Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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Voci del dizionario

 

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DARE

dare
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Voci che contengono:

 

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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



DARE. V. a. e N. ass. Aff. al lat. Dare. Verbo che in alcune voci esce di regola, e percio da Grammatici e detto irregolare, ed in alcuni tempi ha doppie terminazioni, come sara manifesto dagli dipendente dal volere nostro. [G.M.] significati, o pensiero. Frane. Sacch. Nov. maniere. Varie uscite, per la massima parte non vaso tutto l argento vivo. 553. Giamb. Tratt. della Miseria dell uomo. i Dae, per Da. JV. V. 561. t Daemmo. Demmo. Da Daere. cuoco. Comincia la cammella a daessi, daesse, ecc. Dessi, ecc. Da Daere. Freni, Quadr. 3. 8. t Daeva, daevi, ecc. e Daea, daei, ecc. Da Daere. JV. V. 554. t Daia (io), Della cara. 245. Darsi su titolo di JV. V. 563. Inghilf. Stai. 1 Dagea. Dava. Da Dagere. JV. S. Eufros. 494. (M.) Io Diede. Da Dagere. dolore. 161. [Giust] Darsi Daggiamo, per Diamo, imperat. ciechi si danno, Che diamo 24. 6. (M.) Ancora vi dico che V. 555. Anselmo di Baccio. Slor. Aouil. ». 191. t Dajenno, alta romanesca, per Dajendo. Da Dajere. JV. V. 566. t Dajente e Daiente, da Dajere miniare, il dar di mordente, V. si fatto dolore senti. (Vet.) ecc. Voci romanesche, per Dessi, ecc. Da Dajere. talenti (da trafficare). — I o Dajea, dajevi, ecc. Da voci di varissimi affetti 82. Datai; Melo 90. (Mt.) Astilo, inteso che per Jaclare se e somigliantissimo a (M.) i Dane, per Da, indie. N. I". 553. t Daraggio, per Daro. JV. V. 559. B. Jacop. 2. 2. 28. cosa, E ogni cosa e JV. V. 564. Beni. Ori. 5. 16. t Darea, Daria. Darebbe. N. V. 564. a tanto che cotale sposa Darete. poi sono coloro, i quali 283. Dagli, picchia • mena, Dagli, V. 559. [Cam.] Al modo del lat. Dederitis. Cron. di Mantova, 2. 46. [Cam.] Dassi, dassi, dasse ; dassimo, daste, dassero. Voci escluse dai Grammatici, usate costantemente da Toscani, e ella senta Come il vin [Cam.] t 46. Su la trista paglia regolare secondo il JV. V. 555. 1 Davono, per Davano. Dare nel mezzo o 1. padre pietoso, ritrovato, come il fatto era Avere, dice per Diede. [Val.] Libr. Cont. Etrur. 1. 53. Chi da presto, anche delle cose che fanno regina li de (diede). [t.] Dea, per Dia. da, Casi che si danno, D. 1. 33. E 2. 21. [Val.] Pucc. Centil. 18. 74. Contro agli inimici ciascun e da alla sposa novella. t Dedi, dede, dedero (alla latina). JV. V. 558. Diedi, indizio del passato , cosi Diegli, Gli diede: [Val.] Legg. vigna a quelli Di colore o Indur la mente in apprensione, secondo, del verso solo. D. 1. 31. Demmo Pretende che gli si dia avarizia. 200. [ Giust. | 557. stesso , cosi ha dato 1 Deo, per Diede. N. V. 557. Bocc. Teseid. II. 56. t Uerei, deresti, dereste, ecc. Deria E percio sperando per la Darei, ecc. JV. consuoni ; Ma, come si (diedero). Leggenda del 400. 1 Dero, derei, potere spuntare quell isola fino atto di minaccia o davvero t Dessi, d una cosa, quando da Pule. Mora. 16. 105. t Dessino, il soprannome, il quale ebb Pule. Murg. 10. 116. t Dessoro, per Dessero. [Val.] Ordinam. Ornam. Bonn. 439. i Dete, per Diate, conforme al lat. Detis, sia spesso tra piedi, t Dette, per Diede, [t.] CeccA. Comm. 201. = Cavale. Punyil. 97. come sarebbe il modo dell buon stroinento seguente, il quale da Safira. 1 Dettono, Diedero. JV. V. 557. Pule. Morg. 12. rivolta, comincio a dire le (Eu), die (egli), dieno (co/oro), per d oro..., con una copertina 562. t Die, per Dia alla mente la virtu 76. t Die , per Diedi. e descritta Vie piu chiara (M.) Or m ha posto sofferir fatti come le stagioni Ch i li die per colonna Della sua la testa, che noi ti D. 2. 21. t Dieci, per esse magistros. o dispiacere altrui 218. (M.) Gridiamo a Dio che ci soccorra..., e dieci il suo aiuto. t Diede, per Diedi. JV. V. 558. Freisi, 3. 1. [t.] t Forme del Passat. perf. Diedono, 76. E incominciano a darsi Diero, dienno, D. 1. se. Ep. Ov. : dalli, dalli. 67. Dederunt, e toglie la ripetizione, cA 10. Il notajo non stette per come anco i Lai. dicevano Tuli quel che prima Tetuli. D. 2. 5. A noi dier volta. t Diedoro, per Diedero. N. V. 558. Scorie fa la dura a forza Metter sopra, Velare, Coprire. Benv. [T.J piacere. Beh. Vit. Colomb. C. Stor. 9. Sopra una diede.) t Dietelo, per Dieditelo, Te lo diedi. Bemb. Pros. 3. 152. (M.) Io mi Dant. 234. (C) E quivi quello che tu andavi cercando, e dietelo. t 3. Pigliarsi pensiero, Applicare. Bocc. Nov. diino (coloro). Voci comuni tra i Toscani. N. V. 563. t Dio, per Diede. JV. V. 1. 559. B. Jacop. 3. 13. 5. t Doe, per Do. [Val.] la bottega a Darsi l vi die puo essersi data; Non s testimonianza. t Done, per Do. N. V. 553. Jacopo da Lenlino. r Dono, don, donno, per Danno (essi). Indicai. JV. V. 552. i Dra, sinc. di Dara. [Val.] Docum. Ant. poi te le prometto. 66. di Daranno. [Val.J B. Chiar. Gambac. Leti. Etrur. 2. 161. 2. Per Trasferire da se ci e dato; mettesi al Bocc. Nov. 15. 12. (C) E possessioni e cose ci ha usato frequentemente e ne suddetti cristiano. Vit. S. Domitil. cognato, ch e buona provvisione. E nov. 18. 16. Al filosofia sua oscuramente dava, usantesi e prestamente rispose di si, e con lagrime gliele diede. E o abbeverarli, e dar la biada, liberalita usare ad un altro, che il suo sangue, mezzo. — Dare il podere cautamente a dargliele si disponesse. Cavale. Fruii. ling. Presto si perde, se non diede nella a lo stil. cercando [Camp.] Bin. Bon. v. i. Poi ch ha 1 suo disiato, Divien aspro e feroce ; A chi gli puo la mia giunta esserti si voleva dar la morte, Che a dettero all inchiesta de Darsi alla cerca. io desse, S io avessi di tesor balia compita. = Ar. Sen. 2. 1. (C) Verg.) si grande stretta al do, me ne ringrazii; Tosto che ho / dato, il contrario fai subito. [Cont.j Cit. piu lunga, si dara in far patenti. [t.] Prov. Specch. Penit. cap. Diersi al Darsi come se desse due volte. [t.J Ass. Vale anco Dare mai. Ov. Da mihi te CeccA. Dot. 1. 1. Io [t.] Dare in eredita. Vang. Vicino al podere che diede vo dare al vento. ti bollano, e che tu in male. Ve lo do Gli da nel mezzo, ed (a buon uso) e do per Dio. da il giorno a un li. 11. Fu (Tom.) Darsi mi tocca. Ben si da Diede. farem cader Pist. S. Gir. 60. Facciano li ricchi bene; siano nelle slato. 180. Darsi Ass. Da (Dona) e caritatevolissimo. 8. [t.] Di Dio. Quel che Dio da. [t.] D. 3. 7. Che 1 Darsi sulla bocca, fig. diletti dae al cuore. 193. della palla L sia sufficiente sufficiente dicono felicemente iur/juStxi dava ne Darsi in potere. si che diede il suo Figlio unigenito. — Questo lagrimosa diede vento. [t.] Il si da per con avverbii, e con altre uomo avere cosa, se non Poi disse: Cavalier, mia trista donna che fosse senza pensieri. a noi che l uno alla tua destra, e l altro alla poi darli saldarne, bagnarlo. Biring. si riebbe. [t.] Inf. Vang. che tu gli dica villania, vita in se Petr. —Ar. Fui: 17. 63. al Figlio avere dedit mihi ut per/iciam ea), Mi e voi e dato conoscere il mistero di Dio. — Sedere Puo darsi (essere). 127. sinistra, non e in me darlo a voi, ma a chi e dato dal Padre mio.[t.] In senso ajf. Forma impers. Non tutti intendono questa parola, ma a chi e dato. 6. [t.1 Dare la vita, il sangue per altri. 7. [T.J Ass., Dicendo queste parole, se le altra determinazione. Ha dato tutto. — Ha dato la vita. ». Per Offrire. Sen. Ben. Varch. 1. 9. (C) Il vendere la giustizia... a chi ed anche Dare in cibo. Per O/ferire, Consacrare. Bib. Lev. che prima era ristretta, Lo Israel e de forestieri non trovava lo fanciullo suo di quel povero Cristiano, Che Moloc; e chi gliene desse, morirae immantinente (dederit de semine suo). battuto. Ma di orinolo che libro o sim. Da, dona, dedica. 11. Per Consegnare. Bocc. Nov. Rim. 3. 101. 11 costume molli altri amici e servidori del re Manfredi furono per prigioni dati al re Carlo. 12. Per Porgere, Recare, Porre checchessia in altrui mano; e dicesi di cosa presente e vicina. Onde i modi comuni : Datemi B. Buri. 58. Dan di una seggiola, ecc. (Mt.) 13. Per Volgere. Dant. Purg. 3. verbi colle particelle Da, A, Nullo del populo d ntelletto allargo, si come vaga, E diedi a Darsi quel male. poggio. 14. [Val.] Per Porre, Collocare, Mettere a sostegno. Fortig. Bicciard. 25. 15. e § ultimo. (M.) Avvegnache sono i pali, Che dansi dicono (al povero) : Dio cadente. dia molestia.221. Darsi morte, la Pagare per assegnamento. Cecca. Dot. (Mt.) E si sapeva quel che usava dare quella casa di dote. 16. Attribuire, [t.] I filosofi tedeschi anno. [G.M.J Dio ve ne produttiva delle cose : come Torquato suo dare. 53. potenza pratica Nov. 32. 10. (C) Io Fortig. Ricciard. 26. 55. Le penne... Eran Borgh. Rip. 6. 2. (M.) le piante Jac. T. (Mt.) Per la lor qualitadi e le loro spezie..., tuttavia non credo che abbiano tanta efficacia, quanta i filosofi danno Darsi iu checche sia. Lo Dice Joseffo, che quello fu, perche (Sansone) non die la ¦vittoria a Dio, di strade. (C) 164. e tua ne mia questa Melib. (M.) Davano a lei quell inclita onestade, Che giunta con belta par che si [t.] Col giudizio, colla sentenza. Battersi. Bern. Oli. 3. 6. Fior. 15. 199. Del tuo sposo Non puo narrar cosi famose prove, Ne dare al grande Atridearte si bella. Coll opinione. (Tom.) Quanti anni mi da? — Gli danno ventimila alla cena. Tac. Dav. Ann. 190. t Ha saputo, ch ell e carcere. 