Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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CONTO

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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



CONTO. S. m. Computo, Calcolo. Computus, in Firmie. — Tes. Br. 2. 48. (C) Di Procurerete di rivedere i conti Onde nel trasl. Facciamo i la pareggiato. (Mt.) E fig. Sen. colpe, di saldare i Quando l uomo ha raunate le parti, si le somma per conto. [Cont. I Perla da conto. Che si conta, non si pesa come le minute e di poco pregio. E Dar conto di se. A Siena, Fare alla conta da onza, e perle da conto: le quali si vendono Questa per ora non ve perforati : i tuttavia ci costali sempre si [t.J Prov. Tose. 134. Conti spessi, amicizia lunga. [t.J Prov. Tose 351. A vecchio conto, novella taglia. fare un conto a parte. le quali servono a ricordo di roba data a credenza. Lo stesso che Peccati vecchi penitenza nuova.) [t.J Prov. Tose. 119. pigiato esser lui al far comperate, od in altra il calcolo di cio che al lupo che viene a scemare il branco. Sicurezza improvvida.) 2. tocca a lui, Con piu coniano le e debitore di conto (l utile, e sensibile rimasto, ecc. Sassett. Lelt. di tale o tale partita. 284. Lui (lo scrivano della nave) debba essere creduto, e accettato il detto conto (dell entrata e uscita), sia che porti guadagno o perdita. Bandi Fior. xxvn. 69. 8. Ministro, quale sia obbligato E iron. Fategli una strapazzata quale crei a ciascuno lanaiolo il suo conto per bilancio secondo la detta noia delle faldelle e stame, che settimana d il conto, o, Fatti i a ciascuno lanaiolo dello in buon conto, Avere in poi alcuno ha acceso in un l arte e l — Chiamossi il libro dove si conti, il memoriale, Entr. Reg. Giov. p. iv. scontro, l inventario, la tariffa. 3. (Comm.) Dicesi in generale aualunque Stato calcolato o non calcolato de debiti di negozio, traffico o sim. puo fare il conto ad ha tra le mani, e delle merci che ha vendute di conto. Ma poi comporta guisa acquistate o conto. Notare a debito per mando rinchiuso Metter conto. Esser utile. Beni. non saldato. (C) E fig. conto lassu col Castellano. 56. Seguitare poco conto degli amici. Ar. conlinovamente ; ma si suol prendere in mala parte. (C) 5. Conto corrente. Quello a cui giornalmente si aggiungono partile, e dicesi propriam. il Conto de denari. (C) [t.] Casareg. Camb. sogliono soccorso in Oriente. Bemb. Leti. febbraio accreditare ne conto voltare. (Il lai. ha di pezze 5000, e addebitare simile partita in conto corrente. [t.] Aprire conto corrente ; Cominciare a notare le partite del dare e dell avere, col proposito di continuare, serbando alla fine il conguaglio. [t. | E della persona che prende a A rendervi di se, disse, puo prendere dell altro. 6. Conto fermo. Quello a cui non si possono contrapporre parlile sino al tempo , o alla condizione prefissa. (C) 7. Conto liquido vale Chiaro e senza eccezione. V. Liquido. (M.) 8. Magro conto, fig., vale Cattivo partito. Lasc. Parent. 4. 2. (M.) lo non so, per mia fe, chi di noi due... s abbia piu magro conto. 9. Conto morto dicesi Buonar. Fier. g. k. a. o a conto questa di San solo per comodo di scrittura. (C) 10. Conto (i conventi) a uomini di saldato e pareggiato. (C) 11. Dicesi Conto a parte, e vale Conto separato. [< ,) Onde Fare nn conto a parte vale Porlo separato da altro conto. Borgh. Mon. 228. (C) L universale... si compiace... di poter mescolare in un medesimo sacchetto di piu sorte insieme, senza avere a un conto, il conto, Far E V esc. Fior. 497. Vennon col tempo ad fa (Gh.) Ma di cio sia ; e riguarda le utilita parte.12. [t.] Conti pubblici potrebbersi chiamare i bilanci, segnatavi, quando trattasi d esaminarli. 