Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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CUOCERE

cuocere
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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



CUOCERE. V. a. Ajf. ullat. aureo Coquere. L azione che mi cuoce il cuore. Allei). materiali, col calor mezzano, tra molto la santa del corpo, Bocc. Nov. 54. 3. (C) Acconcia la gru, la mise a fuoco, e con sollecitudine a cuocerla comincio. E nov. 61. 6. Avendo ella fatti cuocere due grossi capponi, avvenne venne vi voglia a cuocere una doveva, molto tardi vi venne. Frane. Sacch. Nov. 186. Una novella di un altr oca mi non vi far disperare affatto, la Huale... clic Gianni, che venir non che se l ebfoono, com ella fu cotta. Ricelt. Fior. Cuoci a fuoco lento l acqua ed il mele, sino a che si levi via la stuinmia. [t.] Prov. Anche a cuocere un uovo ci vuol fortuna. 2. Fetonte abbandono li freni, Perche [F.T-s.] [Val.] Gozz. Nov. 1. 53. chiamato Tento, il quale sa molto ben cuocere. = Viagg. Mon. Sin. (M.) Tutti i cuochi della terra nel tempo della Quaresima stanno tutta la notte a bottega a vendere carne e altre ghiottornie, perche comunemente i Saracini non cuocono lo scaldare e l com. — Bocc. Nov. 77. 1. 3. Tenere al fuoco checche sia, tanto che per la funa del calore si alteri, o si muli da quello dieem prima, senza alterarne molto la figura o la sostanza. In questo signif. dicesi Cuocer mattoni, calcina, filo, seta, ecc. (Ut.) [Cont.] Celi. Oref. 13. Comincerai a crescere il fuoco con gran destrezza alla tua forma, la quale stucco per commetterlo. 4. la sia cotta legni..., l uno tagliato di verra l opera tua. Breve Maes. pietra San. i. (Mt.) Lo lasci cuocere nel cavatori usati, di 20. Il danno sarebbe piu essere al Breve dell arte della pietra, e tutti i calcinaiuoli, e gessaiuoli della citta che si prende, quando s del contado a quindici miglia, e tutti i fornaciari che cuocono i mattoni e tegole e pianelle e quadrucci o altro arnese. CU. Tlpocosm. 380. e ingiuria. 1». Alt. Per invetriarli, cuocerli. Pali. A. Arch. I. 5. Ogni pietra si de monti, Coce a, Cocero, Cos se. Vas. Arch. e manco presto secondo il fuoco Pad. 2. 170. Tanto ma rego7 larmente cuocesi fiumi si cuoce piu, del vino a uno che quanto alla natura del porfido, che, messo nella fornace, non Cuocio, Cuociono, e sim.: quando interamente cuocer le pietre, che gli sono intorno, anzi quanto a se incrudelisce. Florio, Melali. Agr. 308. E benche a le volte con piu modi di cuocere de le medesime vene possan trarre benefizio intrapreso. (Tom.) Arr. Sellini. non dimeno fatto secondoche si conviene, egli spesa che l altro. Bocc. Corbac. 202. ediz. fior. (Gh.) Elle non si metteranno a disputare o discutere quanta cenere alle mani di certi, vi matassa d accia,... Pallad. 1. 1. e. azione che fa il freddo, i colori a fuoco (ne vetri colorati). Vas. 8. 102. [ Cont. ] Vas. V. Pitt. Seul. Arch. i. 25. Maestro Apollonio pittore greco, il quale gl insegna a cuocere i Ma perche io so quanto lo tu cocerai : Dant. Inf. 16. Ma perch si cuoca spesso. Slor. Eur. per Far grattar cuoce, e troppo parlar Penare nell inferno. in fine a tanto che torni o terza o mezza. male il bere, perciocche la non freddissimo Coro e cotto e azione fatta dal calor del sole, nel maturare i fruiti, puote essere che chi ista o per te che l hai in it. non V. Bollire. 21. Cuocer 5i. (C) Il Sole... non solamente le cosse le carni 50. 15. Per la simonia, Colt. 5. 133. Render molle Quanto cuoce il calor, o innaspra il gelo. Nov. ar/r/. all ant. Uno Il 130. (C) Talche ancor, rimembrando, aride messi cuoce. E N. pass. Dant. Inf. 17. (C) Quando Per Cucinare, non com. 1 ciel, come pare ancor, si cosse. [Cors.] [Val.] Sacchett. imperocche egli fa io mi sarei bruciato e colto (sotto il fuoco )/ piu com. e Cuocia. buona voglia. 6. Si vivanda cuoce, fa Dell acqua Bruciare, Abbrustolire. Pelr. si nelle piante e quando debbono varie voci sono: si cuoce, 1. 23. (C) Gia si cavin le fosse, e tanto avanti, Che 1 com. 5. Dicesi dell vi curiate di mio affanno, pria che la vite Se gli commetta. Dav. Colt. 194. Pruova a pesare due secchi bene perche tanto meglio ti primavera, e l altro di verno...: tiengli all acqua e al sole : quel s apre come una melagrana, cuocesi, e imporrisce. 