17. [t.] Col Da. Eli. Gli diede da mangiare, da (C)Poi cogliemmo certe frutte Belle, e una varieta degli altri due modi, da discernere. E senza il Da. (Tom.) Dar ha gli sara dato ; manducare. [Val.] Andr. Lane. Eneid. Dii (io), dii (tu), dii de canti della camera con bere. 18. [t.] In Stor. Conc. 610. (M.) 0 da molto da pensare. 19. [t.] In senso aff. a Dire. Darvi le 1 mio dir Lasci andar, ne pero si 2. (Mt.) Andate a darle questa buona resoluzione, e che stia allegra. (Tom.) A chi annunzia male terretta, unisca meglio li scuri buona ! 20. [t.J Di pers. in nobile di molo, che accenna a alunno, discepolo. Vang. Prego, o Padre, per quelli che tu m hai dati. 21. [Val.] Per Suscitare. Andr. Lan. Il resto del giorno noi contrai Trojani diede varie tempeste. 22. Arrivare, Toccare, fece per compassione, Ch egli Quelli rise ; e le fece mettere saper lavorar il ferro quando sonno tutti volentieri. E 24. cignere sue. D. 1. 9. (Quiper Mi bellissima mula..., guarnita con molto ricca maniera Dia, dia, Darsi dentro vale Saltare, Lanciarsi che le dava infino ai piedi, e quasi Portigiano Si dettono un subito 5. 2. (C) Che al maggior di persona dava a gola (l acqua), Al minor sopra 1 mento. 23. [A.Con.] Essere posto in modo, che da un luogo se ne veda sotto un ultra. Ho preso a pigione una casa Lungarno, per avere buon aria, giacche le finestre danno sul fiume. 24. Per Cogliere, Colpire, Ferire. Cavale. Tratt. Stolt. 194, ediz. milan., Silves. (Gh.) Stolto sarebbe quel balestriere che pur gittasse li strali, non credendo di poter mai dare all uccello. Pule. Luig. Mnrg. A. 12. E trasse con Frusberta (cosi egli chiamava la sua spada) a quel dragone, E manco 157. Tal grida, Palle palle, lione. [Camp.] Comp. ant. Test. Allora Michea disse al suo Darsi mazzate. Bastonarsi, liberamente se gli dare ; e Michea disse : Perche Fidarsi troppo, [t.] Prov. Tose. 12. 2. (IH.) E nel Benv. Celi. Vii. 1. 160. (M.) Per non dare ai suoi, non ardiva sparare le artiglierie. [Cont.] Capob. Cor. mil. a brancolar sovra ciascuno... Che faccia mal chi grida daro tralasciarsi l articolo: e chi luogo dove si desidera ferire. (Tom.) Dare in pieno, Dare in fallo. 25. Confortare, Far sperare, Far credere. Vii. S. M. Madd. 11. (Mt.) La confidenza dentro le dava per fermo, che ella (Maria) si convertirebbe. (Mt.) Ailor si davano cattino retta, Abbadare, Curare. Frane. Sacch. Nov. 143. (M.) altri agricoltura, E Columella, e furonne (Mt.) Tu hai creduto e dato alcuni de poca ( di fatica , Giov. Etrur. 1. 693. Io nulla, dicendo questa novella e nel contado e nella citta. 27. Per Dimostrare, Palesare. Fav. Esop. millantarsi del cavar le lunghezze abito da che sii scala, e giugne alla cucina. si che prendera poco impeto ella non lo vuol vedere, Manifestare, Dichiarare. [t.] Virg. Rerum dedit (M.) La un impresa. (Fanf.) Lab. 239. la vedi dipinta Petr. al Figlio. 111. Per comando, divieto. io non poria qui seguitando diavol dato. 1S7. Darsi alla Portare. Bocc. g. 5. ». poco che non si son si convengono pur in obblio con quella donna gli danno. Borgh. Mon. 222. Come da il variare dell umane cose, che sempre vanno verso il peggio calando. [t.] Trasl., con idea di caso. Come da la sorte. — La l animo, Non ci pensar si e dato che... — Nov. non molla, mai non fina, la sorte gli dava, cosi era menato alla casa... 30. Prov. Tose. 5207. Nessuno puo Operare. Fr. Giord. 102. (M.) Le stelle danno tutte queste cose. [t.] Vang. Daranno gran segni e prodigi. [Cont.] Operare materialmente. Alida, Prat. spez. 126. La lasciero stare (la colouuintida) per un poco, dopo li Tipocosm. pur troppo, ma che pistone. Bart. D. Tens. Press, xliii. Cio fatto, diasi un grave eta Veggo che bada esso aria alla machina, e ne seguira, piombar giu nel giudica alcuno, ma ogni V. addormenta. [G.M.J ne darei un paracucchino, o Introd. Viri. di fanciulla, vale per male adoperate quante voci erano sul suo vocabolario. 32. Per Imporre, 30. Diemi ; Mi diedi. o Dafni era suo fratello, detti fili si debbe mettere della medesima terra... e non s imponga grossa come l altra ; e cio si fa perche tenga meglio quella lecito dare il censo a e data di solto. E 114. Si debbe dare alla detta statua una coperta di stagnuolo da dipintori. [Cont.] Cit. la sera ci cogliera che bollir il ferro, e qui sara il ferro rovente, e tua sinistra, sediamo dette, Pisa porta del Prato, che mai As. Indi a non molto ha preso qualche odore di metallo, (che, ne a caldo, ne a freddo regge al martello) col farlo bollir, e dargli sopra cenere di scorza d Cominciare a correre, Mettersi ad vale cambio. Vang. Perche non desti e si vuole 80. Somministrare, Porgere, Dar la tinta alle scarpe. sicure... come l erbe e Di questa cosi calda tinta danno una o due volte la vilipensione maggiore, diciamo con di mordente, di terretta, il bianco, la colla. Darsi a patti vale anche il lustrare, l invernicare, e poi il non sara data al suo quali bisogna dare la colla Pili. xxv. Quelle (pitture a chiaro scuro) che tuttavia forte, diceva. Bern. Ori. o feste, si lavorano poi che la tela sia data di (cioe, da Dio). E col terra schietta da far-vasi temperata con mio cappello, codesto libro, morso tela sia bagnata di dietro, mentre l artefice la dipigne, accioche con quel di direzione che porta idea la darebbe Dio, e dato a gente sua. Garz. T. Piazza univ. 300. v. I biancheggiatori de muri... sono 1 mio viso (meno usit.) col ges^o particolarmente danno il bianco a muri, e sono communemente i muratori istessi. E ivi. Ci vuole parimente molto giudicio, quando si sbiancheggiano muri affumicati, in altro modo neri, a il dorare, l imbrunire. Vas. in prima con destrezza, e poscia il bianco, per e quale S. Pietro dette 93. [Val.] Per [spargere. Andr. Lane. Eneid. 6. 308. Date i gigli Darsi angoscia. toccano, siccome faceva inFirenze un plenis. 33. Per Infondere ne gli poteron portare, di ferira te. = fuoco amanti e dato Sedersi insieme. malati. In quell orto il mai lo stesso. 217. Darsi Nov. 77. 32. (Mt.) chi ne da, a chi avere sara tolto da lui. 66. 1 Die (io), die parole datele dallo scolare. E 79. 24. (A/.) Io vi daro il Ann. 16. 229. E lui Arrigh. Sett. 5. 6. Non sai tu quello micolino che la scienza a scuola diedeti. [Camp.] Com. Boez. ni. Imperocche Plato la Conte piacque travagli.Dicesi anche Dagli e tocca, improprie... = Car. En. lib.9. (M.) A me non 47. p. 140. (Gh.) Acciocche Darsi sul dolore, in scuola, Dare un inse-1 gnamento. Vang. Dare la scienza di salute. [Cont.] Docc. Tratl. scherma, 115. Ci resterebbe da dire molte cose appartenenti a questo esercizio, circa il modo dell insegnare, o come dichiamo del dare la lezione, (M.) La sentenza, la darsi spiegazione. debbe avere o orto familiare al tirare, il modo ; e noi abbiamo oltra il modo dell insegnar, tirare la finestre simili, alla stanza dell molte altre cose cosi fatte. 37. [t.] Idea di moto. Dare un passo, un crollo. — Dar un bollore Idi liquore eh e al fuoco). (Cont.] Gris. Cav. arganello non dia indietro, nel cavallo) a sproni, o di bacchetta... li darete piacevolmente la carriera. E 89. v. Fin tanto che egri non sapra ben tenersi e parare al passo e al trotto, non se gli vuol dare il galoppo. [Cont.] Dar il 64. [t.1 Ass. Picchiare. Lana, dara all asta, si che ) In far l uom a dar il moto a tutte le girelle, ed agitare il perpendicolo. E 83. Il moto della palla... doveri essere molto lento, ed il canale poco inchinato, apparator di guado, nov. 93. 2. Che uno, quello, e poco impulso conseguentemente Prodr. inv. 76. Questo peso questa non potra far muovere il perpendicolo. CU. Tipocosm. 430. Dar le mosse, cominciar a correre, precedere, vincere, publicar il vincitore. [t.] Di moto, o campo di : La me di moto. Dare addietro, addosso, in su, Dar volta. [Cont.j Dare indietro. Corte, Cavali. 70. Se rinculasse (il cavallo) e uomo da nel pedante, nel cacciatelo innanzi subito, che lo averete parato, lab. Cast. Ponti, 7. N Lo stesso Sejo , che tiene la stanga appuntata in terra, acciocche l 88. v. Senza toccarlo (il mentre che vien cavata l altra stanga 0. [Cont.] E in signif. att. Corte, Cavali. 63. v. Nel fine di questa lezione devete sol parare il cavallo, darlo indietro, ritornato innanzi quei tre passi, fermarlo un pezzo, non Darsi pensiero d una cosa. fargli altro. Fig. i. Dare in giu. B. Buri. 346. di bacchetta, di sproni. Gris. e per a farmi dare in giu. 58. [t.] Segni ne dai lagno D avere un abbraccio, una stretta di mano. 59. [t.] Del moto de corpi e del loro effetto. D. 1. 3. La terra e p. 4. (Gh.) E si da suono, l erba odore. 40. [t.] Trasl. Idea senso. Dare sposo, amico, guida, tendenza, approssimazione. Questo colore da in rosso, da nel beni materiali intorno visitando vada Quell desse indietro piu del devere, briccone. G.M.] E di cose corporee. Dare in tisico. G.M.J Quella donna ha dato troppo nell ingrassare (e ingrassata io non mi curo di altra specie di molo. Mi diede un tuffo il sangue (quando l uomo si rimescoli di spavento). il. [t.] Col Di, dice il modo del moto o dell atto. il colla, e bisogna che essa talvolta anche al pan nero. Ar. Fur. 4. 22. Dargli di morso (il gatto al topo). Piev. Ari. 28. Diedi de denti su quel cuojfr duro. — Dar di piglio. 45. [t.] Ajf. a Abbandonare. C. Pop. Tose. Non piu malinconia i. (M.) Che rinvengo. E (C) Si dava E ti ielbrmi con il le si die uno sfinimento. protervis in mare Creticum Portare egli avea preso gia quasi 77. 1. (M.) Geli. Gire. Per Pagare, Dare in pagamento. Bocc. Nov. 62.10. (C) Mia mogliere l ha venduto sette, dove tu non me ne davi altro che cinque. Olt. Com. Inf. 19. 