13. Andare a conto d alcuno, termine 61. 2. Quattro approvatori erano tu, danno di alcuno, e dicesi abbia detto ancor nulla in ingrato, non per questo si conto. Fig. Trovarsi vantaggiato di checchessia. Salvin. Pros. tos. 1. {Gh.) Con queste riforme le parti maltrattate s aggiustavano, far conto di essere a aveano il loro conto. [t.] Magai. Lett. Averci tutto il Render conto vale Far vedere speso, e rilevante). 1S. [Cors.] Avere in conto vale Slimare. Bari. Uom. punt. 1. 4. Quella che nel perdutamente amarla..., mostrano Mattone e misurato, e fino [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 5. Hanno cio (il sognare il mele) in conto d un segno buono. 1G. Avere stame, che fara, per dargli il vale Riscontrare il conto, ad 2. (C) Ara uno in buon conto una ne parti debitore. [T.] Saldare gli par che perle sia. 17. Avere in mal T. 12. 225. Ma fate [t.] Sansov. Cono. Polit. Se tu hai mala soddisfazione di Guaspare Messeroni, gioielliere milanese, se conto in servizio di avveda, perche s aliena subito, e delle cave ha posto a suo vale anche Saper fare, , e li valore, e si ha cara. fCors.] Essere in in mal conto. 18. Battere de conti dicesi allora che sono saldati e pari, che tra loro confrontano. (Mt.) 19. Dar conto d alcuna cosa vale Darne avviso , che il 58. (C) Ecco lui pronto ragione dell operato. Alleg. 275. (Mt.) E per darvi conto migliore e delle cagioni e 4. Conto aperto, capitoletto. Instr. Cane. 70. (M.) Questi libretti si facciano 164. Rale correspcttive al lavoro, correggere gli errori, che vi si trovassero , e darne conto subito a SS. Nove. 20. Pasi, Tar. pesi, mis. 184. Bemb. fatti, raccapezzato il vero delle alla Corte per dar Porre conto vale lo n N. S. Ar. Fur. 30. Mettere in chiaro le proprie Per Registro, o Scritto contenente un conto, o il conto conto. [t.] o Ricevere danari a conto proprii atti, ai fatti altrui, di casi seguiti. 21. Dar conto di se, fig., vale Besistere, Dar prova di se. Berti. Ori. 1. 1. 30. (M.) Per questo e mio fratello apparecchiato Dar di se conto ad ogni feritore, E sia chi vuol, Cristiano o Saracino. ora supporre, ora tenere per conto di se vale Diportarsi come si conviene, da valentuomo. Bern. Ori. 2. 6. 51. (il/.) E benche i suoi sian 281. Lui (lo scrivano della se pero i Pagan buon conto danno. 23. Dare ad alcuno il suo conto vale Dargli che... [t.] Mod. fam. Fatto e fig. Dargli soddisfazione o sim. Bern. Ori. 1. 4. 56. (M.) Chi I baroni di Proenza appuosono ne puo andare: Quand io fig., vale Vomitare. Fir. Lue. Dio, farai sindacare gli atti altrui conto mio. 21. Dare, Dar conto di se, de o a buon conto, vale proprii beni, e far del far plur. A conti fatti apparisce ci ammirano. 28. 4. 50. (C) I Fig. vale Esaminare la propria gli fossero date cento libbre d oro a conto del suo soldo. [Cont.| Doc. Arte su quella su cui il alcuno una somma. [t.] debito 1 sopradetto maestro Lorenzo lavorara detto rivisto il conto d ogni opararj li abbino di mano in mano a fare dare qualche denaio, e sempre a buon conto. [t.] 57. [t.] Far molto conto. Onde il Sost. camp. Un acconto. (Tom.) Dare in conto mettere in mezzo, o sim. sim. |t.] E fig. Dare, Ricevere a conto, parole, fatti utili e piacevoli, o, per iron., danni e busse. [t.] Per mio lui). con tutta 55. Ella gli rende conto che detti tessitori faranno in a debito mio, da farne poi i conti meco). con vale Uomo di stima A di tenere un libro, nel per conto mio. 2S. Domandar conto vale Chiamare e altrui ragioni, diritti, pretese. conto. G. V. 6. 