 136. La sera abbai. Non aver alcuno in questo luogo albergamo la notte. 64. [M.F.] Cane, puo inghiottire. Prov. che vale agli antichi. Sveton. Vit. Ces. 197. Oggi il giuoco nostro e stato tirando O speranza e conforto mio, tirava i cani colui, che il can clic da pastori, da gli fa : Come mancano le forze, anche Tiro o Punto del cane. [Val./ Mont. Sat. Pers. Not. 84. Nell antico giuoco de Tali il punto sei, senio, chiamasi il Tiro di Venere, ed era propizio ; cosi l asso, il Tiro del Cane, i can che abbajano. [t.| Cane derivano in gran numero altrimodi di dire di vario signif. e proverbii comunissimi, che qui si pongono di seguito. K cane o Rispettare il cane del padrone. volpe gli piscia addosso. Prov. che vale la Nel medesimo siqnif. dicevasi l uomo perche il cane e sim. A can che lecchi cenere, non (|li lidar farina. A chi non e leale al poco, non gli Fag. Com. Ho durato una E feroce. Mach. Asin. Cap. nacque alcuna quest ione, che lecchi cenere non gli die egli [G.M.J Cane da E non sapete che dice: a can che lecchi cenere, non gli fidar farina? Alleg. Com ardeva il (Gh.) Rie. Al can che lecca cenere, bene, per qtialsivO glia e cortigiano, e prete. A cane che abbaja, o pane, o bastone. Prov. che viene a dire: A chi ne minaccia si vogliono usar carezze ; e dove queste non valgano, e da rispondere fuor de denti, con fatti gagliardi. Cecch. Mogi. a. 3. s. 5. in Teat. com. fior. cuor mio. [Con.] Gal. Sist. abbaja, o pane, che voi avete promesso a non C. Vii. ¦ veder quel che ha da essere. Andata ai cani, Piu democratica ciccia di avrebbe fatto grossezza, con testa temerarii mostrare aja, per servire L amico cane tal lepre. (Corrispondenza d atti e d escili, piu in male che in bene.) Addrizzare o Dirizzare le gambe ardito assale La fera e Invano affaticarsi di raccomodare il mal fatto, Tentar l impossibile. [Val.] Ner.Sammin. 10. 71. E menando, or eh e il tempo, e piedi e mani, cani. Detto i dorme. Non molestare altrui, Non ognun cio che vuol, scriva trini in bocca, vale, nell vo dirizzar le gambe a eani. [M.F.J Fag. Rim. L addirizzare oggi 0 l uno o E un impossibile. Giusti, Poesie. 11 moralista dirizzar aggiugnendo il peso di un vita Affogare il cane colle lasagne. V. Lasagna. [t.] Prov. Oli misera Fiorentini, a morderne ai cavalli magri vanno addosso le mosche. (Ai deboli, i vili.) al 17. (C) Sozzo can 24. che tu se orecchi, o di suonatore. Quindi voglia que mali che se. = Buonar. Fier. 1. come e dei cani la tigna. Pataff. 1. (C) Al can in terra, tutti a un questo nome deriva da dire morde, cioe, Chi fa molte parole, fa pochi falli. Lor. Med. canz. (C) Perche il usino cortesia temperatamente. 32 cane, volte abbaja, o rigna. Cecch. Dissim. 2. 1. Pero dice con gli altri cani. —Bocc. abbaja, poco o Non toccare il can cau che hanno rado avvien che morda. Can anche domestici. Ce morire di Prov. che significa : Colui 160. cane. E pero dovendosi i can la tigna, Morg. non venirne a conchiusione. Cecch e vuol morder, non abbaja. [t.] Proti. Tose. 57. 143. (C) Ha voluto... che comincia per qualunque cagione a morderlo, e offenderlo di parola.., dicesi ancora : eirli desta o sveglia il can che dorme; e va cercando Maria per Ravenna. Buon. Fier. 3. 4. 4. Ah maestro Nastagio, Non perduta. Pataff. 3. (C) Andare clic dorme. [Val.] Fag. Rim. 6. 186. Pazzo e in chiesa. [t.J da macellaro, dorme aizza. E non mi morde mai rane, ch io non volessi del suo esercita anco in piccole cose Io non fui mai offeso ch i cani. Prov., e vale ne volessi far vendetta. Cecch. Spir. 4. 9. (Mi.) Ma immaginatevi Che e non mi morse mai cane, per Uomo di mal affare. suo pelo. Essere aflortunato o fortunato come un eane Cane da giupere. Quel perche ivi il cane e sempre bastonato, e si scaccia, come indegno e importuno. Serd. Prov. (M.) Fag. Rim. 2. 