349. Nullo maggiore strazio puote pari. 5. /. 2. cap. che sottometterla per moneta a chi piu ne patti. che Darsi morte. V. 16. E pure e noto a ciascuno quanto si [Camp.| Mac. Vit. S. Cat. muratore che le fa (le mura). Ar. Cass. 3. 3. assai volte per chi le perduta una sua figliuola... e piu, attendere. |t.] Vang. Promisero di dargli danaro a Giuda. [t.] Vang. E egli mano di terra che s Cesare [F.T-s.J Gio. Fabr. Comm. Ter. 234. 4. Se tu no* hai da dar la dote, troppo). 41. [t.] D dote. 48. |t.] Il N. V. 560. De , un miglio un grandissimo fuoco..., 46. — Darsi a Dio, al o spendere in gen. Prov. Tose. 93. Chi deve dare, sa comandare (conosce il prezzo e del servigio e delle cose). Vang. Vo dare anco a quest ultimo come a te. Quindi Aver a dare vale Essere debitore. fece un altra verso il E meglio dare che avere a dare. 47. [t.] Contrapp. a Avere, nel senso d interesse. Prov. Tose. 94. Da dare a avere ci corre. 48. [t.] In altro senso contrapp. ad Avere. Per Fare, 49. (Mt.) E Paride, che (M.) E d ogn ; ma d ogni cagione gli contarono. Frane. Sacch. Nov. effetto.) 49. d accorgersi o di sapere Vang. Chiedete, e della vostra anima, che voi a chi molto e dato, molto sara richiesto da lui. morte subita e laida, gittatosi segno, e segno non le quale noi daremo per lo segno uomo. 85. [M.F.] Contrapp. lo suo nome, o che 53. Chi da per ricevere non da nulla. Si. Contrapp. «Togliere, e sim. [t.J Prov. Tose. 53. Chi 1. Egli (Achabar) mai non lo ricoglie. (Contro ehi disdice il bene fatto.) Vang. Sara da voi tolto il regno di ed i chiari dell opera che faccia i suoi frutti. — Chi mangiare. Lue. 9. Date illis e chi non ha, anco quel ch e si crede d la torre, ed a tramontana 52. [t.] Contrapp. a Promettere. Preti. Tose. 94. Il promettere E usato coll ln. Gtiitt. pensieri da imperio. Galat. di Negare. Prov. Tose. assetta indugio. Frane. Sacch. Nov. forza quel che si nega per Lavorare checchessia per dargli che sara mai? Non verra D. i. 7. Mal dare e mal tener. Prov. Tose. 28. E meglio dare e pentire (pentirsi), Che tenere e patire. (La In senso piu dera, ecc., da Dere, per oS. [t.] Fig. Ne computi. I tali numeri danno la tal avidi Slampator fu, si conviene di lasciare la Modo prov. Se tanto mi da tanto... Se da pers. o serenissimo, ecc., perTrattare altrui, in o male, or che sara in altri casi spiegati, e in altri sensi pers. o dare! (elliss. Cosa tale!) (Tom.) dare e da serbare d Il pop., piu spedito, partito (darebbe) selle Frate carnai ha frase simile a pag. 56. (Verona) parte I. fG.M.] Fan. Comm. Quanto a quattrini poi, n hanno da dare e da serbare. Ivi: Hanno nobilta da dare e da serbare. S7. Permettere, Concedere, [t.] Darle tutte vinte a uno piano con i cesclletti grossi punire). [t.] Vang. Quel che vi sara dato in quell ora , quello parlate. [Camp.J [Val.] Darsi sul capo. Azzuffarsi, passo Non ci puo torre do con lei bel tempo. terretta, cioe di quella prima Che e il Soggiunt. Dant. (Dagire). N. se un gran possano sentire, perche sarebbe pericolo mi confessi, Comincia io, dall alto primipilo, Faccia li miei concetti esser espressi. Petr. son. facile abbordo. Ott. Com. Purg. mie 2. La bottega dello al segno Delle sue lode, ove per se non sale. Boez. Varch. 3. 9. Dammi, 33. L Daro, ecc. contr. Divina sede colla mente iosaglia. Bocc. Amet. p. 18, Un. tilt., ediz. fior. (Gh.) Certo io pur dovrei piacervi; e essi.) 6$. Dagli dagli e non dara ch io piaccia, la mia operazione il supplira. Far male a se volendo il mio corpo che metallo vi dia («7 Signore) da le buone feste per Natale. in sul dolore ti dai? medesimo, E col Da. Libr. Esop. Cod. Fars- fav. die questa creanza Ofelte mio Dio Rim. 6. 72. Il birro e diami a fare buona dar se Abbandonarsi a" piaceri, mi a trovare via per la quale io possa venire a te. E coll Inf. Petr son. 274. (C) E agli gli accese di Vulcano, E [t.] Ar. Fur. 12. 2. E die lor non ritenne di correre, si fu Contrapp. 6. Chi di piacere Cas. son. 1. (M.) Date al mio stit costei seguir volando. Bemb. son. 1. Date infermita, E facendo in galenica de miei danni, Viver quando io saro spento e sotterra. Ii8. [t.1 Dare l animo; essendo Animo il reggente, vale Quel ch un vuole. Ar. Cass. Prol. Questa commedia... data in preda agli importuni ed somma; La tale operazione da quali te n abbia domandato. 222. cio che lor Nov. 85. 17. (Mt.) Poco senso: Se vi da l animo vale quasi Se vi basta l animo ; ma dice sempre, insieme col coraggio e l ardire, la voglia e il capriccio. !>!). (Tom.) fa si dieder la posta terra. — Correndo, diede nel che far veggiamo a questi 2. Fusa (la materia) darete alla spinetta, che in 1 fondo metteste, dava, ed a chi prometteva. il bronzo dentro alle vostre forme.60. cortesia. 54. [t/J Contrapp. [Mil.] Celi. Tratt. Orefic. pag. 75. 76. ediz. vale Far cose da disperali comincia pian (non resistere, non negare, non a darle da rovescio, e fassi gonfiare un poco di bozza, secondo che mostra il tuo modelletto. 61. Per Dar percosse, battiture. Bocc. che e nello spirito Addormentarsi. mi vidi sopra un giovane bellissimo, il quale presomi per la cappa e tiratomisi a pie, tanto mi die, di bacchetta, senza che commetta gittato il cappuccio per terra, pote menar le braccia e piedi, tanto gli die per tutta la persona pugni e calci. E nov. 88. 9. E stracciatagli la cuffia in a uomo savio (Trade filiam). Quanto egli 155. E se il caso archi, comedie, 2. 7. 27. Chi di qua, chi di la gli andava a dare. £3. 5. 11. Rugger allor da parto si tirava, Che cosi stando non gli avrebbe dato. Frane. Sacch. Nov. 85. (Mi.) Esce dell uno sala e dato Darsi in non da. o. poco piato e da dea. Ordinam. Ornam. Bonn. 377. [t.] Dar ferite, pugni, pedate, ceffoni, busse, funate. [t.J C. [t.J Gli danno della bestia. stoccata in mezzo al core. [t J Ed ellissi. Gliene diede tanti, e specialmente tante. dar le medesime bevande calde che ama il femminino. (G.M.J D. Inf. 25. Glie ne die cento e non senti le diece. (Tom.) Puo anco una buona acciacata col gia dice: Ti do, e inleso a maraviglia. Bocc. Nov. 15. 34. (C) Noi ti darem tante d uno di questi 1. 3. v. Ma li vita. per dare a poveri. morto. E num. 11. le mani attorno. Maneggiarsi, Adoperarsi, tante ch io ti faro tristo per tutto il tempo che tu ci viverai. [t.] Prov. Com. Fir. 16. [Man.) Infino le da, peggio per chi le riceve. (Ma peggio Egli e mio uffizio. Senza dd.) [t.] Di colpo, porta anco il Di. La da? (mostra). 103. Latini, ma i Greci si, per le lunghe. Car. Lett. [t.] Offrirsi, di casi. fosse dato d un coltello al cuore, Dajente. t Dajessi, dajessi, dajesse, [Cont.] Dare di bastone, La mia taglio alla vescica, Cav. 90. Quando se gli da d un bastone, o che tutto mi ruppe. E (il cavallo timido) qualche errore, allora si trovera confuso, ne si potra risolvere, e non sapra mai Pred. 31. 12. (Mt.) E Darsi a uno. Dedicategli 62. [t.] Del ne tutta la diedi solamente Prov. Tose. 369. Picchiare ( taluno ) come dare in terra. 65. [t.J Del Percuotere, fig., in senso di Nuocere in gen. Prov. Tose. 130. Chi minaccia, non vuol dare. moto, l impulso, le mosse. Maestro, Marito che da. 65. 160. 207. (Mt.) Qui parve donna montata in su ne promette. (Di chi mena le mani facilmente, e anche la lingua a assalire e nuocere.) Cron. Pist. del 500. Costui in sua gioventu era o Daiere. N. V. 566. chi ne dava, e a chi di vento, o sim., per 32. (Man.) Maso di Coccio a questo e a quel comanda, E all un A/fermare , di cosa o a tutti si manifesti. [Cont.j Alem. 170. (Gh.) Voleva manomettere le donne; e se articolo e senza, e parimente chi e per un canale mandaretc [G.M.] Fag. Comm. Che suggettaccio ! A chi ne dava, e a chi ne mprometteva. Guadagn. Poes. Ma bada, il sentimento di cui si Te le do del magistrato de nove, Dranno, sinc. si dava da fare, Daessi, scaricare, E la cucina voce un senso da se, distinto Bus. 72. (M.) Ma vedendo cane ch e mox daturos Progeniem Per Produrre. can che fugge dagli, dagli. V. la locuz. DAGLI. Dicesi anche Dalli, Dalli. Ar. Fur. 22. 22. (M.) In casa non resto gatta ne topo, Al suon che par che dica: dalli, dalli. [Val.] Fortig. Gap. 2. 4. Io penso certamente 143. al terzo tiro alla Rem. Fior. la lunga di [t.] Altra forma d esci, meno usit. Prov. Tose. soave e delicato frutto Dava Che farebbe dalie dalie. (Accenna al parlilo mediceo. Iligi a principi, se le cose mutano, Bisogna anco non lo pote quelli, che col pennello, e Dalie dalie, maninconia, che fu in sul Tutta mattina dalle ragion logli accorta; Che tu (C)La quale mai di ciarlare non rista, mai ant. -89. (Mt.) E come dalie dalie dalie, dalla mattina si perche la persuaderne altrui. continuata e Insislema in dalie dalle, [t.] Dagli oggi, dagli domani; alla fine e Questa roba me contraria. Vit. 2. ». domani, la forza abusata si fa fiacchezza, e l astuzia dabbenaggine. [Val.] (egli), ecc. Dia,,ecc. Da Dajere. dagli ne davano trentasei per un addosso, e datomi, molto questa domanda, di locuzioni t Darito, per Darete. JV. picchia e martella, ecc. (Fanfy [Val.] Dalle, ridalle. Usare insistenza che gira sempre? Cronichelt. 253. Ricciard. 22. 32. Se bene un qualche poco nega (la donna), E Pistoiesi. [t.J t D. 2. d onestade, Dalie, ridalle, infin 284. Fuggilo o in pensare [t.] Esci. fam. E dagliela! (Di chi ripete cosa in detto o in fatto soverchiamente.) Anche: E dagli. 70. [Val.] Ant. Coni. Dant. Etrur. fra, ecc., vale Scagliarsi, Venir sopra, Gitlarsi addosso. Ar. Fur. 25. 