92. 4. (C) non vuole star qui se al buon Romeo, ch egli conto di una cosa. Raccapezzarla, del Conte, e fecergli le, conti; alla fine de religioso. Segner. Crisi. Instr. 1. 19. 6. Siete tenuti a procurare buon conto; Forma di minaccia altri ; e questa e cura vostra, ed a voi s appartiene, ed anche a voi ne sara domandato severo conto. [Cont.] Domandar danaro a conto. Ricevere a conto o in conto. Bandi cosa in cui si riconosce mese, Al mio nteresse, se riscontro d aver fatto volta per volta che domandera danaro a conto. Cons. mare, 281. Debbono (i padronidella nave) ricever a e numero di operazioni. o gia provare non li potranno notizia accio possino restare sodisfatti Michelangelo... ho ricevuto da papa Tutto li debba essere ricevuto in conto. 26. Essere a tonto d alcuno, frasi. Essere apparecchiato ad ogni sua richiesta. Bemb. Lett. 2. (G) Prego mi comandiate e mi spendiate confidentemente per quel tanto che io vaglio, che certo tutto sono a conto vostro. incarico. Giovare; ma sempre dell conto vale Essere pregiato, Essere sette millioni. [t.] Sansov. 2. 6. Noi Color che fanno il conto ci sono in conti, Faremo i conti, e Segner. d ordinario piu partite, del conio. Bemb. Star. Far conto vale Riscontrare le ragioni, eie partite. Varch. Ercol. 50. (C) fili abbacchieri quando all ultimo avere in conto ragioni, si dicono far bene i conti. Borgh. Man. 228. Ognuno non sa fare questi conti a punto, o cosi presto. 29. Fare al conto. [Fanf.] Dicesi quando piu persone si mettono in cerchio, e alzando tante dita per ciascuno quante con la stima della mente poi quante son le dita alzate, incominciando a contare dalla persona prima designata, e fermandosi San. M. m. 63. Di numero si compie. E si traggono ancora perle ; a Pistoja e Firenze, Fare al tocco. SO. [t.] Fare il conto: nel pr., Computare le somme, e vedere quello che ne risulta. Non solo per se, ma si negoziante, delle somme ch egli un altro ; misericordia, figliuolo dell Altissimo ! Al negoziante, all albergatore : Fatemi il mio conto. [t.1 Fare i conti e operazione piu complicata, altre cose. manifatture secondo i sopraddetti prezzi, certo spazio di conto vale Mettere a interesse un conto, che e appellato qualche cuoio e in conto tra rimprovero e minaccia di rivedere di conto. 46. un bel parlare; od altra conti con me ; Dovra rendermi ragione di quel che fece. Il piur. Fare i conti dice il Raccogliere estrinseche piu che Merita o Crisi. Instr. 1. 25. 9. riguardano alla stessa persona o e gastigarsi quando bisogni. [t.] a far conti con loro (di quel che i suoi servi avevano nella sua lontananza operato). [t.] Fig. Venne l ora dei conti (del render ragione del fatto e dell omesso). [t.] Fare i miei conti concerne anco l avvenire, non solo di somme, e di spese, e d utili, Non opporsi. Malm. Slam. 103. fare d altra sorte. 31. |t.] Far di conto. Conteggiare. Il Di fabbricheranno. [Cont.] Libro da conti. esercizio in genere ; Fare (Taglia, Incisioni sopra un legnetto, conto, sono gli atti di quell esercizio. [t.] L arte o due volte il giorno. si possono contare ; Tenerne di conto, e non facesse, Volle quanto prezzo possa = Varch. Ercol. 50. (C) Si conto anco pagando il fio. sia buono abbachista, cioe sappia far bene di conto,... [t.1 E l arimmelica, e l carico, o Imputarglielo /<•» l di conto. Vasar. Vii. 11. altri gentiluomini romani di conto. chela prima cosa egli (il il conto, puo anco valere e scriver bene : e baiassi la metto l aritmetica.) [M.F.JFare di conto, Saper fare di conto, cioe l abbaco. 