144. (Gh.) E : io, poverina, uhime ! a distesa, Che tira addosso il nome di sgraziato : E affortunato come un cane in chiesa. |Mor.] Esser trattato peggio che un cane, Dov io non ho sta inquieto eforzato, o e o altrove. [t.] Anche iron. Ben accolto come Annoi, ivi. (Mt.) Cane, ferro [M.F.] Accogliere, e sim. rome i cani in chiesa, cioe malissimo, con volessi del [Cors.| Dant. Inf. 97. Gli e ricevuto in casa alla maniera Che il Firem. Novell. 4. Ah pretaccio fam. anche troppo. 88. Tenere uno a i cani da chi non li ama. — Gli disser roba da cani, parole piu che dure. — Cose da cani, in gen., triste o spregevoli. Sirio. E Cane piccolo (Canis cattivissimo. — Trattamenti che non li augurerei neanco a un cane. Essere o Diventar amici come cani e gatti vale Essere, ecc., sempre in discordia; detto dadi, e chiunque [M.F.] Cose, questi animali. E si dice ma piuttosto barbaresco, o can come cani e gatti. Lasc. Parent. 2. 2. (C) E sono diventati come cani e gatti, dove prima solevano essere Cane, che io Non bastonate. 5. 53. Benche voi siete come Cose da cani. Giusti, mano il can ghiottone. [G.M.] sposi soglion quai mignatte Appiccarsi ; e lor paion cani e gatte. [t.] Di cose. Vocabolario e Filosofia, come cane e gatto. [Val.] Esser meglio ed in un pesce della gola. dicesi a chi ne abbia fatta alcuna grossa, e ne al tenda il malanno. Sacchett. Nov. che fa di fatti, nonparla il fa (Usuo dovere), e sarebbe meglio ch egl [Val.] Cane corso, detto anche la gola. Esser o Stare solo come un cane vale Non ave niuno in sua compagnia. Bern. Rim. (C) Or basta io sono qui solo com un Prov. Mandar le cose in Mi staro pur qui solo com un trovare, o Non rimanere, o n amici, ne parenti, Ne fiato. [G.M.] Non c essere un cane, Non trovare ui mazzamarrone. tempo Inchiodando il parlare, a casa alle dodici, non c era un cane per la strada. [t.] Non c e un cane che la voglia. (Di ragazzi che Lascia dell altro l il can per l aja. Dicesi pe simil. di cose, che dieno altrui gran paura e solk citudine. bocca aperta Restarono allibhiti. e dinota in prov.: Non e sentir che il bargello ti cerchi, e tropp gran cane alle costole. [t.] Avere certi cani agli orecchi ; [t.] Vivere come anche annojato , o tentato co suggestioni eccitanti a odio. [M.F.] Fare come il cane del pciliicciajo. Minucc Not. Malm. C. vi. Questo proverbio si dice coperta mente : Far come il cane del peducciajo T.jCorsin. Torr. 18. 52. Fugge in budella, che esprime Discorrere assai cioe spioni, che sempre erano ed e lo stesso che Dare in trippa, i cenci. Biscion. serrati in una della bocca, dia pensiero. Machiavelli, della che Dare in trippa, di qui e che il proverbi viene dall apprestare spesso una medesima vivandr e questa vilissima, quali son le budella (che si dicon altrimenti il lampredotto, dalla similitudine lampred; e la trippa o ventre delle can corso. Valvas. Cacc. 1. cenci vive : gli altri no. [M.F.] Fare come i cani barboni, portare i qual o dipinga, Ch io non uso, Comprare la roba contanti ; tratta la metafora dai cani barboni chi avvezzati, portano in bocca la roba del padroni Zannoni, Scherz. Comic. [M.F.J Far come i cani che le scuotono (sottim le I sepolcro di Cristo e Non curar busse, sgr date, e sim. te. ¦ accosta Robaccia, e sim. genia, Le scuotono un pochetto e al bosco. Cominciare la caccia. can grande, o Dare la volta del j "in grande. Pigliare h strinili piu lunga. Cecch. Sliav. a. 5. s. 2. (Gli.) Egli lia volsuto (voluto) menar seco madonna Apollonia per l uscio cani. [t.] 9. 91. (C) manco frequentato ; e me lia fatto venire per la strada di qua, acciocche io dia la volta del can collo della cicogna, !i! orecchie dietro quand ella uscira di (Astr.) Can e pessima, schifosissima. Lasc. Cen. Raggiata Far un opera vana e istate a destar il can io posso a far dell erba a eani. [t.1 Prov. Tose. 366. Fugge come il cane dall acqua bollente. Gettare il lardo a eani. V. Lardo. 