12. (Ut.) Se improviso dal ciel falcon grifagno ch e mio, quanto godo un ne batte e prende. E appresso: Cosi avreste veduto far costoro, Tosto che il buon Ruggier diede fra loro. 71. Dare o Darla per, o sim. Andar difilato con empito, Cacciarsi, messer Maso, si dettero a 10. (M.) Corre (il porco) per uno androne e l altro porco drietoli, e che non suoni Blesilla. 147. E nov. 138. E Bonnano dalia su per la fornajo in prima che robe si nov. 155. E 1 medico scappucciato... dalia giuso da casa i Tornaquinci, e giuso verso la Pirot. ix. 6. 186. (M.) L oste, i tenere. 72. Darla pe chiassi, pe tragetti, ecc. Sfuggire, Scantonare, e sim. [Val.J Soli. Sat. 2. E poco par che al domandar V. 5. 6i. 1 Derno suol dir, la dia pe chiassi. Bianchiti. Sat. Sold. 25. Dar pe chiassi pace. Quietarsi. Bocc. Nov. 45. via maestra. Qui-metaforicamente vale Uscir fuor del proposito, o fuor di se stesso. — Cecch. altro impaccio, albergo. E nov. Dei di ghirlande dia voce, mi negherai. IH. pe tragetti. 73. Fig. (Tom.) Darla tra capo e collo. piu ne riceve. 128. moglie. [Val.] Leggend. Tobia. 21. [t.] Dare il buon linea che muova da A intero feste. Augurare, non solo perche il dire in genere 1 vicino avesse infamia l augurio sincero e preghiera e benedizione efficace, e comincia gia a dare un bene pur 179. 216. Darsi la zappa (C) Egli e Di dar trovare pace e riposo nella [G.M.] Magai. Lett. qualcosa d inopinato, tegnalam. se dar le buone feste, vuol dar le buone feste ella ancora. [t.] Augurio frequente prima che Dio fosse arnese smesso. un mazzapicchio sulla riuscito. — vi dia pace, vi dia il buon viaggio, la buona 1. 654. cui erano i col quali (lettere) didi voi a dia. — Dio le dia il buon principio dell Tanto diciamo di un luogo, dia; modo cortese di licenziare chi chiede limosina. Segner. Crist. Instr. 1. 18. 1. Pare loro di essere abbastanza caritativi, quando gli in piano a gran vite ve ne dia; Satanasso, Disperarsi. Fortig. Ricciard. 23. V. Piti. Seul. Arch. i. [t.] Imprecazione usitata 451. Dar in feudo, quel si smette. Il malanno che Dio gli Dilettarsi. Cani. Cam. 3. (Mt.) vale Sfuggire, Scantonare, Uscir della 75. (Tom.) Di minaccia. Ti vuo dar danno egli, imperativo. JV. V. 561. Ass. [t.] In arpie davono loro dolore. t o da burla: Ti daro! (sottint. la paga, la mancia); non solo di busse, ma di qualunque mal tratto. 77. Detto del mandar Darsi vinto. Lo stesso che D. 1. 27. Die cotal fiato. (La fiamma parlo immodeste; diamo che la intenzione Ugurg. e quivi avea la fantasia. degli stentare, Fa almen che 104. Danno nitriti i tanto studio, che riusci molto che il gallo tre volte onorare, si la via, datela vitiosiorem. di manco, Darsi il bere, da sedere. L ultimo come da il paese. Anguill. Met. 1. 22. (M.) Ogni il credito. (Mt.) 200. il grato terren liberamente. Chiabr. Rim. Si cortese il terren 1. (C) da, dato. Lasc. Cen. 1. Nov. montava e cresceva. fiori dovunque n erano. 110. Prov. Tose. 50. Anche le mucche nere danno il latte bianco. (Le apparenze non mittano l essenza delle cose.) 79. Per Generare, [t.] Badiamo che questa generazione non ne dia una una copia sia migliore dell rabbioso. Prov. Tose. 240. A Cani. Cam. i. rossetto, Concedere. oratore sia di necessita legista e sim. Biring. Pirot. in. 3. La terra, toccare seccagne, o dare mantici messi al boccolare per dare il vento dentro alle maniche c han da fonder le minere. Florio, Melali. Agr. 190. Al fornello si da il vento penetrante nella camera per li buchi delle pareti. Vas. V. Pitt. Seul. Arch. li. 251. A canto a questa cappella ne (C) [t.J Prov. Tose. 94. chiostro,la quale serve per coro a i frati con finestre, che pigliano verbo Dare. Ma dicendosi anco lo danno non solo alla detta cappella, ma 89. Per Porre caso, stoccata, e l imbroccata, e organetto, che e a canto alla cappella di marmo. [tJ Vang. La luna non dara il suo lume. 81. Per Prorompere. Bartol. As. d una cosa. Mostrare di 45. (Mt.) ii popolo die volta deliberato con V. E. 554. t.] Per Rispondere. Stor. Semif. 39. (Mt.) Mandato dalla torre al palagio a portare e riportare proposta, diedero per conclusione, che volevano infra di loro in pubblico consiglio favellarne. 85. Di cosa che nuoce. (Tom.) 11 caldo m ha dato allo stomaco. 84. il semplice Disperarsi. Dicesi, per a chi p diede (a vedessi qui l anima io mi do ad intendere, Girol. Etrur. notte. R. . t e la vigilia del zio, cosa, io non me ne e della filosofia, e della D. Conv. IV. significati e per espressione d si diede a correre nel in piombo? non dunque maggiormente Dio in di Giona profeta. 50. 3. 2. voi. — Non Celidora, tv. 29. Vediamolo nel Poi. 149. Piu com. E iti. [t.J Suonare. E maniere che nacque un errore... Gli fecero sonar ventiquattr Ar. Egl. Tirs. e signora. 90. (M.) volta il medico ci ha dato; ha conosciuto, indovinalo il signif. de/ § 12. Mil. e arrivato ! Non ci date in dieci volte (non lo indovinate). 86. Detto del Guastarsi del tempo, del Cominciare a piovere, [t.] 11 tempo da in pioggia. 0 ass. e imperf. Da in pioggia. 87. Stabilire. Modo di dire Fortig. Ricciard. 4. 34. Co 38. (C) E, s egli stette coppie d anni, che abbia a animali. [Val.] Fortig. Ricciard. 30. qualcun altro stenti meco. 88. Per Assegnare, Fissare. Bocc. Filoc. I. h. p. una stringa, un lupino..., una il giorno a suoi popoli nel quale tutti nella gran prateria vegnano, acciocche la dato. — Non mi si promette. Veltor. Frane. Viag. Dudleo, Are. mare, iv. 5. Lo tempo. Ambr. Cof. Anania e la parte proporzionale per la portata di un vascello data. Post, Tar. pesi, mis. t>8. v. Narrare o carbonajo, 0 E traggono in Vinezia le quali siano meno di Dedicarsi. Darsi, e ed eliam Derieno. Per poesia allo inusitato merci, e robe all entrare in dogana: e che tare si danno alle sopraddette robe. Tetti, Fort. 25. Coprire queste bombardiere in modo che non siano alquanto vedute, dandosi scarpa alle faccie de baloardi, e volendosi difendere le parti basse di Forma del dedicare non suoni, a maggior comodita se ne di Op. 3. 46. Eneid. lib. ogni cinque braccia d altezza uno, ci piace assai; quando il terreno sia buono e fisso. Danti, Astrol. cui diede il danaro. [t.] moderni quasi tutti universalmente danno a ciascun grado miglia 60 donde il circuito della terra risultera miglia 21600. ancora, ribattendo dirimpetto in due Concedere per ipotesi. Segner. Crist. Instr. 3. 30. 21. (M.) Diamo per abbondanza di cortesia che le mode odierne del vestir femminile fossero solamente vane, e non cosi.) Virg. Talia dieta dabat. di chi le adopera per comparir solamente, ma non per nuocere, dovesse ammettersi nel divin Darsi pena. Affliggersi. (Mt.) 233. valida; diamo che cioe Non darsi per inteso fossero accordati,... E Pred. 6. i. Ma su, diamo ch egli vi meno a lungo in quello vostre rendite. [G.M.] E Crist. volte di sopra, per esser pieta me ne vien solo in ragione diretta della carita Ui sempl. supposizione. Diasi una giorno, tormentatori infin cherendesse l e passi per B. 90. [t.] Fig. Porgere occasione o materia. Da a dire, Da a conoscere. 91. Per lasciar fama di loro ln. Frane. Sacch. Nov. 70. (M.) E caccia di qua, caccia di la, e quello ferito da in una scanceria sole. (E men forte che per forma e per modo dovea tornare a suoi interessi, saldi. fCont.l Cr. B. Proteo mil. il. 39. Abbagliando il corso nell Oceano, non si corre pericolo d investire in forza dell acqua alzi li in scogli; per il largo campo, ch egli alle navi far checchessia. Cecch. Inc. 1. Intoppare, frasi. Diede in un cattivo marito. 9a.[i.] In senso aff.aYeniere. Cecch.Comm. 201. Noi siamo Oggi in un mondo ch e si dare Uso ; e l Allegri per un fiorino. = Ar. Cass. i. 5. iC) lo sarci contento dar per simile Prezzo a chi donare ne vendere, ma ad E 33.94. [t.] Di contrailo. Ve aria di... Giust. Poes. 27. DA a dozzina. — Da danari a il Mandarla a e disperato, il danaro mio al banco? — Se date a mutuo che questo conte ingrato.) E il caso che elle avessero 27. La prima levata di ferro, aguti, e chiodi, che ciascheduno si sara offerto di Io non trascorsi la puerile sopra, intende sua Signoria lllustriss. di darglieneacredenza per un anno, da pagarsi ogni sei mesi la rata. [t.] Di compra, loro. [Camp.] Comp. ant. Test. vita, Agn. Ali. Cap. 1. paese. principe, perche Cesare gli dono crazia. — Lo darei ne darae la morte, tanto pers. e di cosa dappoco. E viceversa: Non ci darei due soldi. Vang. Qual commutazione dara l uomo per l anima propria? 98. [t.] Non le voivsse le mie femmine. in niuna cosa la giovane anzi il suo spirito desiderava, con due terzi di guadagno. Vang. Dara la vigna ad altri coloni. 96. [t.]Co// A. Aff. a Commettere. Vas. u. 201. Gli fu dato a dipingere la cappella di San Girolamo. [Cont.] Cari. Art. ined. G. in. 80. Essi considerato s servire a certi signori, e cottimo le mura prima, e Etrur. 2.92. t e le Instr. 1. 17. 25. Ma cosa d importanzia; pure essendosi altra in alte Dajere. JV. V. I. di farle in cottimo, non s 34. 4. (C) sua commissione. 97. Parlandosi 38. andasse cosi in fretta. eta a danno.) 74. Io ti consiglierei che tu dessi questa tua fanciulla a queslo drizzatasi, chi ad un diletto 7. Da la Fr. Giord. 117. lljf. (M.) grande opera ; e dalia capo, e nov. 73. 19. [t.J Ass. Non sa a chi la dare. — L hanno data a quel tanghero. Fortig. (M.) Sentitosi in Pisa canajuoli, di [t.] Demmo e marito, cioe la cerimonia per cui il marito mena la sposa in con moltissimi nomi, e con Mal per chi Fr. Guitt. i Darite, per un diavolo scatenato, e a marito. 99. [t.] danne e a un birbante finito. 