32. Far conto, o i conti, con alcuno, conio sulle dita {con 10. effetto di aggiustarsi con esso nel dare canti, or mi rimane. = in conto fra conto, e pago ben volentieri. Red. Lett. 2. 137. Faremo i nostri conti, e gli aggiusteremo tutti tutti. |t.] A Red. Leti. 2. 99. (C) Ben computata ne dolga (del Duca Alessandro l utile e il danno. E fig. Ben riguardate le ragioni pro e contro. Il fig. segnatam. nel buoni, o per aggiustarsene nel cio che gli si dee; mano in mano che, ridicole ciance di costoro. = Lett. 3. 99. (C) Viene cose. — La sincerita, fatto il conto, eia furberia piu sicura, anche per questo che i furbi non ci credono, e ci si avviluppano. [t. I Prov. Tose. 112. Chi acquistar Dare ecc. danari per oste, di G. Galil.) 58. (Anco di chi si figura da se le cose divene da quel che Dio o l uomo le vuole e fara.) [t.] E il farle finite cosi dicesi: Fare lo spende.{t.J Trasl. Indagare gli o senza l oste. Rem. Ori. 1. 7. 63. (C) ci vergogniamo di quelli che senza l oste, Rispose Astolfo, tornano a rifare. 53. [t.] Far i conti addosso a uno; Ricercare con curiosita imperiosa o importuna e quel che ne levera, diece cotanti, e cont. innanzi l oste altrui portamenti e giudicarli e malignare. altrove : Acciocche voi non Bern. Ori. 1. facilita o offesi o danneggiati. Il Rendere 55. Fig. Far conto, per Render conto. Dar soddisfazione. Beni. Ori. 2. 9. 56. anco Dare un tantoprima di prima non ascende A far con ogni avvedutezza (Mt.) 67. avessero allora allora, e l altro ha avere E ivi. fatto un conto, rileva al netto la somma. Faccio conto d andarmene di quest esiglio in altro. [t.] Non proposito deliberato, ma supposizione, come chi fa conti a un dipresso, senza averne i termini certi: Fate conto d esser libero; che gia e tutt uno. Anche elliss. Questo , a conto di checchessia. Giudicarlo d importanza. Giorn. Arch. Si. 213. Dicendolo a fra Hieronimo, al detto maestro Lorenzo pagarli (del mandare o no a Roma l attestazione in suo favore). — Far poco conto. CU. Tipocosm. 478. I libri ch e nelle lettere della figliuola gli convien farli due volte. E Far conto, o il conto, per Immaginarsi, Supporre, Stimare, Far ragione. Maini. 6.86. (C) E Levare un conto alla pastura Un toro sia costui o un cavallo. [G.M.J ci sono quelli che saldo che Fate conto che io non v attivi o passivi di quello li. sia stato pagato paragone di quello che Fig. Non curare i suoi Disc. 1. 151. (M.) E i poveri co ricchi qualche commedia a sentir le frottole di qualche servo sciocco. [Cors.] Seti. Ben. Varch. 5. 8. Fa conto d essere (M.) ti. Avere il suo perdera il benefizio. = Ceccher. Az. Aless. Med. 27. (Gh.) Non sento gli piaccia che, al a e quanto concerne sempre Ijuon conto, anzi restava tu che debbi essere, fa conto, qualche mala lingua. 39. [t.J Fate conto che sia cosi. Vale Ne quei che fur cacciati fermo ; appunto come ne calcoli ora gli e un postulato, ora a voi stesso una e E pero Fate conto che sia e un modo fam. di far intendere che la cosa dev essere a quel modo e non altrimenti. In senso sim. dicono francesem. Contare. 40. Far conto stabiliti, che quelle che aveano proverb. Non curare checchessia, Non badare a quello che si tratta, Non volervi Fier. Buonar. p. 391. col. riveder de conti; , Reputare per. Cors. Ros. mettere fie/m». detti, Non far caso delle sue parole. Bisc. Fag. (Mt.) 42. Far male Facciam conto, che in ma anco di cose da (C) Perche s ei vuol turbar la nostra pratica, Fa male i conti. 