11 can rode l osso, perch e non lo il peggior punto dei dadi : Non fa per non potere. (C) 11 cane s alletta, o si fa tuo piu eolie carezze che colla catena, detto a modo di prov. a significare che Le cortesie obbliguno altrui piu che i cattivi trattamenti. Cecch. Esalt. Cr. 3. 1. (C) E si dice Che le carezze, piu che la catena, Fanno tuo il cane. Il cane scottato dall acqua calda ha Apolog. Socrat. Ua carne [Val.] proverb. Di11 cendo : non svegliam l uomo cauto, di perigli, di roba o ingannato, sta poi in cervello, e piu non si fida. Serd. Prov. (M.) t I cani portano la balestra. Prov. che vale lo slesso che I mucini hanno emisfero meridionale sotto ai piedi 3. 5. (C) Ella t ara errata : i a ti vergogni tu, luna non cura l abbajar de cani, Le cose e pers. di valore non curano gli assalti de dappoco. Cecch. Incani, prul. (C) Gracchino Di loro le cornacchie quanto vogliano, Che la luna non diversi. piu sostenere. Cron. cane Da Prov. Tose. 171. La rabbia e o rimane fra io in qualche maniera non La discordia e tra gli eguali, o Ira persone del chiamata da stomacare i di 17. (C) Cesare gli lasciava fare, perche non essendone imbrattato, la rabbia rimaneva tra cani. Buon. Fier. A. 5. 1. (Mt.) La Coi terrazzani. 46. Avere chi vinca. Menare e il piu intelligente def/li cane. Salv. Granch. 1. 1 lungo, per vituperato, Ma il can, quand Coir. 2. 3. (C) Questa vedova mena il rigore. (Man.) 89. Essere as Fier. 3. 4. 4. E dove andie s impari... Menare il can per l i qui, siamo Schcr. Dei. 12. possiede. E 4. 5. 3. Com anche e uso de procuratori Che in corso van menando il can per l aja. Malm. 6. 94. Mentre costui a ogni cosa appella, E co suoi punti mena il can per l aja. [Val.| Fag. Pros. 40. Per venir presto alle corte, e non istare a menare il can per l aja, ditemi... Mentre che 1 il can sirio. = Alain. Dare va. Belline. So». 224. (C) Cai: Lett. 2. 250. Intanto, mentre il can bada, la lepre li faccia staidesto, che ti a guisa de Tose. 281. Mentre il cane si gratta, la lepre va via. (Indugi dannosi.) Non avere o Non trovare cane che ti giugnemo a un cane... e sono ivi. Perche tanto e 195. Il gatto non s [M.F.] agii altrui sdegni o scherni. e d amanti per proverhio poi si sa Non ho cari che mi abbai. [Val.] Mach. Mandi: 2. 3. E questo e, che • chi non ha lo stato in questa terra de nostri pari, non trova cane che gli abbai. i la ver l Aurora Con ad alcuno. Canzonarlo, un cane dalla parte nostra, avere il pecca diglio, cap. saresti tanto ardito: i vo L uso nostro e di dire rimanere alcuno. Ambr. Furi. 4. lo guardi : i ciel ne co per gli voglia bene ; Non ha cane che lo soccorra o l aiuti. E questo non e stimato. (C) Prov. bolo della fedelta, ne si trova animale piu familiare ¦ ed ebrieta politica gli onesti son Se egli (i podesta) Al Che l uno e l Anzi vi vorrebbe uccidere questo ragionevole..., come ne sopraddetti proverbii, pii gliamo il cane. [t.] Magai. Memi. Abol. 50. Quei miseri in) fermi, che, tremanti o abbruciarti di febbre sur un , po di paglia..., non ho pur giunto, can paterino dia peni inglese, spagnuolo, bastardo. G.M.j Cane bisogni. (M.) Si fuggi buon stima. [Val.] Non mangiarne, Non volerne i Cercasse addirizzar le gambe ai di cosa che grande piu familiare e 66. 2. 7. Compose... un capitolo, che non avrebbero man-1 giato i cani. Lett. Fam. 12. Comincio a squadernare i i libri vostri, o preti, e trattarvi in modo che non ne , mangerebbono i cani. [Val.] Non svegliare morde. Malm. vedi 29. Il ohe. cani. Ros. Sat. 3. Canti aiutar: in cerca . ed [G.M.j Dire d alcuno guai, Non provocare Boson. Guerr. • Crisi. 484. E quive tolto altro; perche a cane che 1 pericoli passati fanno lo can che dorme, Che potria i peggiorar la condizioneNon a cani vale Fare Non prepotente. [G.M.] Onde il modo vide. Non trovare, ne : Non ha cane che 16. (C) Poi quando io Fig. [Val.] Cane mastino, detto fidar farina. E nov. 147. corsa, o vi trovai ne feroce Orion, che piu veloce pei guadagnare (Conosce la fona 2. e gambe lunghe, velocissimo, e Non v era, morto lui, ne can, mordenti. 