100. [t.] voler fortuna gli era fatta si l avevano data per buona. — Ve lo ci batte il sole : E Tose. dare alle bestie. [Cont.] Corte, un furbo trincato, per un altro pers. in modo da daia (tu), daia Forlig. Ricciard. Quando luce e da il demmo vita e tempo infino parole. (Quando il bene c e, gli uomini se lo pigliano come cosa ordinaria e a ntendere. 151. un luogo non ci da il tra bicchieri ed orciuoli, Non ci batte.) = Bocc. Nov. 73. il. (C) Perciocche il sole e allo, e da per Mugnone entro. Lib. cur. die lor non potere essere sole vi dava dalla mattina alla sera. Ricelt. Fior. nuove. — Dare una agitar la schiena, e farla o terrazzo, dove dia il sole. [Val.] Fag. Rim. 3. 83. Non si risveglia, se non quando il sole Le da negli occhi co suoi raggi d oro. (Tom.) io il ben tornato ! che ci da, quanto che do per un gran galantuomo. ma il secondo si dira meglio di vibrazione piu diretta e continua. Il riflesso del sole non e propriam. un battere del sole ; ne in luogo dove il sole v. Bisogna adunque disloggiar in mio oriuolo da le dieci: dira che ci batte. 101. Parlando delle fonti, per Scaturire, Gittare. Bart. Grand, e. 3. (Mt.) Sol ne attese il profeta la non mai interrotta continuazione del xy. 1. si gli dissono. V. §64. Dava lo E ciascuno, varie gli da del Voi l un ora dopo mezzodi.) t Dagia, (Tom.) essi. G. G. Fort. XI. Dare e il proprio. Il aurora e sulla sera, si e il vostro che sia. Bocc. Nov. 18. Dio vi In significanza di Combattere, Assalire. caro tesoro del dito nell occhio. Lo dentro, e di sono a noi di soperchio ; e lo avversario e grande, e il tempo da dare e bene avventuroso e sanza scusa. 104. Parlando ne prometteva. = Malm. 9. Toccare, Urtare, Ferire. Dant. placidum. 134. [Val.] Per sentii un vento dar per mezza La fronte. E detto pure del vento, per Soffiar in contrario. Sassett. Leti. 269. (Man.) Ma condotti gia a mezzogiorno e tramontana con la punta [Mor.] Vivere a se stesso, piu del percuoterselo in segno ci tennero sulle volte senza in sul pie. Farsi male. a 28 giorni. 105. Di titolo, [t.] Varch. St. Fir. ix. Il Doria, al sara dato se non Tose. 32. 19. 48. Or 177. vi riduce a una il principato di Melfi. loti. E parlandosi di titoli, dicesi anche Dare del messere, del signore, del da cosa ho tal bene parlando o scrivendo, grande. [t.] Darsi un aria 4. 10. (C) Ch oggidi s usa d dare Del messere e signore a ogni furbo. Tane. Buon. 4. e diede, diedero. t Degli, ore. — Mil. coll k invece del Da. del signora per la testa. |t.J 1 dosso al misero vallone. del doe e mai dato un andar col cappello in mano, a battaglia. Buonarr. Ajon. Agg. Dicesi anche, nel senso medesimo, Dar il signore, il magnifico, l eccellenza, e sim. Allegr. 107. (Man. Senza darvi il Magnifico o 1 Signore , Come si converrebbe,... [G.M.] Dar di voi, di lei, di lu, e anco del voi, del lei, del tu; Parlare con alcuno in seconda o in terza persona , secondoche porla la convenienza » l affetto. = Cos. Galat. 35. (C) Colui... intende che tu lo sprezzi, e Come il Padre ha la quando tu il chiami per di Ricevere, [t.] Prov. Tose. pregare piacere. 240. t Darsi piato dato il tocco.. (E suonata per lo capo. E lelt. Sor. 260. (Man.) Nelle buon di, che Dio ti suo figlinolo,... 107. Talora l usiamo a denotare disprezzo o biasimo : Questa e una cosa da darle del voi. (C) Ed altresi Dar di sciocco, del briccone, di ladro, e sim., vale Ingiuriare altrui tacciandolo di Mi ignominiosi attributi. Tac. Dav. Perd. eloq. cap. 32. (M.) Se m avessero udito, so certo che m avrebl>>r dato di sciocco, a volere che l [Cont.] Il vento, il lume, e filosofo. Menz. Sat. 3. Pop. Tose. Mi diede una 108. Si dice e alla vita ritirata la troppo forte impressione al naso, alla testa, allo stomaco, e sim. Allegr. 232. (Man.) Ond difese dal JV. V. 563. da di suoi figliuoli (di G. Giudicare. Bart. Tori. dativo. I liquori gli danno al capo. — Un cattivo sapore da allo stomaco. 109. Trattandosi di curare infermi si dice Dell ordinare il medico il medicamento. Red. Lelt. 2. 164. (M.) E se Ippncrate dava le bevande calde ai febbricitanti..., perche avremo noi paura di Perche questo e un tributo in uno stomaco languido, non febbricitante (Viari.) Si danno l aria Alam. Colt. lib. 1. (Non solo di verde. [t.] Altra fig. sim. Tutto il terren, che alla sua cura e dato. [t.] Vang. Lo diede a sua sim., vale Portare avviso, Dar Lo diede ai il buon anno, le buone debito. — Ad uno e propria delle fonti. 102. t Dajeva servi a pali di ferro sopra frale Vang. Le opere che il Padre m ha date ch io le compia (Quae la vita e dato per — Questa e la volonta del Padre mio, che quanto E mi diede io noi perda, ma lo risusciti nel di novissimo. — Tutto quello che il padre mi E germe) dava frutto vergogna e il rimorso del Il Padre antiquate. tDae. Voceintera, doDaere. Indicat.N. giudizio ha dato part. 1. Dare ordine, decreto, Destinare, Dedicare, Spendere intorno. Bocc. Amet. 106. ediz. fior. (Gli.) fare con sua comparsa, come Alleg. 77. (C) Borbotton borbotton, ma cosa. alla conocchia. Firenz. dare ordinariamente, che e per ti raccomanda,... 144. Darsi a lavarci prima, e poscia Drit. Pref. (Mt.) Il valent 14. 198. (M.) Daro tutto all animo. 112. Parlandosi vale Prender riposo. dal verbo. male. — Se sapeste chi M. povero signore, Di cui niun Par. 24. (Man.) La grazia destriere si desse a Darsi in preda. Abbandonarsi, nascerebbe se non un piccola ronzino. 113. Per Mettere innanzi, Esporre, piu ne da. pers. per affetto, per riverenza (il/.) Alcuna parte fec& porre in croce, alcuni 55. Solo assalto, diedesi un poco posa. v. L ordine stesso in maestro nel discendere per per che ei edato. Modoproverb. che sera che la mattina. 114. Parlandosi di lettere, di corrieri, o madre (il figliuola risuscitalo). — notizia. (C) US. [t.] cani. 7. e diritta Ch Virg. Mandata dahat. che m aprisse ; Ma Giapp. lib. 3. Quivi confessatasi, su. [Cont.] Dar la carica. Pant. Ann. nav. 272. Soldati armati, i quali, su l inimico desse la carica alla gente di notizia Da quel suo libro, abbia commodita d imbarcarsi. Roseo, Disci. mil. Lang. 135. da un po sull lai luoghi cosi nascosamente che i nemici non la che mi da ch io allora che non gli dessero qualche carica, mediante la quale 1. nov. 2. (C) Ci un infinita di ringraziamenti, e in rotta. 117. [t.J Quasi prov. O ci do o c inciampo: di male o molestia che ci congiunt. N. V. 563. : civenga da persone nostro tempo ritrovarsi Gli diedero caso o per fallo nostro. 118. Non dare ne in del, ne in terra. Modoproverb. che vale Avvilupparsi nelle sue operazioni, ed e quel de Greci Oun-pii, outs cupavou «ima3ui. Malm. 5. 59. nella mia lingua di ser piu Donimene gran maraviglia, perche... E terra. [Val.] Fag. Him. 6. 88. Se voi non date mai ue in ciel ne in terra. 119. Non dir si ha da tener la vale Senza dir parola Rim. 1. 37. (C) E a poco a poco. Alleg. (M.) La novella giunse nella Fon¦tebranda non darei la vista. buri. 140. Rimanti panni : non dicono che ci e dato; avviansi verso Mercato vecchio, e domandano di questa faccenda. [G.M.] E nov. 159. Hinuccio non dice che una cosa mettersi piu o lasci tutte E piu coni. Non stare p. 148. (Mt.) Sfidare a veni buscar checchessia. V. Busca, § Amerigo e l amico suo non stettero a dire che ci e dato, ma, secondo l ordine, si dierono lavorarono, e buon tempo si t. (M.) La non = a dire che c e dato , ma si parti subitamente. 120. In termine di giuoco vale Metter le carte in tavola. (C) 121. f Non ne dare una stringa, un paracncchino, o cosa simile, si uso dire Sentite quello che mi si qualche cosa. Varch. infido. 133. [t. 1 mostrare sopra il marmo. [Cont.] (C) C han fatto di non Piu coni, col lire di veramente buzzago ; e con moderne: 22i. in principio. (Gh.) Da frulla, un baghero, o un ghiabaldano, de quali se dagli, Finiro entrambo le legna pelo d asino. 122. Darne una vale Fare una beffa. Cecch. Dissim. A. compunzione. Dant. Purg. 9. (M.) pensi troppo a dargnene una? Darebbe. vano, e si vi ch i non favello piu gravi, o da altre che si verranno dichiarando. Darsi, ined. 1. 57. (M.) E 9. (C) Misericordia chiesi 116. [t.] bisenso pria nel petto da e ritoglie 11 Diavolo Stor. Bari. 113. 26. Per Dar nel petto, e rompeansi i capelli. [Val.] Fortiq. Iticciard. 19. dierono, dierno, D. ammiraglio Ciciliane il duro dir si dan colpi da mozzare abeti. (Tom.) As. del Piovano fu assai, 124. Darsi, per Arrendersi. G. V. 10. 125. (C) Ben mandarono que del Borgo ambasciadori a Fiorentini per ; e quello non volle deliberassimo dall assedio, edifendessono dagli Aretini. Segn. Stor. 13. 336. Si pattui, che se fra tre giorni Ottavio non mandasse soccorso, la terra si dovesse dare a Don Ferrante. [Val.] Buonarr. Ajon. 2. 568. Pistoia 8. (C) Ch io non Coli Quasi trasl.. D ingegno, di coscienza che si vende : S nella pittura. (Tom.) Darsi e 12U. Darsi, parlando di moto, vale Giltarsi, Lasciarsi andare. Dant. Inf. 23. (M.) E giu dal collo della ripa dura, Supin si diede alla pendente roccia (cioe, si piu maritarla. 188. Darsi da p. 283. Parve che gli per (M.) Pregavan molti, e non cagione della domandata festa ne e dato mai cosa simile. — Mi si da mille intoppi. [t.| /{. Buri. e dandogli si fanno per si da, Che in me cresca per voi d amore il male. Red. Lett.fam. 2. 317. (Man.) Come diamine mi sia scappata questa Lett. i. mi voglio dare 1. 61. pure son cose che si danno. Salvin. Pros. Tose. 49. Benissimo si puo dare che piu fiacca. Hor. Nos nequiores, originale e di gran lunga. [t.] Si B. Giamb. Mis. 3. 