45. Al far de conti. Modo fig. che vale A considerarla bene, In ultimo, Finalmente. Malm. 7. 90. (Mt.) E vedde bella sorte... di guadagnarti ilparadiso, Il Dal conto sempre manca o de conti. 44. dell ordinanza. [Cors.] Car. Capitale o Assegnamento. (C) Onde Far conto di una cosa o di una persona vale Farne capitale o assegnamento, Pensare di pastori, quando gradazioni e la (C) Ninna cosa avete, qual che ella si sia, cara o vile, che tanto vostra possiate tenere, e cosi in ogni atto farne conto vale Essere svantaggioso. Borg. Ben. Varch. Nel trasl. 5. L altro che temano utile proprio, o le ordinarie che ottima, si ad alcuno. Sindacarne le operazioni. anche gli 45. [t.] Far conto di persona o di cosa; Riconoscere in essa a lor piace, si conta un valore, come si fa dei valori materiali, i quali se non ci sono, non i Toscani la dicono Far conto , Dimostrare co non piacevole, come al debitore, conto, Averne cura, come di Fior, 1 conto se uno ha se non 27. Bemb. Lett. (C) De quali due, dico di voi e di messer Pietro, io lo quel conto che di aveva male guardato il tesoro riaverlo. 51. [t.] Mettere acquistiate disonorato nome di far a far checchessia lungamente e Fur. 32. 8. E del ricordano del male..., non lengon a un uomo che sa le mostrasse, [t.] Bib. Cai. 3. 5. Ka quel conto di te che delle scarpe vecchie. Onde Uomo di conto questa gente A rompermi, o di reputazione. Dav. Scism. 48.(C) Davagli in commende spento dicesi Quello che e conto. Maini. 3. mette conto, e non grossi bottegai. Mellin. Descr. il Fig. vale Imparare, come si l aria d importanza ed 168. (Gh.) Delibero (Raffaello (legnaiuolo)... E dicesi anche di s. 9.p. 139. col. 2. 5. 5. 2. (Mi.) Cartepecore e scritture di conto. [t.] voler tal fallo porre in vale Da esser contata come meno il resultamelo finale che e tenuta in piu o meno gran conto. Ass. sottint. Molto. Negoziante,Letterato di conto. — Una lite il lupo. (1 valersene. Bocc. Nov. 25. 7. negaz. Faccenda di qualche conto, di poco conto lo detto consumarne/ito, se Non e cosa i conti innanzi desinare. tutti Letare il conto vale Raccorre il conto. Ar. Len. i. 7. (C) Fin fanno bene e prestamente le di principale. all ultimo Legno che ci e, l ho scritto, e meco portolo ; Poi ne levero 1 conto, e faro intendere Ad ambi a che Brunel prova il conto Stor. 6. 79. Se xlvih. mostrare almeno ogni servirebbe e come i piu ancora, essere si trovera, [t.] Ar. Far. 31. 79. Quei che fuggiro, io non saprei contarvi, 22. E Dar buon ai fiumi stigi. Levo a quaderno, lo (Gh.) Molti signori oscura Che di contarli s avea preso cura. 47. i conti, fig. Male immaginare, campo vale Levare, dell amministrazion sua. |G.M.] hi un conto che credito delle tele, che dice libro. (C) 48. Col v. Meritare. [M.F.] Non meritare diversamente miglior senso che Render pena; Non valere il pregio. Redi, Inselt. Non merita il conto l affaticarsi per confutare domandar conto. [G.M.] Iti senso Red. Op. gli altri conti. Filoc. 3. l farseli detto a bastanza, non meritando il conto di perder tempo nella confutazione di somiglianti frivolissime bagattelle. [t.] Non merita il conto che se ne parli. E ass. Non ve ne scrivo perche non merita il conto. 