7. 37. p. 43. [t.] Cuocere Cap. Muzio, che la sua destra errante coce. 8. [M.F.] 1 Cauterizzare. Seal. S. Gio. Clim. 106. 2. Prendi lo exemplo di stare innanzi a Cristo terren, ed io, ragionandone, piu fanno gl infermi dinanzi alli medici nelle fruite, come nella terra. tagliati da loro. 9. N. ass. Scottare. Dant. Purg. 9. (C) E si lo ncendio immaginato cosse, Che convenne Prov. Tose. 358. Se ti usai su nel mondo, Vii. Bari. 18. (C) Non diseccar la terra, la pelle appresso del fuoco, che egli alcuna volta non si cuoca. infernale), Vinse paura la mia E alt. [Val.] Augnili. Eneid. 183. Vi ferma alquanto sopra il pugno e sente Che non brugia la carne e non la cuoce. Fig. [t.] che 1 sonno cuoce, soffiaci su. (Se la parola l e dura, peggio altro. [t.] Aureo lat., ma meritata.) 10. Per Frizzare. M. Aldobr. (C) E perciocche appresso queste cose fanno cuocere e ardere, laonde i peli caggiono, ugnete appresso d olio rosato. Prov. Tose. 230. Troppo bollire. Pallad. 1. [Val.] nuoce. 11. 151. (Firenze 1661.) (M.) Molto dinotare quella operazione che alcuni crederono che facesse il calor naturale dello stomaco intorno al cibo ; il che anche diciamo Concuoccrc. M. Aldobr. (C) Se rl dormire e l un modo ricerca maggiore guarda mai in caca. farai che Parlando d ben cuocere la vivanda. E altrove: 11 vino, quando egli viene alla forcella per sua sottilitade, non vi dimora tanto che sia cotto, anzi se ne va per li membri tutto crudo. E N. ass. M. Aldobr. (C) Quando la dice parimente dell [Val.] da se sola, vivanda non cuoce niente a sua natura. E altrove: Quando l orina comincia a spessare, e ad avere un poco di colore, allora comincia la vivanda a cuocere. 42. Fig. N. ass. e Alt. Per Molestare, Travagliare, Tormentare e Affligger l animo. Bocc. Lett. Fin. Ross. 281. (C) Volendo venire a quella parte, la quale... piu che niuna altra nel presente esilio vi cuoce. Vit. SS. che le vien dato : m e cociuta e cuoce di una cosa. Bembo, Lett. via. Petr.canz. U. Qual fu a sentir, che 1 ricordar mi cuoce? Sen. Ben. Varch. 3. 17. Cuocelo sempre ed impassiona la coscienzia del lo stesso peso del metallo, 1. Continuo incendio fa il fuoco nelle cose 79. (C) vetri del musaico, e far questa cosa vi cuoce, per viene a memoria di raccontare, vel diro cantando. 13. N. pass. [M.F.J Cruciarsi, Darsi afflizione questa, che quella e passata 3. qualunque cosa, siano tenuti di mio che vostro, con cio sia cosa che voi poco trito Aggia il mosso in oratione dalla supplicazione che e piu mi cuoco e nel vivo a dcmonii furioso Cane del ciel l me ne cuoce. M. [Val.j Cuocere nel vivo, Rincrescere sommamente. Bart. Cin. 3. 60. cuocerlo affatto, lo feci geloso 1. questa ugual loro perdita Far vasi di terra, dipingerli, Innamorare ne vedea. Alam. Ch i Cosse tormento. Nota modo. Burch. galantemente. E detto in senso equivoco. Fir. Asin. 225. (M.) Non era pero cosi cruda, eh e bisognasse gran fatto legne a cuocerla. 16. [Val.j Desiderare ardentemente. Ar, Fur. 33. 17. Il cuor le cuoce e le manuca L ingorda voglia e 1 desiderio ardente Di riveder Ruggier. 17. Per Imbriacare altrui. (C) [Val.] Maini. 7. 16. Dicendo ch ei non vuol che il vin lo cuoca. E N.pass. Per Imbriacare se stesso. Sen. Ben. Varch. 1. 11. (C) Come sarebbe mandare i. E da sapere ancora, si diletti del bere, e acqua e d altri liquori, 5. 102. Essendo appresso di loro e vergogna e colpa Scapricciarsi. Red. Lett. 1. 263. nelle feste. [Tor.J Dat. Lep. 138. Tutti due si cossero malamente. 18. 4. (M.) Cuocila (l acqua) Pucc. Gentil. tanto quanto ardentemente. Arti. Rag. (Mt.) Per si rompesse. E N. pass. qui mi cuoco. 19. Fig. Apprender bene una dottrina, quasi convertendola in alimento dell animo. Amm. Ani. Alt. Per ben si cuoce cio e de le masse, e insegna poche cose. 20. Prov. Farla bollire e mal cuocere. abbruciare. Nov. 118. Pecoron. 3. bue. V. Bue. 22. Cuocersi nel suo brodo. Prov. grandissima il non si cuocere 31. Ordiniamo che tutti i suo brodo. 23. Le essere cotti o Alam. Colt. e non lascia pero l accento si trasporta, o la consonante si raddoppia, allora si toglie il dittongo, e dicesi come de in ore sessanta. (Fanf.)