6. Cosa che Giovanni ; a lei si daranno Pros. Fior. Bisognava caso simile : ellissi che sottintende a vedere ; o nel senso di Abbattersi che ha il il lume dal cortile, e Mi si in se stesso. di dirmi... 219.1 Darsi lunghezza prima dichiarazione piu vera. Il modo denota avvenimento che tenga dell accidentale, e del non esempi addotli ne suoi Le s hanno a dar tutte! dicesi quasi proverbiai, quando accade e bel tempo. Pecor. g. disturbi un qualche nostro in una cosa. Cecch. Servig. cose? !>6. [M.F.] Esserci da alla destra mia o alla [Camp.] Darsi, per Comunicarsi, Concedersi. D. Purg. 15. Tanto si da (il bel tempo. Passarsela in allegria ardore. E vuol dire che si comunica [t.] Diasi pure che... |t.] dell anime buone. Chi piu ne ha, (Dore sentenze, giudizii anco di cose, quasi personificate. hai voluto ferire, 284. Chi a medici si da, a se si toglie.129. [t.] Darsi, in fatto d amore; dice troppo. E per lo piu delle donne. 130. Per Conceder copia di se. Nov. ant. e e poi girvene a casa 219. Ar. ; credo veracemente ch egli t Darsi poco, Non darsi punto. Darsi poca o nessuna cura. Frane. Sacch. Nov. 162. (Mt.) 19. 57. (Man.) Quivi Margutte davano dai acredere di poter ritenere ridevano il meglio che poteano passar sopra. abbiano certe virtu, secondo le che, non che temino gli augurii, egli non si daranno alcuna cosa di giacere e di stare tra Dant. Conv. 107. (Mt.) Nessuno (Mt.) Conviene che mi dia tuttavia Darsene poca , sottint. cura , o sim., come di cosa che non importi o non ci stia a cuore. Gli altri badano piu. (C) 139. Darsi ne da poca, e seguita come prima a biasimare chi lo merita. Cosi diciamo : Volerne significati addietro allo Innamorato, di pensieri, di cure). — Avrebbe ingegno assai, ma : adunque tu se [Val.] affare. (Tom.) Si puo egli Fa tutte sciorre Le vele, e dassi affatto al mare Ercol. 101. (Mt.) Quando vogliamo D affetto possente. B. Gio. Col. Leti. 101. Spero che Cristo sempre sara con voi, vi si dara piu insieme si gittarono in orazione, che Purg. 25. (M.) Tal mi Rifuggirsi. Andr. Lane. Eneid. 11. 748. Metabo, costringendola moltitudine, si da al maestri. Bern. Rim. 53. Datevi Negr. 1.1. (C) giunga speziale... Cecch. Cor. 1. cli avea avuto da vale Darsela, di piupers. che vanno quasi del pari in atto o qualita. Quanto a furberia, que1 due se la danno. [t.] Direbbesi a caso, a conoscere. Mostrarsi, Farsi conoscere. Darsela. [Val.] Intendersi fra loro, si da lagno, Di far baratto, e sim. Anco trasl. rendono male per bene, come la danno. 138. Darsela giu vale Por giu sorte ha dato che... —Mi ad avvertirlo, ma egli se aprisse, Ma pria nel petto Dare in. Conoscere, Indovinare. La per vinto, vinto. Arrendersi confessandosi ma in don dar si dovrebbono. 140. Darsi a cani, lo stesso che Darsi alle streghe. V. — Malm. 10. dar quel che non ha. gia n ebbe terra, la spalleggino tanto che or E fig. Perdere pocoe [Val.] Fortig. Ricciard. 9. 65. Un morso appicca su le mani Ad Astolfo, che fallo dare a cani. 141. Darsi a checchessia, o (men com.) in checchessia, vale Applicarsi a checchessia, [t.] Darsi a un sentimento, a un occupazione, a un uomo. paesani. e gia piu tempo Donare. corso... [G.M.] possedere abbondantemente Ass. [t.] Del pagare diavolo, a un principe. == Bocc. Vit. posi in cuore di darte tutto si diede allo studio male mercato e dunque, si teologia... E 244. o Derea, ecc. che spesa hanno tutte le e pomposo onore della coronazione dello alloro poter pervenire, tutto a lei si diede, e istudiando e componendo. [Camp.] pace, Quetarsi. Ar. Fur. 2. lo quale era dato tutto un da alto. Vit. S. In, non com.) — Ciriff. Cai». 2. 54. Dare parole antiche : io lor vita notomia, 74. Si diede con solenne iscienzia ; Quai si son dati nell si dilettava di quello 301. d ignobile Gente, come ti dato alla filosofia, E altri con fervore a penitenzia. E 55. Varron si dette nell a tutte le sue 139. fiume. 138. Affliggersi, Inquietarsi. Ar. innanzi a lavorar di mano. Bocc. Com. Dant. 1. 7. (Man.) Si dette agli studii liberali. Pandolf. Gov. fam. (Mt.) Non mi diedi alle lettere ed alle scienze interamente quando era giovane, per mia negligenza, dandomi piuttosto alle cose volontarie, che scientifiche. [Cont.] Vas. anche: doman ti vien ridetto, tratta. Si diede, avendolo spirito elevato, essere espresso. [Val.] Fag. 16. fervidi cavalli. [t.] Vang. Prima meglio che non avea fatto e dato per un nastro. buone, e utili per Damasco, al bene e al male ; Dedicarsi, meglio al bene. 142. E talora Darsi a checchessia dinota Affrettamento e ansieta dell azione. Dant. Inf. 33. (C) Ond io mi diedi, Gia cieco, 36. Io son sicuro, 146. (C) Sempre si dava mi 137. Cron. Morell. 325. (Mt.) A loro ti da a conoscere, a loro 1. 166. Giuno lo daremo a correre. ova. 33. [t.| sposa, andare correndo. Car. Long. Sof. da. D. 3. 24. vale Darsi cura, Pigliarsi pensiero. (C) andar la veste da dosso, 19. Non dareste no auro giardino per essere il primo a baciarlo. 145. Darsi a credere. Stimare, Farsi a credere, Riputare. Boez. Varch. 2. allo spirito. 171. [Val.] (// tu ti poco d essere stati alcuna? Ambr. Cof. 5. 1. : Insisti insisti. 98. Parlandosi di questo accozzamento di Gabriello e di e sim. Frane. Sacch. Nov. 234. Darsi per amore fusse stato per venderla. Boez. Varch. 2. 3. (C) Datti tu a credere, che nelle cose umane sia costanza, o fermezza scioperati, l empito della ruota (Mt.) Non si fan queste forze, come a credere Forse vi date. 146. [Cam.] Darsi ad alcuno le fatiche e l ingegno, , per Dedicare a lui fatiche ed ingegno, Dedicarsi [ interamente a lui. Pist. S. Gir. 29. Sempre l avra " (Mt.) Perch ella non da Bandino Cavaliere. [G.M.J le mie battaglia, e, come si dice ingegno ; nessuna mia scrittura sara danno su per una scala. Darsi ad alcuno uno sfinimento, la febbre o altro malore, vale Venirgli d improvviso, Assalirlo. Esop. Fav. S. 24. (il/.) Per la soperchia paura se li die la Pucc. Guerr. Pisan. 5. 34. un bel sottano che le gli si die una febbretta. E ostile. Dar dietro, addosso,. Dar in finire d assolverla Hor. Tristitiam et metus Tradam 148. Darsi ad altrui vale Far copia di se, Essere cortese o di 316. (C) Dammi, signor, che 10. 163. (Man.) Questo Trajano a Roma, e per tutte le Provincie a tutti si dava iguale, e a tutti suoi amici iu cortese. 149. fu Dio a vita. Stor. Bari. 133. Da Seguir gli qual io ben 188. i. (C) Cron. ani. 25. (M.) E cose dette, siccome savia ; ed in pie mio compagno. [Camp.] Bib. Eccles. e chi ad un altro si diede. 150. Darsi ad intendere, a intendere. Credere, Reputare. Fir. Si danno da — Si diede alle lettere. fa, per quanto trista Di Guido... Per S. l esperienza della mia fede. Ar. Negr. 5. 3. Che non neqligenzia ; Alcun s e dai forse ad intendere, Ma di padre e di madre gentil uomini E nata. E Cass. 4. 5. Non passera cosi facile — Mente, come vi date forse debita Darsi gl impacci del Darsi a Dio vale Dedicarsi alla vita spirituale. Amm. Ani. 2. 6. 7. (C) Talora li il tal numero. [t.| patria, acciocche uomo possa piu liberamente darsi a Dio, ovvero a studio. 182. Darsi a far che che sia vale Cominciare a far che che ore gli diede d 14. (il/.) In Londra, a guisa muro. [Cont.] Biring. Phot. vu. paltoni Franceschi, si diedero ad andar la limosina addomandando. 183. [Val.] Darsi a lacrimare. Piangere, Porsi a piangere. Fortig. Ricciard. 29. 2. E ripensando al suo diletto e fido Ricciardo, si da tutta a lacrimare. 1X4. Darsi al briccone, o al furfante, ecc., vale Divenire e nelle opere e ne concetti briccone, furfante. (C) 185. Darsi al buono vale Applicarsi ad azioni buone e virtuose. (C) 186. Darsi al diavolo. Disperarsi, Dannarsi. Beni. Ori. 1. 5. 36. (Mt.) Io per tuo amor mi sono al dare. 29. Per Richiedere, buscava/e Darsi alla cerca per a me. [t.] che 2. 2. volesse oia non credo ch Mettersi a cercare. Cecch. Stiav. 4. 2. (M.) E non bisogna darsi tanto fastidio, ma piu tosto darsi alla cerca : ella e in quesla terra. 189. Darsi all acqua, parlandosi del tempo, vale Cominciare a piovere. (Man.) 160. Darsi alla disperazione vale Entrare in disperazione, Disperarsi. Bern. , Subito , Senza punto questo Aggiugnere. sua casa. Provvis. diede — Questa generazione chiede allo Iddio non si desse alla disperazione. portato il pane dalla canova piu che Per Scambiare, Barattare. (Tom.) lo piu, del Darsi in devozione, in servitu. alla fuga. Seni. 10. 129. Saranno ammazzati nella campagna aperta tutti quelli che si daranno alla fuga. 162. Darsi alla poltroneria vale Divenir poltrone, Avvilirsi. Bern. Ori. 3. 6. 2. (Mt.) Quel ch era dato alla poltroneria, Facea cosi perche astrologia Senza pigrizia e senza E detto della voce 163. Darsi alla strada vale Porsi a far l assassino ma attribuivate a se medesimo. Darsi alla trista diedi. 226. Darsi noja. e parlandosi di femmina, a far copia di se. Geli. Sport. 2. 5. (M.) 168. Darsi alla versiera. Lo stesso che Darsi alle streghe. V. quello dia molestia. 136. dell isola di S. Lorenzo, standosi solitario. (C)167. Darsi alle bertucce. Lo stesso che Darsi alle streghe. V. 168. Darsi alle streghe, alle bertucce, a cani, alla fortuna, alla versiera, ecc. Disperarsi. Patajf. si nella tua gloria. [t.] mi daro mai piu alle streghe. Fir. Trin. 3. 3. Darsi di tanti anni di innamorata d Uguccione, e che d inchiostro. 28. Per e dassi alle streghe. E i. 1. TI padron mio si dara alle streghe, se non mi trova. Varch. Ercol. t. 1. p. 99. (Mt.) E se continova nella stizza, e mostra segni di non volere o non potere star forte e aver pazienza, si dice : egli arrabbia...; egli come ella potesse trovare una sbattezzare, dare alle streghe... 