49. [t.] Mette conto, modo fam., aff. a 71. Teuer proemio e computabile a qualche modo. Torna il conto, nel primo suo senso, vale che il conto rifatto, alla riprova riesce o puo riuscire il medesimo. Scrivere, e Fare i conti. spesa per voi, riporta il resto de quattrini, e tra il resto e lo 133. (Gh.) E cosi molti imparasse a leggere Non ci perdere, e anche Guadagnarci. Ma il Mettere dice quest idea piu diretta. Onde fig. Metter conto vale Esser proficuo, Tornar bene. Tac. Uav. fig. Salutatela per mio conto. Germanico mise libri sociali... la dei debiti che l uomo convertere agmen.) Sold. sat. 2. Vorrei solo saper, per quel ch aspetta per die esso impresario dara E Ann. 1. 20. (M.) e soffrir, conto mi metta. Imperf. V. Tib. D. K. conto alcuno. ISon farne stima. che i beni della fortuna ci si fermino in mano, le riscossioni, ad alcuno.Fig. nule Tener conto vale altresi Prender, 9. Uomin di conto, e se ne sta in capitale, [t.] Non mette conto dice di valore, e pero avuta Non torna , e usasi piu sovente colla negazione ; ma anche positivo suo peculio un conto a non solo piu somme, ma Non merita il conto : ne comporta l art. [G.M.] E iron. Mette conto il confondersi per simili inezie! —Mette un bel conto a disputare con chi non intende o non vuole intendere ! Quindi Mettere mal conto, come di me. Sen. Viiw. Fir. disf. 273. Crus. (Gh.) Mal conto metteva loro disfare quelle stanze le quali [t.] Far conto; Pensare al coperto, a rifare. 50. Mettere a tempo conto, di nessun conto. — usura. (M.) E fig. Sen. Ben. Varch. 1. 2. (C) Chi dice d aver perduto alcun benefizio, mostra che egli l aveva messo a conto, e fatto pensiero di 34. [t.] Fare buon concetto. in ricevute. (Mt.) del fatto... vi con dar Fig. fam. come avera, settimana Addebitare, Apporre altrui una cosa a biasimo o a colpa, 43. D. Gio. Celi. leti. di conto(cioe, imparasse in conto ; ma non cos i un altra volta. 52. [M.F.] Mettere fra 1 conto di. Noverare tra Alla e nell avere. da Vii. 101. 2. La buona e virtuosa donna non si debbo mettere fra I conto il qual conto lo scrivan uomini. 53. Mettere, o Porre in conto, o a conto, vale Annoverar tra l altre cose, o tra 9. 4.46. i conti avanti 130. (C) Alcune 183. Si fece sotto li non sarieno degne di mettere in conto. Nov. ant. pr. 2. In vita loro hanno appena tratto lodevoli. — Fara i suoi cosa Malm. 2. 33. (C) Fece buoni. E passata. [Cont.j Metter a conto. troverrai che passi l imperadore. Modo valore, faceano mettere in conto. Sen. Ben. Varch. 3. 18. Egli non puo mettere in conto al padron suo nessuna di quelle cose che egli gli fa. Bemb. Lett. 2. (C) Mi pecore, non pensano e stato ponendo creditore effettivo, ma si tiene Giovanni prossimamente nov. mercantesco, 5. 17. Quanti Cons. mare, pien d alto ardimento, Di nave) dica se sono vere quelle spese, e che sia in quel modo come lui ha scritto, o fatto scrivere, e come lui le mette a conto, se lui dira che siano giuste... debba essere creduto. Ii4. Mettere o Porre in conto checchessia per mio conto (da notarsi nellt scuole, dicesi Far altre cose. Giumpaol. Pref. 8. (Gh.) Questo dunque, eom ho detto, non gliene [glielo) metto in conto, intendendo di proceder seco (co» esso, e con esso conto. — Darete al tale Quello che non fa debitore i. s. 15> p. 237. col. l.Vogli a messer Equilio perdonare,. Ne gli Persona o Cosa di conto conto. [t.J Pagarsi, Riceversi, Notarsi a conto di tale o tale cosa, 408. (Man.) [Cont.] Cons. mare, [t.] Pagare a conto vale 1. La fortuna e la ricevere il valore pattuito, o parte del pattuito nell atto di ricevere; onde se ne fa il nome acconto. [Cont.] Pagare far riflessione. (Fanf.) 41. conto, o per :i buon conto. Bandi Fior, xxvill. 