2. [Val.] non vi abbaja. Dicesi di un luogo dove non e facile l andare. Monigl. 3. pensiero di Guadagn. Poes. Ma cane vale a certi luoghi, ne ogni can v abbaja. [t.] Prov. Tose. 61. Ogni tristo cane abbaia da casa sua. (La fiducia dell acuto altrui, e l impunita, da animo anco cani portano le balestre. La donna si 0 Mino sa quanto corre il suo cane. pochi paoli.I difetto proprio i de suoi.) |M.F.] Portare rispetto al cane per amor del padrone : proverbio vivo che significa, Aver riguardo ad alcuno per causa degli amici oparenti suoi. Serdon. Prov. [t.] Prov. Tose. 327. 11 cane che invecchia, la ad alcuno. Bari. Simb. 25. chi E nel num. del in man per amor dei cani. Modo di dire che significa Ch egli e le mazzate. Di pers che cane. (Nessuno.) — E tornato d altri in mano. (C) E quant ella piu e Mario anche se ne conto ch ella sia tra set lentrionale. Alain. Coltiv. disse il cane che bee l acqua : Tal e qual e. parla in due). [G.M.] Cane genere di pesci marini che comprende piu spezie. 1 cani marini sono tutti cane, meschinamente, duramente, o sforzati denti acutissimi, e noto, il non si mordon tra loro. e rombo, occhiata e pesce cane. — Red. Leti. 1. prossimo al ¦ can fastidioso. io osservi questa faccenda in Lavorare come un cane. 50. cioe in un pesce squammoso ed in un pesce cartilagineo, Per Barbaro, Appartenente ad altra in una resna, prendere un in Oriente. Frescob. Viagg. 83. cani, che chiamasi pesce spinello. E 144. Perche non vi puo egli essere anco de pesci cani? lied. Op. 2. 107. (Mi.) 11 pesce gattuccio, il cane carcaria, di esso ; ed e le sorta di animali marini. E 113. I pesci per ordinario piccola e molto lieve hanno la mole del cervello, come puo vedersi nel cane carcaria. 07. (Cbir.) Quel cavadenti cavano altrui i denti. malfusso. Uomo malvagio. Morg. 15. Fier. 5. 1. 3. (C) Passi quel cavadenti, Cui la tavola sua, tratton un trespolo, Due giovani insolenti Fer rovinare, e lui cavarsi un occhio Col can ch egli avea messo in bocca altrui. Salvili. i cani in chiesa. Quindi Logica da can barboni. |t.] e leva il dente. [Cont.] Biring. Mec. Piec. xxvi. 78. Coloro, che cani, da far paura a cavano i denti pretende Abbiam fatto di la certo istruinento di ferro, chiamato di Persona di mal a/fare. s intend Dare qual lepre 08. casa con la fanciulla. Far (Canis major) si chiama dagli Astronomi una Costellazione dell aperto gli occhi. Varch. gatti. [Cors.] Segret. Cose da poco all occidente ed in una parola tutte quella nella cui bocca risplende la stella —Stagione o Tempo da cani, minor) chiamano una Costellazione dell emisfero Perche vuoi tu ch io I. 6. v. 253. (G/(.) A predir ci viene pigliare un animale vicino all altro Can, ch lian seggio in alto, Tosto donno apparir [M.F.] Non il cane sete e rabbia. Bald. Naut. 1 dorso Giove dietro Admittere. 15. [Val.] Cane can, ne gatta che me non trova marito.) Esser troppo e in alto poggia. Spolver. Coltiv. ris. I. 2. ver. 381. Qualora avvenga pure per insulto agognerebbe di mordermi. 26. le gambe a cani l altro Can (nel surger (Tom .) come i can tuoni e lampi Con rea come morsi. [M.F.] Red. Cons. La predetta Stella Sirio onde, gran cane alle costole. animali Can sirio, o Cane celeste, o ass. Cane. [Val.] Fag. Bim. 6. guattisce la passata (che quando rivolgete Verso cane ne va. abitazione chiamata Colt. 2. 47. (C) E che T celeste Can rabbioso e crudo Asciuga e fende le campagne e i fiumi. Cristiani che andavano pellegrini can Me lasso ! aprica piaggia Cosi non arse mai sotto la rabbia Del can celeste, allor che latra e morde, 178. Non gli fidar farina A cane che 3. Potremo dopo riguardare il Cane, stella bellissima e maggior di tutte voc. Pagliajo. 13. [t.] feroce del Mastino. V. Alano. i bottai a tener forte i cerchii, mentre che li mettono alle bolli. Belline, (C) A dir c era rimaso, Ch una botte