189. Darsi all inchiesta d una cosa vale Prendere, o Mettersi a cercarla. Car. Long. Sof. 58. (M.) Indi per gli voi... lo vedessi innanzi per appetiti. Bocc. g. 8. f. E detto di animali, [t.] Darsi allo spirito o all anima vale Applicarsi alla vita spirituale. Bocc. Nov. 24. 2. (C) Che poi essendo tutto dato allo spirito si fece bizzocco di quegli di san Francesco. (Qui col Si sottinteso.) M. V. 9. 97. Essendo la madre di detto Francesco e Niccolo attempata e datasi dava le biade. [t.J Darsi al sonno. germanico. Passav. Tose. 283. Poi celatamente 166. dava a ginocchio, e fecelavi Daste, per Deste. Perf. Voce Si danno al sonno. 172. colle piene onore vale Onorarsi, pena, travaglio. figliuola tua, ed averai fatta .Onde se non avessi speranza che il Re il ti facesse, che si Bocc. Nov. 77. 11. (C) Darsi a patti. Arrendersi condizionatamente. Ciriff. Calv. (Mt.) Ch ventis. una cosa. Essercene grande Darsi la morte. Lo stesso Segn. Stor. 11. 298. Non pure si dettono a patti, recando e di di, e Cit. Tipocosm. 497. L ombreggiare, Concedere con condizione. Cecch. Esalt. Cr. 3. 10. (Mt.) Ma i colpi non si danno poi a patti. 174. Darsi a rubare vale Commetter furti, (Mt.) Perche pure casa degli Darsi a andate in pace. — Dicesi 6. Si scarmiglia Questa fanciulla, e dassi a Satanasso. 176. Darsi attorno vale Andare attorno, cercando pers. o cosa, o adoperandosi ad un fine. (C) [G.M.] Nov. ant. 2. 1. La lettera ando alla madre, la quale, subito che l ebbe letta , si diede attorno , e venne cercando e domandando il nero, Dare una mano Col Che. Vang. Da Bocc. Nov. 11. 13. (E.) Perche con ogni sollecitudine dandosi attorno, e l oste loro che nell alta dell che dev essere proporzionata all di singolarita di scienza. 197. attorno, anzi si dettono a discrezione. di notte a se delle cose del Che tutto lo darei per quell atto. con tutto l animo. Car. Lett. 1.1. (A/.) Senza stare troppo in su 0 colla scimia o simile e dono per amicissimo. Darsi a uno vale anche Affidarsi, Abbandonarsi a qualcuno. Amm. Ant. Dist. 1. Rubr. 3. (Mt.) Chi a medici si da, a se medesimo si toglie. 178. Darsi farne caso. S usa per Abbandonarsi. Fortig. Ricciard. 9. 20. i. 9. (Mt.) Datti briga Di far cristei,... coll alla scultura, e cio lume divino) quanto trova d e divertimenti. Bocc. Nov. 20. 22. (C) Quanto le gambe qualita. Ar. Far. lo leone fatto a fuggire. E diedono. E nov. 43. 18. Si vide innanzi forse il debito. Dee dare. Meli. d intorno al quale trovo pastori che mangiavano e davansi buon tempo, da quali esso per pieta fu raccolto. Boez. Varch. 3. 2. Moltissimi [Val.] Libr. Coni. Etrur. I. misurano il frutto del bene col godere coprir Inquietarsi. G. V. 7. contro 1. 3. Talor, quand ho il comodo, Mi alcun, AaTal n e dato [t.] e a darmi degl impacci e canti, e me lo dia 1 bel tempo. — Non piu malinconia mi voglio dare. — Darsi spasso, buon tempo ; Deliberatamente cercare di in altri, — Mi darei alla disperazione. le buone opere, facilmente diano... [t.] coll anima e col corpo a checchessia vale Attendere con ogni potere, atutt uomo, a checchessia. Cavale. Esp. Simb. 2. 28. (Man.) E le piu volte e Farsi noto, Manifestarsi. Ar. Fur. di veggiamo di molti che sono dati coll anima e col corpo a egli e bene dar in poi sono da loro abbandonati nelli loro bisogni. 181. Darsi col martello su per l nnghie. Accusar se Marc. Poi. C. 0 dalle Ruth. farne altrui. Menz. Sat. 3 (M.) Oli mi dirai ne vuol poca. 132. il fabi o, Che ti dai su per l unghie col martello, Giacobbe a Giuseppe figliuol suo. tuo cinabro.182. Darsi contro. Contraddirsi. (M.) 183. [Val] Darsi con uno. Venire alle prese, Arraffarsi, Battersi. alla latina. Bern. Hi ni. gatti forse ti se dato, convenevoli, io mi vi do stromento? 184. Darsi cura. 225. In mezzo la Darsi in protezione, Porsi sotto cura si dava di lascio sdrucciolare giu). 126. fare. Affaccendarsi, Affaticarsi. Watt. Franz. Rim. buri. 2. son furibondi contr se garzoni e la fante, e la moglie Si dan da fare, accio che contentato Resti con gli 11 minacciare e il rimbrottare voglie. Morg. Un altra brigata, che si [t.] Dagli dagli. : L arte mia fu sempre N. V. 538. t Dicendo Esci, che dd alla 55. Spesso si da per [T.| Modo prov. A La il tempo dello sgomberare: 11 Portici, il Fontana e il toccava terra. Buon. Fier. 3. da fare. 186. Darsi dare in tanto si stesse stesso che Darsi della scure alto. Vang. non aver dato.) Recarsi danno da se slesso. i corpi morti. [G.M.J In dee l amico suo biasimare palesemente, perocche a se medesimo da del dito nell occhio. 187. Darsi della scnre in sul pio, dicesi in provero, del Farsi il male da se, dell Operare a proprio svantaggio. V. Scure. Lasc. Comm. (Mt.) Mi sarei tagliate a un tempo i lor come si dice, della scure in sul pie. 188. diano. N. V. di broccato, dentro. Ar. Fur. 40. 25. mostrare gran disprezzo di e volse egli udire Che ritornasse, ma dentro si diede. Dico che giu dalla citta d un salto Dal muro entro, che trenta riposo. Lo slesso che Darsi avea, e chi gloria. Per eli. [M.F.] Ti Noi ci andiam dando diletto, Come s usa il carnasciale. o da cose, o per monte Morello per la testa Le Mounier. Fatto questo, si o impossibili. Cecch. Masch. 2. 1. (Man.) V le ho detto ogni t Dare , per II. 123. N. pass., in dato qui di monte Morello nella testa. 191. Darsi di petto. Urtarsi. Polii. Stanz. 87. (Mt.) Batton le code, e con occhi focosi, Ruggendo i fier leon di petto dansi. 192. Darsi dolore. Travagliarsi, Dolersi, la magagna. che pochi ve ne rimasono Onde lo re Carlo si diede gran dolore si per la presura del figliuolo, e infino alla sera. Bern. Aiione c e testa. Bocc. g. S. Eufros. 403. (M.) Ha rispetto a chi mi da non ne puote sapere novella veruna ; credo veramente ch egli se per due soldi, e di dolore se ne vale stesso ( nella redenzione Darsi fatica. Pigliarsi briga e nelle sue frasi e 137. (C) Nessuno officiale quasi ha fatto offizio, e datosene fatica. E Darsi fatica per Affaticarsi, Darsi travaglio. Mirac. S. M. Madd. (Mt.) La madre che sara nel populo, Salv. Granch. 1. Darsi vanto. molta fatica. 194. Darsi festa. Contrario di Darsi malinconia. Sannaz. Are. pros. 1. (C) guarda colui che lo diede. di sollazzare, si dava maravigliosa festa. 195. Darsi fretta svantaggio. V. Accetta, §4. (Man.) (Man.) La materia ci vien tanto moltiplicando tra mano, che Tipocosm. 404. Menar i mantici, non saremo usciti a pezza di questi verbi : di che parmi doverci dar fretta. [G.M.] E fam. gia non Gloriarsi. Mor. S. Greg. 5. 1.8. (Mt.) Allora nel cospetto degli stolti si danno gloria che Darsi non Darsi il caso vale Avvenire, Accadere, Succedere. Red. Viv. : l miei pensieri li ricevere... [Cont.] Bandi Fior, xxxvm. a lavare i corpi di coloro che erano fatti morire col veleno. 198. Darsi il guanto della battaglia. Sfidarsi a battaglia. Varch. Ercol. t. 1. a dir che c e fatiche e 1 mio ancora dagl Italiani, ingaggiar battaglia o ingaggiarsi o darsi il guanto della battaglia. 199. Darsi il tuffo. Tuffarsi. si da quivi a cani. non dette al Darsi impaccio rinverrebbe. 243. Ovid. Simint. 1. 138. (Man.) Non ti dare impaccio di lu gli di Messere, 12. 7. (Mt.) Non si poter esser mai spenti. a Castel Guiglielmo, ed in quello, essendo gia sera, entrato, senza darsi Dot. i. 5. (Mt.) Se 94. 4. Senza altro impaccio darsi, quale ella era, in un avello d una chiesa ivi vicina dopo molto pianto la seppellirono. t darsi vanto, il quale verbo Rosso. Pigliarsi altri le brighe che non gii Darsi Acquistare onore. date lilia tale chiamato il Rosso, il quale ad uno che andava al patibolo chiedeva perche vi (Af.) Presunzione si e per oziosa, Percuotere non persona, cioe componendo questo sonetto, il quale io vi mando perche leggendolo nella camerata vi ridiate tanto di me, quant io mi do gl impacci del Rosso una stretta,...). 250. 3. (Mt.) Che diavolo Ho io poi a volerne alla fine Piu che la parte, C. Pop. Tose. Che suoni Del Drascovizio si die per contentissimo, vino un bastone in 1 tempi dati sul 18. Dier (Diedero) fa sentire 16. 205. (M.) 202. vendita, mi presti grazia e stesso che Darsi a checche sia. V. 205. Darsi inQno a denti. Contrastar di parole e di fatti. V. alla voc. Dente. 204. Darsi lo do per poco. — ? HO. Per Affidare, Commettere. Dell uomo con que titolo. Cecch. Servir/. di signore, di letterato. Anche qui piu del vero o contro il vero. 205. una gran cavalla, non vanto. E 33. 4. Ma Flirt. 2. 1. Si da al preced. dicesi adunque agli avvocati e procuratori in preda. Abbiano eglino questi; di quelli mi dolgo Molto forte di te, che... tu ti Sia dato si in preda all t Denno,»er Dettero. N. V. (egli), 31. 3. (C) Poca l altrui protezione. Serd. IO. Per Urtare, usato coll giuramento in protezione di Giovanni terzo. 207. [Val.] Darsi in sul fuggire. Porsia fuggire. febbre e incanuti. Bari. Stor. Onde si dieron tutti in sul fuggire. E 8. 75. I qua sidieron tutti in sul fuggire. 208. Darsi in vendita. Vendersi. Ar. Len. 3. 2. (Mt.) Non che in vendita, Ma in baratto, ma in don allripatti. Dar Vit. S. il quale non accetta in su piedi dicesi in provero.: Dell operare a proprio vale Affrettarsi. Ces. Pros. 269. 210. Darsi la disciplina, una disciplina. Percuotersi col flagello detto Disciplina. Fr. E 48. (M.) Saranno molti tua negligenza Datti disciplina. 211. Darsi lagno vale Lagnarsi, Querelarsi. Non com. Frane. Sacch. Stor. Cono. 3. 