55. Notare in olire tutte quali si vendono a carati. Dargliene impararla pagamento di loro Salvin. F. B. computo un ; e dicesi anche per un commendazione della verginita, a a detto conto. Doc. Arte patta, per trovar la tue noi, in nome de li magnifici signori offiziali detti, promettiamo non mostro farne molto conto a la giornata, a (Gh.) Ed ancora ci serviamo quanto 59. [t.] Rendere buon 44. per condurli», a fine a detto tempo. Cart. Art. ined. G. ili. 130 Pagate in virtu di questo nostro mandato a qualcuno, ingegnati quanto tu puoi 150, che sono per a buon conto della manifattura d uno vaso di lapis lazzari, che esso ci lavora. Onde Ricevere per conto, [t.] Giom. Ardi. St. 50. Io di colpa sua (del comandatario)... Leone per conto della facciata di S. Lorenzo ducati 800 d oro. E ass. [t.] Vas. 8. 301. A Andrea d Agnolo dipintore fior, due d oro per conto del quadro che. debbo dipingere. 55. di scudi che non affettatamente ostentata). supponeriparazione che debba dicesi il Conto Ori. 1. 5. 78. (C) Or con la coda. il batte, or con l ugnone : L esser fatato un gran conto gli pone. 56. Raccogliere il conto proprio dalle altrui spese. giornale, il Turpino il conto dice, alle altrui spese. Buonar. Fier. g. 3. a. 2. e dicesi del comprendere nel (Gh.) Una grammatica ho, per cui s apprende,...; D abaco ascendere. Bemb. suo, ed e impara Raccor dall altrui spese il conto proprio. 57. suo cinque paghe ricevuto, dato, la sua amministrazione. Ar. Len. 2. 1. (C) E fa che li fasci li mostrino C hanno cavato, e che conto ti rendano De legni verdi. Ar. Fur. 1. l equita. danaro o roba pienamente Dal giorno che mandato fu da lei A dimandar donar gioie, le quali 27 Egli a boccale renda conto o Copiare le partite d senso religioso: Render conto a DioDi tutto dobbiamo render conto a Dio, fin del pensiero. Segner. Crist. Instr. 1. fi. Avranno a render gran conto a Dio i padri e le madri. [t.] Render conto a se stesso de proprii fatti e detti ; Esaminarli, Giudicarli per meglio appurarne. la ragione , per correggersi piu. [t.] Vang. Si pose Non dover render conto saldar de vostri conti, vi proprii, o, piu breve , Non dover conto a nessuno 2. Figuratamente si dice Fantino sindacato o potere. 58. Render conto ad uno di una cosavate Dargliene, notizia. Ar. Fur. 15. 9. (M.) Di questo altrove ir vuo rendervi vale Dargli soddisfazione. Ar. Fur. conto ha piu un uomo astuto che sappia dei crediti; Rendesi dice d uno, il quale [Cont.] Render buon conto di denaro o altro che sia amministralo per commessione del padrone. Florio, Melali. Agr. 76. Gli rendono buon conto di tutti i denari spesi nelle cave la settimana a dietro,, delle femmine, ma fra li perche col tempo vengono molte libro dell uscita. [t.] Render buon conto de l atti suoi (in modo da giustificarli e averne anzi lode). [t.] Me ne rendera conto, non facciano il conto loro? a chi si crede o si finge di credere che ci abbia precisione, vera o se stesso che od acceso, seguire. 60. Render buon conto di se ad alcuno vale Giustificarsi con esso lui, Rendergli ragione del propria operalo. (M.) [t.] Cron. Pisi, del 500. Ha reso buon delle •quali non e oggi dov e stato. E talora conto. giudicaremo li facci di bisogno Bada pur molto bene a fido : Ha conio aperto; buon conto. 61. Render buon conto, fig. Resistere. Slor. Enr. 1. 3. (C) Comincio a ten.tare... le forze e l animo-^el suo nimico ; ma trovando che gli rendeva de Medici), se non sempre al di sopra... Berti. Ori. !. 2i. 6. A solo a solo avevan combattuto Con tutti dui, e buon conto renduto. 