Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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Voci del dizionario

 

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CARO

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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



CARO. [t.]Agg. Che vale o si slima gran prezzo. Conlr. (M.) Cosa, per molto richiedere ladron, del mio cavallo... Ben Tose. dicono Vile, come i idea di Prezioso, come dicono Vian.) Vo in mercato, dimando quanto vale il pesce, mi dicono ch e caro, l agnello caro,... ogni cosa caro. // seg. rende ragione dell accomunarsi le idee rfj cosa che significhi non Amati, ma Prov. Tose. 1S.I Le cose rare Vir. Mor. 52. Ragion superna 1 Raro a vedersi, a Per stimare di caro prezzo, il seg. Aver caro, in altro senso dal not. nell art, preced. [Val.] Sacchett. Nov. 7. Quello Almeone a sua madre fe aver caro quel beneficio fiorini duemila. Pallav. Vit. Aless. VII. I. 3. e. 8. (Vian.) ... Non (ostessa) bella, Fingi di non e cara; benche il concorso poi con la mio corso, eh e espiazione). Comm. 2. 33. Adrian. Giamb. Stor. I. 5. [Cors.] Prov. Saloni. 11. [t.J E 32. = Bocc. l una (la chiave d E in Plin. = Furteg. Terenz. Andr. alt. 4. se. esercito di Cristo, che si troppo cara. Cosi anco il lat. caro prezzo, modo avv., compie 9. Vendean le lor merci troppo care. = Cecch. Coni. ined. tempo. 8. In altro senso, L altre cose mi par ci si vendano e innanzi cara che no, [t.] La fanno cara (vendono, tale o tal cosa). A [F.] Berti. Ori. inn. 2. la locuz. Pallav. Vit. Aless. VII. I. 3. e. 8. (Vian.) Mangiassero il loro frumento, Scendi, che in una voce di venderlo a caro Piu cara e diventi piu Giustin. [M.F.] Di cosa costosa assai si dice Che l e avanti che disserri. (Simbolo del = Fagiuol. Art. bai. 2. caro per le spese. D rado, perche l e cara gli occhi. (A questo modo, non com.) 2. Non solo delle cose da vendere, il cielo.) Fig. D un entri prezzo, [t.] Pigioni care, Stanza cara. — Lettera, Nolo. [t.] Vitto caro, e ancora piu Vivere ; comprende tutto l [Val.] Novellier. Fior. 164. = II danaro e caro, se nelle sue permutazioni sia mangiare, ci voglia assai; Caro, ». Persona cara, la cui opera costa caro, [t.] Plaut. Coquum carissimum. — Femmina cara ( che vende caro una mercanzia qualsisia), puo avere tuU altro senso che Cara donna. IMor.] Esser 8. (Vian.) Ne mangio di uno che, per dargli perdita a chi lo chiede. in ragione di quel che e da per la spesa Venendo teco (e allentando il comprar cosi caro un carestia, ma che la roba costi piu caro del solilo, f Cr. 1. 13. 9. (Mt.) Le cose... che servar si possono, venda e Rara anco che l Nov. 79.11. per Prezioso. [Camp.] D. Purg. 24. Tu ti rimani ornai, il Diud.) i Scarso. Frese. In questo regno (del Purg.) si ch io perdo troppo da farglisi. 4. Annata vo copia la renda vile. Cecch. 6. Ma per Prezioso, ha uso piu gen. Sebbene Caro aggiunga all Lai. —Ricci, Callig. Plaut. ( ogni pietra preziosa, Dolce piu 1.1. Le piu care e le piu preziose gioje. Hob. Nap. Ti: son le piu care. — e santa , Cara sopra i seg. [t.] Tes. Br. cara un occhio. Serd. Prov. 3. 10. Gioje care e belle. E 20. Bocc. Nov. tue di mostrar sarai caro. V. 2. p. 28. (Vian.) (C) Di cari vestimenti e di belle cose ornati. [Camp.] Mil. M. Poi. = Bocc. Nov. 15. 34. (C) Caro anello. [Camp.] Dant. Purg. 9. prezzo. — Caro prezzo, in caro, maledetto data, parola di Dio era (quella d argento) vuol troppo D arte e d ingegno d altra cosa. [t.] D. perdono che apre ma di qualunque contratto dov anima beala. [Camp.] Dant. Par. 9. Di questa luculenta e cara gioja Del nostro cielo. |t.J E 24. Questa cara gioja (la Fede). [t.] Cara gioja, di pers. e sovente iron., o di chi abbiasi in uggia, o d un poco di buono. 7. frasi. Di cosa che massimamente di legname. 9. [Val.] male peggio. Albert. 25. di Bibb. Reg. 1.3. E la cara e comperata. Esp. Pat. Nost. 73. h .j D. caro Parer lo sventurato adornamento. L annona e caro Costo a riarmar. = (Ut.) La terra Tutte a Se trovi l osta concorrendo la merce dove non vedella (vederla); Che piu ti vende cara La sua lusinga amara. [t.] Un savio di Grecia, a chi gli lodava una famosa bellezza e costosa, invilandovelo: Non cara, anco non di tutta rimorso. amala, stimala, [t.] Avuti che avea l insegna, dicea 3. 12. L 5. (Vian.) ( Uccise la madre, che aveva per una collana tradito il marito.) Chi nasconde il,grano accio che Nov. 20. 12. (Man.) Ai: Far. i. 3. (Mt.) e noi serbassero per ingordigia i fo a chi Io vuol caro costallo (costarlo), [t.] D. 3. 20. Ora conosce quanto caro costa Non seguir Cristo. — La paghera cara ! 8. Cosa rara, cosa cara. t sentirsi, o sim., e pero desiderabile. Dant. Itim. 17. (Mt.) Vi piaccia agli occhi miei non esser cara. Fani. Fare carestia di su.t Frane. Barb. 104. 17. (Mi.) tempo e caro Viagg. 173. alla vita. [Camp.] K buon mercato ; sara. oro), ma l altra cara in quel tempo, e non era visione manifesta. (Pretiosus, nel caro [t.] Anco Bocc. Le membra 28. 11. occorrente Barber. Doc. 251. 25. (Vian.) contanti e care, e costi fatica, danno, dolore, o i Altobianc. Albert. Canz. Coraz. 312. Car Patrizi, par rara, [Camp.] D. Purg. 12. Come in pregio.