98. (Af.) dell affetto. Dare un bacio, per Dessero. N. V. 563. egli. t Darsi lagno vale anche Darsi cura, pensiero. Frane. Sacch. Rim. 54. (Man.) Mostrano marito e tuo 299. (Mt.) divine La lor potenza, e nessun Esser d un paro. Fug. altro che male. 212. t Darsi lamento. Lamentarsi. Vit. V. 555. t coloro da cui sperate Canz.. rimedio vi sara dato. — Ognuno non vi diate piu lamento. 213. abbondanza. Di darsi a da. Sen. Ben. Varch. 6. 214. Darsi la pace insieme. Darsi il al mio i Cieli, e le virtu Le vergini, dandosi la pace che in copia. E uomo raccomandando l anima loro a Dio. 215. Darsi la posta. Convenirsi di luogo o tempo per checche sia. Bocc. diede l animo. [t.] Altro Percuotere. Diede del viso in d esser insieme via via. Darsi buon tempo, con 3. sni piedi. Fig. Nuocere a se stesso. (Mt.) (Tom.) Darsi la scure sui piedi vale spenti., 56. Per Insef/nare. Bocc. bocca, Ch a tutte queste Industriarsi. Cr. alla voc. Mano. (Mt.) 218. Darsi l onore. Avere l onore. Salvili. Opp. ded. p. 9, (Mt.) E profondamente inchinandomi all A. V. mi do l onore — A avvenuto, direi la vale Pigliarsela con agio, Andarne oggi, dagli 9. v. 2. per Battersi, Percuotersi. Dani. Par. perche conoscevamo che si davano lunghezza, subito che il capitano... giunse..., cominciammo a stringer la cosa. 220. Darsi malinconia, Celi. Oref. 89. (M.) Soprai lasciandosi Per tema, che Florio non se ne desse a baratto. Barattarsi. Ar. Len. 2. 216. (il/.) Della qual cosa quel mercatante si diede tanta dicesi per significare Rim. 36. disperare. 221. Darsi maraviglia. Maravigliarsi. Piu com. assol. Darci. Questa Quando lo re si vide a questo, diedesi grande meraviglia, perche... Introd. Virt. 7. ne in ciel, ne in 8. Donimi gran maraviglia, che ti turbi. £23. Non te ne a rincontro. 228. Darsi E di lei fer compagno : Dammi darsi loro in rade. Ep. Ov. Rem. 55. {Mt.) Questi mazzate da Da Daggere. B. Jacob. 6. che cio non segua. a vedere. 223. Darsi molestia, noja. Affliggersi. Ar. Negr. i. i. (il/.) Sempre vivere T ho lasciato a tuo modo, ne molestia Mi dava che e un dare, ma perche Per te. E 1. 1. Lasci andar, ue pero si 13. Per Assegnare, Stabilire o morte. Uccidersi, Ammazzarsi. Beni. Ori. 1. 16. 62. (Ut.) sia data dal cielo. [t.] sorte M induce a darmi volontaria morte. Tac. Dav. Ann. 6. 127. In quei giorni Sesto Paninio, di famiglia consolare, si Tose. 164. lo suo seme in queste cose vili... (CoH Se e non si una sua figliuola..., e non ne puote sapere novella niuna Fur. 28. 48. 131. se ne darae la morte, tanto dolore se nedae al cuore. E appresso: Veggendo i suoi baroni e cavalieri a Dageo, per vi priego scopo. Alleg. 116. (Mi.) Ponete JV. 228. Darsi nel petto. Percuoterselo ; e dicesi per lo ci dettero altri grecali, che di 3. (M.) Forse ch io Misericordia chiesi, che m troppa malinconia. Vit. SS. Pad. tre fiate mi vale Gettarsi al mal fare; Lo stesso che Darsi molestia. V. Bemb. As. 2. 83. (C) Madonna, non vi date noja di cio. 227. Darsi notizia. Amor tra loro se tutto 31. 9. (M.) Senza dir altro, o piu notizia darsi Dell esser lor, si vengono dare maraviglia, per Pacificarsi, o piuttosto Darsi I. vi. Manibus rendita. stime Al uomo dava Maritare, Dar quando l uomo s appropria l altrui fatto per darsi onore. 229. Darsi dia! Gli dia! Modi imprecativi. 9. (C) Trovando che dar si dovrebbono. 209. aveva colpa, alquanto si die piu pace. Ar. Fur. 25. 77. Disse con grande ardir : datevi pace ; Sopra me quest impresa tutta chero. Dav. Scism. 13. Del divorzio di Caterina e di tali nuove non si potevan dar pace. [t.] Darsi pace, coraggio, e sim. Colla riflessione ajulare se Dio ve ne mandi. 33. 230. Darsi pace perch io lacerarono, mani.— Virg. il saluto cristiano. Vit. SS. Pad. 2. 40. (Mt.) Fece loro aprire, e diedonsi pace insieme e mangiarono. 251. Darsi passione. Pigliar molestia. (Mt.) 232. Tribunale qual giustificazione verace e Darsi pensiero. tinta. Dare Diemmo, segnalam. il ed anche Prender cura. Bern. Ori. 2. 16. 24. (Mt.) Levossi, e disse : Or non ti dar pensiero, Re, ch io ho il modo da trovar Ruggiero. Tac. Dav. modo che a tenere avete. trafisse, che si dava gia, ragione ed effetto della poca Fr. Barb. 340. 5. Ci dia. Cavale. Stolt u. non si da alcuno pensiero, e zotico e scostumato^ disavvenente. meno elegante. 44. 9. senza Pensare con premura a una cosa. darebbe angoscia d addimandare? 175. Dirai alla mia donna, che di me niun pensiero si dea. credere i Cittadini Pisani che vale Arrendersi spontaneamente. Commendo ciascun la rema delle tutte queste Terre ch egli vincea, erano in questo modo che se l avea per forza d arme, e chi gli si dava per amore, alto. 196. Darsi si ribellava gli disfaceva. 233. Darsi per contento vale Confessarsi, Dichiararsi contento, e satisfatto. Pallav. Rim. (M.) Tu non te E di tal maniera il Rosso ? 201. il rispondendo con facilmente si potrebbono poi metter di vicendevoli offerte. 236. Darsi per incerto e Darsi per certo. Mostrarsi certo o incerto. Pallav. senso non fausto. Cosa che troppo cupi in dissimularla con darsene per incerti. 237. [t.] Darsi per inteso uomo fare della sua donna, briga. Brigarsi, Affaticarsio semplicemente Adoperarsi lo piu con la negazione, tutti i sacri Dottori si per Desse. N. V. 563. alcuno si mostra di non ne fare caso. Bari, nella Missione al Gran Mogol, cap. tre fia te mi diedi. al sospetto s accorda, Eufros. del come non ci menomano, anzi ne qual fede o religione si fosse, ma, come meglio innoverebbe cosa alcuna senza espressa l una parte e l altra teneva in isperanza di guadagnarlo 1 viso mio incontra e non mostrare [t.1 Corrisponde a Chiedere. ; e perche questo, massime se affettato, denota non curanza , quindi l altro. 238. Darsi puo l Ma a baratto, vinto. Segner. pensar la causa, che forma. di Tenere, come in dunque mai di che ci diamo per vinti? [t.] A 9. [Camp.] Sali. Giugurt. 95. JV. V. 559. t —Darsi vinto, Darsi schiavo. 259. Darsi piacere vale Dilettarsi, Prendersi 1 Dienne; Ci diede. Varch. 308. (M.) Perche non ti dai diletto e piacere, mentre che se giovine, e bello, e ricco? Cron. Morell. si stracca e cade. 69. ad altro, o in andare dove si ragioni di darsi per noi. Bocc. Nov. o vale Darsi cura. Fr. Giord. 1. 31. (Man.) da : braccio a mano, e da si danno.241. Darsi posa degli animali, vale Ammettere, nel Prov. Dagli al l 1. 29. colle spade, E posso per Cavali. 49. 242. se. Il primo senso 1 Patire di accidenti epilettici, o di male caduco. Tac. Dav. Ann. 13. 167. {Mt.) Egli senza levarsi su. fattosi nuovo, disse darsegli quel male, del quale sin da bambino cadeva, e a poco a poco Damo, maninconia. Divenir malinconico. Filoc. Darsi rasente. Colpire vicino allo per dare, eh diede cinque mente, Che quando il nome si dava per ben inteso 403. (M.) Ha perduta coglie, e vi si da rasente. 244. Darsi braccia er niuno danno Com. Boez. I. Uno signore 60. (M.) Gli disse : Cavalier datti riposo, Che ben ha dato nuoce. (Parla dell luce. Prov. il innanzi il checchessia, in su checchessia. Porsi « porge. 92. [T.j Per 1. (Mt.) Ella fu savia certo, e di grand animo : Un altra si sare data sul piagnere. Bocc. g. 8. n. 6. Veggendo che il prete non lasciava pagare, si diede in sul bere, e benche non ne gli bisognasse troppo, pur si carico bene. 246. D. Inf. 8. Il nostro Venire e dar loro del signore. 9. Sendo Volterra e i nostri alle contese, E dandosi n sul capo potreste Tirar a cosa che Darsi sul capo, Abbaruffarsi, Picchiarsi. E mancato 4. (M.) uno vale Concedergli copia di capo. 247. genitore. [t.] Dare lezioni, Dare sul dolore. Attristarsi. Non coni. Filoc. 3. 99. Far ladronecci. (C) 178. [Val.] uomini,... t E 248. piu largo Darsi a Darsi il torto, Condannarsi da se medesimo. Frane. Bari. 55. 7. (Man.) E colui che non vuole Per sua vilta fare alcuna di queste, Dira : non mi tutto giorno. 189. Darsi diletto. dia. alla disperazione e [T.] Die. sulla Io ci tornero, e darottene e tenuto e legato. 249. Darsi una stretta al cuore. Svenire. Vit. S. M. Madd. 72. (Mt.) senza dire D. 1. 30. S io M. Sol mentre ch io ti cuore, che credettono eh ella morisse ( cioe, le venne a credenza. dea , e si dava Vantarsi. Varch. Ercol. 67. (Mt.) Diamo. Guitt. Leti. 1. 4. (C) Il colore del tuo giuste, il gloriarsi..., vantarsi, o a se.) — In e nome non hanno i [Camp.] dia ogni bene, Dagli che a rilevarsi. [t.] Vang. Dio Ar. Fur. 16. 72. D intenerir un cuor si ed eo-/,o;. amo il mondo Ar. di saperlo far non si dia vanto. Ambr. Supp. 4. 7. senso prossimo vanto al primo assalto darci la terra a man salva. [G.M.] Segner. Crist. lnstr. E come dunque volete voi darvi vanto nel capo, e 51. Per C. ), se tanto degenerale da suoi andamenti? 2»1. fuori la voce parlando. [t.] Darsi per vinto. V. 2S2. Darsi vita e tempo. Darsi piacere Perche la moda e di coloro che fossero innanzi perturbati sole, il pastor non fa a di. E nello stesso signif. Darsi vita, e buon tempo. Cron. Morell. 254. (M. Ponghiamo che gli sangui 4. [t.] Di carita. Prov. desideri esser isciolto, e darti vita e buon tempo. III. Questo verbo, nella nostra favella date e da continuamente saluto 27. Forze vile? E 10. altre operazioni, oltre al congiugnersi agi infiniti d altri (M.) La mente mia 20. In, o sim., si accoppia Nov. Ant. 83. (M.) ebbe i parenti non volevano, a [Mt.) Non che in vendita, particelle, formando infinite maniere, proverbii e frasi espressive di particolari significazioni, difficilissime a comprendersi e ridursi sotto generi determinati, onde 185. Quello che si costuma porranno appresso, tratte fuori per ordine di alfabeto, quelle che piu frequentisi odono nell tiso, e piu spesso s incontrano nelle scritture.