62. Ritrovare il due-fratelli si dee fare. E Trovar la via di chiarirla, di scoprirne il vero. Borgh. Vino. Op. 3. speso fa fare una (C) [t.] Tener le travisarono {le armi gentilizie), conto di se fn.ora e molto agevole ritrovare il conto, perche alcuni di questi ta rami che mutarono nome, sono venuti meno. [M.F.] Rivedere i conti muoja, e die minutamente. Salvin. Dial. Plat. 181. vuoi rivedere i dopo risoluzione 4. (Mt.) Tu che eri vuo tu rivedere i conti? E altrove : Non e dare, e determinando i a rivedere i conti. E dell uso. Serd. Prov. Gal. Op. kit. 6. 303. (Man.) Mi era venuto in pensiero di... rivedergli il conto assai vivano bene Fag. Com. Che consumamelo fussi stato per Bender quel che tu di , come che t abbia esser lavoro, eh e sopradetti parola. 65. Fig. [t.J Magai. Leti. Al Far conto che uno fine, segnatam. d esito fatti di riconoscerla; Tenerne di o all uomo non leale, il rivedere de conti. Rivedere i conti a se slesso. Padri ordinarono che senza dimora coscienza. Serdon. Leti. I. 1. p. 669. ediz. fior. 1589. (Gh.) questi medesimi undici di nasce il risultato netto dell operazione. l esercizio del computare 64. [Cors.] Riveder i conti, in senso fussi anche solo, spero in 1. 2. E che si, che se tu me la fai fiutar piu, e massime costi, che tu mi Che mi sarebbe dato il non 68. Saldare il conto vale Rendere il conto spento, San. M. ni. 137. E Ben. Varch. 6. presa, come chi, Che mi come creditore venuto, saldato il conto, te persona; Cio ch ella fa, i conti; Conguagliare le parlile, riconoscendo quel che l uno volendo stare conti alla padrona? ho nessuno che m abbia modi del soddisfacimento. vale Andare a pro o comincia, poiche a render ragione, Far render [G.M.] E in senso religioso, detta somma : pretium fuit ha verso Dio. Segner. Crist. Instr. Se tu... sapessi la senza metterla piu in forse, di scancellar le ragion della Luna. Sen. Pist. tuoi conti, di diventare, pev •tftexxo della per dirgli il suo debito. Al saldar dei conti, fig. Lo stesso che Al far de conti. V. § [t.] a numero e far 15. (Af.) Io il priego, persona che se ogni cosa, nessuno de fatti, troviate avanzato. 66. Saper fare il conto suo vale Operare Arer il conto acceso vale [t.] Sapere il suo conto. Non solo conoscere l che la lor moglie, ancora faccende da attendervi, ma anco in fatto di lettere e di scienze. [M.F.] Sapere il conto suo. Persona che sa il conto suo : cioe istruita nella sua professione. 68. Sapere il conto occasioni che ti potrebbe servire Operare con ogni avvedutezza, Non esser uomo da lasciarsi gabbare, di dote, di pigione, e Minuc. in Not. Malm. v. 1. p. 168. col. 1. buon conto di questa opera, della voce Furbo per denotare pieno e conto delle, spese, il conto suo. Salvin. Annoi. a conto, o a buon ; Non dipendere dall altrui conto , o i conti. un libro bel, dove s destro e lesto. 69. Stare a conto. V. Stare. 70. Tener conto, o il conto, vale Chi va a tornare suo figliuolo) altri il conto. Non valere la conto. Tenere il conto; dicesi segnatam. di chi ne ha o se ne prende l lo avessi perduto, con averlo utile, a darle di se per bilancio. V. Bilancio. E fig. [Cors.] Segret. Fior. Mandr. i. (M.) Ne puo uscir chi natura tiene il conto per bilancio : la non fa mai un bene, che all incontro non surga un male. 72. caro, che e non Tener memoria o ricordo. conto fatto, A conti fatti; Tenga V. S. conto di quello che spende. Varch. Stor. 5. 38. (Gk.) Far gran conto ( da teneva conto di questi crediti, il libro de in estimazione. Cor. Rett. Arist. Cono. Poi. La minor moltitudine temendo, spesso ha vinto il numero grande, il quale non stimando i nemici, non ha tenuto conto Conto dicesi anche per Reti. Arisi. 2. 4. Non si gran conto ch egli ne conto dell ingiurie.